Il Desco 2024: una grande tavola apparecchiata ricca di prodotti d’eccellenza
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Dal convegno di Italy Discovery a Lucca
Potenziare e rendere internazionale il turismo rurale per sostenere l’agricoltura e il made in Italy, sviluppare nuove vie del turismo e nuove attrattive territoriali
ITALY DISCOVERY propone una nuova forma di turismo esperienziale attraverso la valorizzazione della campagna italiana, che racchiude nella sua area di sviluppo una serie di grandi opportunità di prodotti turistici legati ai vari territori rurali. Nasce così Italy Discovery Countryside.
La Campagna Italiana è la celebrazione del sacro e del bello, della tradizione e dell’innovazione tecnologica applicata al mondo rurale, alla caratterizzazione della provincia, al mondo agreste e alle sue eccellenze. Base di partenza e di valorizzazione di un turismo di qualità.
Di questo si è discusso nel convegno di Lucca, che ha visto la partecipazione di tantissime personalità di livello nazionale.
Tante le tematiche affrontate, dalla difesa del Made in Italy gastronomico, al sostegno dell’agricoltura, alle nuove strade del turismo da quello sportivo a quello delle radici.
DIFESA DEL MADE IN ITALY E SOSTEGNO ALL’AGRICOLTURA
Susanna Ceccardi europarlamentare: “I dati di Coldiretti stimano che il valore delle falsificazioni alimentari all’estero si aggiri sui 300 miliardi di euro. I prodotti cosidetti “Italian sounding”, che hanno un nome che sembra italiano ma che non sono prodotti nel nostro paese, generano una ricchezza anche superiore alle esportazioni del settore alimentare. Ci si deve concentrare quindi sulla difesa vera del nostro Made in Italy che in questo settore, si traduce anche nella difesa di produzione e quindi di posti di lavoro. In Toscana, per fare un esempio ci sono marchi come il Gallo Nero (vino Chianti), o anche lo stesso brand Toscana, che vanno difesi nel mondo al pari del cibo di qualità e delle grandi firme”.
Mirco Carloni presidente Commissione agricoltura: “Il Made in Italy è anche agricoltura e il turismo esperienziale si basa anche su questo settore, che con le sue produzioni è di fatto un’attrattiva del nostro paese. Ma il settore, sta vivendo un momento di difficoltà a causa degli aumenti che hanno fortemente impattato sui costi di produzione e sulla redditività di molte aziende del settore. Per questo credo che l’agricoltura intesa come momento di accoglienza, di conoscenza delle eccellenze del territorio e dei suoi prodotti, come avviene qui a Lucca, possa essere un’occasione per diversificare il reddito, e soprattutto per aumentare la qualità delle entrate delle azienda agricole del territorio”.
Leonardo Marras assessore turismo toscana: “Il settore dell’agriturismo in Toscana, negli ultimi 10 anni è cresciuto del 66 per cento, questo vuol dire che siamo in questo settore all’avanguardia in Italia, visto che il 27% dei posti letto si trovano nella nostra regione. A Lucca questo aspetto si arricchisce di tanti altri aspetti, ad altri contenuti come quelli culturali, che agevolano questa proposta e che la rendono particolarmente attrattiva sul piano internazionale. E su questo aspetto dell’internazionalizzazione del turismo rurale è necessario ancora lavorare e fare sistema”.
Mario Pardini sindaco di Lucca: “Lucca si pone come capofila per sviluppar il turismo rurale grazie ad una posizione geografica invidiabile che ci pone al centro di un territorio vicino al mare e alla montagna, arricchito da ville storiche incastonate nelle colline, e ricco di eccellenze eno-grastromiche. Caratteristiche che ci permettono di attirare un turismo sempre più esperienziale, pronto a stazionare per più giorni sul nostro territorio”.
IL TURISMO DELLE RADICI: SULLE TRACCE DEI PROPRI AVI
Si è parlato anche di “turismo delle radici” e di come potenziarlo, al convegno internazionale organizzato a Lucca, da ITALY DISCOVERY che propone una nuova forma di turismo esperienziale attraverso la valorizzazione della campagna italiana, con Italy Discovery Countryside.
