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  • 28/11/2023 18:53

Strada provinciale della Val Fegana: una vergogna targata Provincia di Lucca


Strada provinciale della Val Fegana: una vergogna targata Provincia di Lucca. A dirlo, senza mezzi termini, è il sindaco di Coreglia Antelminelli, Marco Remaschi.

“La strada provinciale, che tra le altre cose porta anche agli abitati di Tereglio e Vitiana, oltre che all’Orrido di Botri e Foce a Giovo, versa in una condizione incommentabile: pericolosa, piena di piccole frane, piena di buche e avvallamenti. Una situazione di pericolo per tutti coloro che la percorrono ogni giorno. Non è più accettabile: la Provincia di Lucca pensa di occuparsene? Da tempo questa viabilità si trova in queste condizioni, ora è proprio inaccettabile: l’ente guidato da Luca Menesini non solo non se ne occupa a cose normali (assenti gli sfalci, la pulizia delle zanelle, assenti la cura e la manutenzione periodica), ma fa finta che questa viabilità non esista neanche di fronte a situazioni di evidente pericolo stradale e incolumità per i cittadini. Esistono progetti per metterla in sicurezza? Progetti per risolvere le frane che si susseguono lungo la strada? A quanto mi risulta non esiste niente di tutto ciò, ma non esiste, a oggi, neppure l’intenzione di tamponare l’emergenza con interventi che possano rendere questa strada percorribile. Tutto questo è una vergogna: i cittadini di Coreglia e di Bagni di Lucca hanno gli stessi diritti degli altri residenti del territorio provinciale”.

I commenti

La strada Ducale venne costruita per collegare direttamente Modena con Lucca senza passare per il Granducato di Toscana. La strada dunque aveva motivazioni politiche e non pratiche. Intendiamoci, all'epoca alle motivazioni politiche seguivano quelle pratiche, infatti si evitava di passare una dogana in più e questo era un bel vantaggio. Purtroppo però la Foce a Giovo si trova lassù, a 1600 m, per cui la strada risultò subito scomoda ed inutilizzabile per sei o sette mesi l'anno. Quando, purtroppo per noi e per la strada, il Ducato di Lucca venne annesso dalla Toscana, il governo di Firenze provvide a declassarla; per cui la manutenzione passò alle comunità locali, le quali non avevano i soldi per mantenere opere così ardite e complesse. Quindi, caro Remaschi, il degrado comincia 170 anni fa. Negli anni cinquanta e sessanta del novecento la Provincia di Lucca si prese carico della strada, sollevando i comuni e fece grandi investimenti per riaprire il percorso alle automobili non fuoristrada fino alla Foce a Giovo. Poi però il tempo della spesa pubblica in espansione è finito e le province sono state più degli altri enti prese a mazzate. Il motivo è semplice, le province erano un potere locale che moderava lo strapotere delle regioni ed in un'epoca di regionalismo trionfante le regioni hanno ben goduto del depotenziamento delle province. Oggi la provincia di Lucca semplicemente non ha i soldi per questa straordinaria infrastruttura che è purtroppo destinata al degrado. Forse solo una valorizzazione turistica della strada sarebbe un modo per salvarla. Però dove trovare i soldi? Si pensi alla difficilissima gestione del tratto sotto il Rondinaio. Per valorizzazione turistica intendo strada asfaltata e ben tenuta fino al vecchio rifugio Casentini, dove andrebbe fatto un parcheggio alberato. Da lì in su strada aperta ai cicloturisti e ai pedoni, oltre ovviamente che a bus navetta e a chi deve lavorare nel bosco. Ma anche la Dogana di Tereglio è un esempio di degrado totale. Un immobile di enorme valore storico e architettonico che va a pezzi. Inutile pensare di valorizzare la strada senza salvare la dogana.

Anonimo - 29/11/2023 01:27

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