• 0 commenti
  • 21/06/2023 19:51

Lucca, la mostra di arte urbana Labirinto esce dal Palazzo e fa vivere le strade


Venerdì 23 giugno inaugurano le opere di Tellas e Moneyless in piazzale Verdi

 

Evento itinerante con il curatore Gian Guido Grassi: alle 16.30 visita guidata al Palazzo delle Esposizioni,
con successiva sosta in piazza San Martino, di fronte all’opera site specific di StenLex

Alle ore 18 appuntamento in piazzale Verdi per assistere alle installazioni live
sugli archi del Baluardo San Donato e sulle finestre della Manifattura Tabacchi


Lucca, 21 giugno 2023 – Esce dal museo e fa vivere vie e piazze della città la mostra Labirinto, in corso a Palazzo delle Esposizioni dallo scorso 6 maggio. Venerdì 23 giugno dalle ore 16.30 il curatore Gian Guido Grassi accompagnerà i visitatori lungo un percorso itinerante tra indoor e outdoor, per arrivare in piazzale Verdi alle ore 18, per assistere alle installazioni live delle opere site specific di Moneyless e Tellas, due dei protagonisti della collettiva insieme a StenLex.

Si parte da Palazzo delle Esposizioni alle ore 16.30 (piazza San Martino 7) con una visita guidata all’allestimento, visitabile ancora fino al 25 giugno. La prima sosta sarà sulla stessa piazza, per conoscere l’opera di StenLex installata sull’esterno dell’edificio lo scorso 9 giugno.

Si prosegue poi verso piazzale Verdi, dove l’appuntamento è alle ore 18, per assistere all’installazione in diretta delle opere di Moneyless e Tellas, con la colonna sonora a cura del compositore Federico de Robertis.

Le arcate del Baluardo San Donato, dove un tempo erano posizionate le cannoniere, accolgono l’arte di Moneyless, che attraverso opere geometriche inserite all’interno dei tre archi, indaga il parallelismo tra geometria e natura, mettendole in rapporto e facendole dialogare a volte in armonia, a volte provocando una rottura, come accade nel mondo contemporaneo sempre pieno di contrasti e disuguaglianze, e creando con lo spettatore un momento di intimità e di liberazione dai trambusti incessanti della vita quotidiana per contemplare il rigore e l’essenzialità dell’estetica.

A Tellas, invece, sono affidate le finestre della Manifattura Tabacchi - attualmente chiusa - su cui l’artista interviene con motivi naturali. L’impressione è quella di scorgere, dall’esterno, un vero e proprio giardino che cresce dentro l’edificio, con l’idea che si possa riscoprire e valorizzare nuovamente luoghi che col tempo sono risultati inservibili e, di conseguenza, inaccessibili.

Il musicista e compositore Federico de Robertis completa l’esperienza immersiva con musiche che richiamano la natura, le foreste e l’ambiente per l’intervento di Tellas, e altre personali e da lui create per quello di Moneyless.

Insieme alle installazioni del duo StenLex, gli interventi di Moneyless e Tellas in piazzale Verdi danno origine alla seconda fase della mostra, fruibile per tutta l’estate: un percorso outdoor per le strade di Lucca, in cui il passato dialoga con il presente e ne racconta l’evoluzione.

Labirinto è promossa da Fondazione Banca del Monte di Lucca e Fondazione Lucca Sviluppo, in collaborazione con Start - Open your eyes, il contributo del Consiglio della Regione Toscana e del Comune di Lucca, con il patrocinio Ministero degli Affari Esteri e dalla Cooperazione Internazionale.

 

 

L’associazione stART – Open your eyes è nata nel giugno 2017 e coinvolge un team di giovani creativi under 35 con competenze complementari (fotografo, videomaker, ufficio stampa e social media marketing, assistenti); ha all’attivo importanti rassegne internazionali, festival, mostre e pubblicazioni. Il curatore è Gian Guido Maria Grassi, nato a Lucca nel 1988.

