Lucca. Quando esce il Vivi Lucca 2025
Lucca. Quando esce il cale ...
L’Associazione “Lucca Curiosa” mette a disposizione dei cittadini tre video divulgativi su Maria Luisa Di Borbone-Parma granduchessa di Lucca in occasione del bicentenario della morte che cadrà il 13 marzo 2024.
Oltre al video realizzato espressamente per dare un breve ricordo della Granduchessa visibile al link:
https://youtu.be/OsHpNP30NIc , abbiamo il video che illustra le sale del quartiere di Parata di Palazzo Ducale, realizzato grazie alla disponibilità della Provincia, sale che vennero ristrutturate ed affrescate secondo i desideri della sovrana https://youtu.be/25WWGALOoSA . Segue il video dedicato alle Parole d’Oro e all’acquedotto del Nottolini, una delle tante opere che nei soli 7 anni di regno realizzò Maria Luisa, un’opera fondamentale per la salute pubblica https://youtu.be/dA5Zki1zz0E .
In realtà tra gli oltre 170 video visibili sul nostro canale You Tube potrete vedere anche altri video dedicati a Palazzo Ducale, all’Orto Botanico, alle fontane del Nottolini.
La speranza è che tra le tante commemorazioni ed eventi che si annunciano nei prossimi giorni sia presente anche una solenne messa di suffragio in Cattedrale tenuto conto della religiosità della Sovrana e del suo attaccamento a Lucca, tanto che il suo cuore rimase a Lucca fino al 1870 per poi essere deposto nella Cappella annessa a Villa Borbone a Viareggio.
Maria Luisa figlia del Re di Spagna Carlo IV e Maria Luisa di Borbone, fu per decisione del Congresso di Vienna, duchessa di Lucca. All’età di tredici anni sposò, il cugino Ludovico di Borbone, principe ereditario di Parma fortunatamente un’unione felice, ma breve. Il marito morì nel 1803 a 30 anni. Ebbero due figli: Carlo Ludovico e Maria Luisa Carlotta. Arrivata a Lucca volle cancellare i segni dei napoleonici che negli anni precedenti l'avevano perseguitata ed imprigionata. Tra i suoi primi atti aiuti alle donne povere, fece la dote a cento fanciulle, si occupò dei diseredati e provvide a far realizzare ospitalità per cento letti da distribuire tra i poveri della città. Riaprì diciassette monasteri, e diede nuova vitalità alle congregazioni e alle confraternite. Nel 1819, decretò la nascita del Liceo reale e il figlio Carlo Ludovico ne divenne il presidente, ma chi controllava era Maria Luisa che nominò come direttore Bernardino Orsetti e fece istituire le cattedre di Diritto canonico e teologia, diritto civile, diritto criminale e commerciale, patologia, fisiologia e anatomia, ma anche ingegneria, matematica, fisica, botanica, astronomia, sintesi, logica, metafisica ed etica. La sede a Palazzo Lucchesini in San Frediano. Fondò il Collegio medico e poi quelli degli ingegneri, degli avvocati e degli agrimensori. Per la formazione femminile fondò l’Istituto Maria Luisa e il Conservatorio Luisa Carlotta. Fece realizzare l’Orto botanico e a Marlia istituì l’Osservatorio astronomico progettato dall’architetto Lorenzo Nottolini. Le mura della città persero il ruolo militare e divennero una passeggiata tra platani, e ippocastani. La città fu rinnovata, arrivò l’acqua potabile in città con l'imponente acquedotto del Nottolini. Nel 1819 fece costruire il teatro del Giglio, tra i primi teatri pubblici italiani. Per la salute pubblica rese obbligatori controlli e vaccinazioni. Morì, forse per cancro ai polmoni, il 13 marzo 1824. Il suo corpo fu portato in Spagna per essere sepolto, accanto al marito Ludovico, all’Escorial. Il cuore rimase a Lucca fino al 1870, fu poi deposto a Viareggio, nella Cappella dedicata a San Carlo Borromeo nella tenuta borbonica.
.....Evitando errori grossolani si parla di storia in modo corretto. Allora diciamo che lo stato che Maria Luisa, contro voglia per altro, governò si chiamava Ducato di Lucca. Lei, con tutto il cuore, avrebbe voluto governare Parma. La sovrana aveva il titolo di Duchessa e non "Granduchessa". Poi Maria Luisa era definita anche "Regina", ma questo non in virtù del titolo di capo di stato che rivestiva a Lucca, ma di quello che, per pochi anni, aveva rivestito in Toscana (Lucca non faceva parte della Toscana all'epoca, anche questo va rimarcato). La Toscana (senza Lucca) era stata infatti trasformata in Regno d'Etruria e Maria Luisa era "Regina d'Etruria". Anche dopo la fine di questo effimero regno che durò per meno di sette anni, Maria Luisa poteva mantenere il titolo onorifico di "Regina", pur essendo effettivamente "Duchessa". Maria Luisa infine aveva il titolo di "Infanta", in quanto figlia di un Re di Spagna e quindi nella linea di successione al trono di quella nazione.
Oltre a questo va anche detto che non fece costruire il Teatro del Giglio. Il teatro lì esisteva fin dal XVIII secolo e ce lo costruì la Repubblica. Già ai tempi della Repubblica, nel XVIII secolo era un teatro pubblico e fu uno dei primi d'Italia. Il teatro venne più volte ristrutturato anche a seguito di incendi e l'ultima ristrutturazione l'avevano fatta i Baciocchi, cambiando il nome da "Teatro Pubblico" a "Teatro Nazionale". I Borbone (Maria Luisa) lo volle chiamare "Teatro del Giglio" per onorare lo stemma borbonico (il giglio d'oro in campo bianco). Fu grazie ai Borbone che il teatro divenne una delle istituzioni liriche più importanti del mondo e questo fu sopratutto dovuto a Carlo Lodovico, figlio di Maria Luisa, spesso cancellato dalla storia lucchese, ma che non fu peggiore della madre, checché se ne dica.
In ultimo aggiungiamo che il Liceo Reale si chiamava Liceo, ma era una università e tra le migliori d'Italia.
I Borbone fecero di Lucca una capitale moderna.
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