A parlarne anche il consigliere del Ministero degli esteri, Giovanni Maria Di Vita: “L’italia ha un patrimonio eccezionale – ha detto -: un potenziale di circa 80 milioni di persone in giro per il mondo, che noi sappiamo possano essere interessate a riscoprire, i luoghi e la cultura da dove sono arrivati i loro avi. Spesso ne hanno sentito parlare, dai loro paesi da chi ha cercato di tenere in vita certe tradizioni. Stiamo lavorando sui territori in collaborazione con gli enti locali e con i privati per proposte strutturate per i viaggiatori delle radici, coinvolgendo ristoratori e albergatori, agriturismi ma anche persone che si interessano di realizzare veri itinerari legati al territorio e alle tradizioni, che possono costituire un grande richiamo per i nostri italiani all’estero”.
Ilaria del Bianco presidente dell’Associazione lucchesi nel mondo: “La nostra associazione, fondata nel 1968 opera in questo senso praticamente da sempre. Nel 2017 siamo stati coinvolti nel tavolo tecnico del ministero degli esteri per sviluppo del turismo della radici per noi è stato ovvio aderire e portare la nostra esperienza maturata in tanti anni in questo settore. Questo tipo di turismo è perfetto per il nostro territorio, capace di insistere su quei piccoli borghi, lontano anche dal capoluogo, da cui negli anni sono migrati tantissimi lucchesi, dai borghi della Mediavalle, dalla valle di Lima, dalla Garfagnana. E sono tante le iniziative che ogni anno portiamo avanti per riuscire a riportare sul territorio coloro che vogliono riannodare i fili con il passato della propria famiglia e della loro cultura”.
TURISMO
RURALE E SPORT: NASCE “LE STRADE PIU’
BELLE D’ITALIA”
IL PRIMO TRACCIATO SARA’ SUL TERRITORIO LUCCHESE
Ad introdurre alle potenzialità legate allo sviluppo del turismo rurale, collegato allo sport è Roberto Perticone, responsabile del progetto “Italy Discovery & Countryside” che ha sottolineato come il progetto goda del sostegno del Ministero del Turismo.
“L’idea è quella di celebrare la campagna italiana sotto ogni suo aspetto – ha sottolineato Perticone -, non promuovendo il soggiorno nelle strutture agrituristiche. Vogliamo invitare a cogliere le diverse opportunità che vanno dallo sport, alla salute, alla cultura, al benessere, alla convegnistica, al buon cibo. La campagna diventa così una grande attrattiva, con grandi potenzialità di apertura verso i mercati esteri. Siamo convinti che la bellezza dei nostri paesaggi rurali, possa attrarre anche il turismo che guarda allo sport e che sia, quindi, capace di contribuire anche alla destagionalizzazione dei flussi dei visitatori”.
Fra i testimonial del turismo sportivo anche l’alpinista lucchese Riccardo Bergamini, che ha raccontato come lo sport e la passione per l’attività all’aria aperta sia a tutti gli effetti un motore, non secondario di turismo. Bergamini noto per le sue scalate alle vette più alte del mondo ha sottolineato come sia importante instaurare un rapporto aperto con le culture e le tradizioni dei paesi che si vanno a visitare: “Ho girato tantissimo e mi sento di dire che il nostro territorio ha delle montagne magnifiche, che vanno valorizzate e fatte conoscere”.
Annunciato poi al convegno di Lucca, un nuovo progetto che porterà il nome di: “Le strade più belle d’Italia”, lanciato proprio da Italy Discovery & Countryside, insieme all’associazione dei “Borghi più belli d’Italia” con la partecipazione dell’Anci – Associazione Italiana dei comuni italiani.
Un nuovo percorso che apre ad itinerari turistici, sul modello dei Borghi più belli d’Italia, con il quale agricoltura e territorio diventano paesaggio da vivere e attraversare percorrendo strade caratterizzate da contesti meravigliosi. Tracciati da percorrere in auto, moto, bicicletta e perché no anche a piedi, che collegano territori e attraversano borghi magnifici e invitano a gustare i sapori del territorio. Il primo tracciato, ancora da delineare nei dettagli porta dalla Garfagnana, partendo da Castelnuovo Garfagnana, al mare in Versilia.
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