 

Gian Guido Grassi (1988) è un curatore di arte contemporanea. Eredita questa passione in famiglia e nel 2017 fonda stART - Open your eyes con cui realizza progetti artistici, specializzandosi in street art e rigenerazione urbana. Dirige festival, cura e organizza mostre in spazi istituzionali e privati, scrive articoli, pubblica volumi e collabora con e artisti italiani e stranieri come il russo Alexey Morosov e l’uruguaiano Pablo Atchugarry. Tra le mostre più importanti ATTITUDE /Graffiti Writing, Street art, Neo muralismo” presso Palazzo Blu di Pisa, PABLO ATCHUGARRY/ Il risveglio della natura esposizione diffusa nel centro storico di Lucca.

 

Moneyless (Teo Pirisi), nato a Milano nel 1980 e cresciuto a Lucca, fin da ragazzo approda alle prime esperienze espressive e al graffitismo, si diploma successivamente all’Accademia di belle arti di Carrara in Multimedia e consegue la specializzazione in Comunicazione Design all’Isia di Firenze; pioniere del muralismo astratto in Italia, ha indagato tecniche e materiali differenti (pitture su muro, legno, lastre e tela, disegni su carta, sculture in metallo o legno, installazioni con corde) e oggi è tra i più importanti artisti urbani internazionali con opere esposte in contesti prestigiosi di tutto il mondo siano essi spazi pubblici, musei, collezioni e gallerie. Partito dallo studio del minimalismo e della geometria, come ipotesi di studio delle forze della Natura, ha sentito forte il richiamo alla libertà e alla astrazione e, in questo percorso coerente, ha superato lo studio iniziale dei poligoni e dei solidi platonici per indagare il cerchio e arrivare quindi a frammentare le linee e le forme per disperderle nello spazio come “fuochi d’artificio”: combinando i graffiti alle sperimentazioni artistiche è riuscito a creare uno stile unico in grado di trasferire un’immediata percezione cinetica rilevatrice dell’intimo mistero della materia secondo l’assioma «ubi materia ibi geometria» (Keplero).

 

Tellas (Fabio Schirru), nato a Cagliari nel 1985, si laurea a Bologna dove studia all’Accademia di Belle Arti e quindi si trasferisce a Roma dove vive attualmente; cresciuto nelle terre aride e spontanee dell’entroterra sardo, la sua ricerca è la derivante di un’estetica non urbana in cui centrale è la natura con le cui forme crea un particolare intreccio di segni che sconfinano nell’astrazione: foglie, radici e alghe intrecciate tra loro in un complicato groviglio indefinito, da cui le singole immagini affiorano stimolando la fantasia di chi osserva, sembrano invertire il consueto processo antropico di cementificazione e la natura sembra riappropriarsi degli spazi che le sono stati sottratti; considerato nel 2014 dall’ Huffington Post U.S. tra i 25 street artists più interessanti della scena mondiale. Le sue opere sono una visione personale e intima degli elementi del paesaggio naturale in cui si trova, un processo meditativo e pittorico che rielabora di volta in volta lo spazio circostante, le forme e le specie che lo definiscono. Le modalità tramite cui esprime il proprio stile sono le più differenti: esplora soprattutto disegno, pittura, installazioni, stampa, produzione audio-video, a conferma della sua volontà di sperimentare e sviluppare linguaggi differenti.

 

Federico de Robertis, musicista e compositore lucchese, introdotto al cinema nel 1992, è stato candidato più volte al Davide di Donatello; tra le altre sue colonne sonore ricordiamo Nirvana, Inivisble boy, Sud con cui ha vinto il Globo d’oro.

Gli altri post della sezione

Viale Europa

Quella doppia linea contin ...

Se cascano

Zero controlli… Se poi c ...

PUCCINI IN THE RAIN

PUCCINI IN THE RAIN CON Be ...

Auguri al Sindaco

È un bravo uomo e somigli ...