Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca - CONDIVIDENDO VALORE: PUBBLICATO IL NUOVO REPORT
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Israele sta per invadere Rafah. Per cui non ci sarà un cessate il fuoco permanente. Per cui gli aiuti dovranno arrivare in altro modo. A meno che non riusciate a convincere Hamas a rendere la libertà agli ostaggi. In tal caso si avrebbe un cessate il fuoco temporaneo, ma abbastanza lungo da poter introdurre a Gaza molti aiuti. Provate a parlare con Hamas.
Anonimo - 29/03/2024 01:17Striscia di Gaza: ActionAid, “solo un cessate il fuoco permanente garantirà ingresso aiuti umanitari senza altri morti per fame e malattie”
“Siamo sollevati nel vedere il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite prendere finalmente una posizione a favore dell’umanità e usare la sua voce per chiedere collettivamente un cessate il fuoco disperatamente necessario a Gaza. Ogni singolo giorno che passa senza un cessate il fuoco vede un numero maggiore di bambini morire per malnutrizione mentre la carestia diventa sempre più reale”. Lo afferma oggi ActionAid, commentando il voto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “La risoluzione ha chiesto un cessate il fuoco immediato per il mese di Ramadan e, anche se questo offrirebbe un po’ di sollievo alla popolazione assediata di Gaza, due settimane di calma prima che le bombe ricomincino a cadere non daranno il tempo sufficiente per far arrivare gli aiuti vitali a tutti coloro che ne hanno bisogno. Solo un cessate il fuoco permanente garantirà che gli aiuti umanitari possano entrare a Gaza e scongiurare ulteriori morti per fame e malattie”, sottolinea l’organizzazione umanitaria. “Approvando questa risoluzione oggi, i membri del Consiglio riconoscono che l’orrore a Gaza deve finire, ma le parole non sono sufficienti: devono essere seguite da azioni urgenti – conclude -. Devono ora essere prese tutte le misure necessarie per garantire l’attuazione immediata di un cessate il fuoco permanente a Gaza, per porre finalmente fine alle uccisioni e consentire la distribuzione su larga scala di aiuti salvavita”.
In Palestina come descritto nel vostro articolo vi sono realtà positive e costruttive a contatto con la cittadinanza.
Purtroppo sono sempre i cittadini a rimetterci rappresentati da politici che per i loro sporchi interessi non importa se fanno vittime e quante ne fanno.
E' la riprova del Governo di Israele, un governo in mano a dei pazzi che per prendersi un lembo di terra sono pronti a sacrificare civili e bambini in un vero GENOCIDIO DI MASSA DIABOLICO con la scusa del terrorismo di HAMAS finanziata dai servizi segreti Israeliani e dalla stessa CIA.
Una retorica quella della Guerra che ha profondi vantaggi nel traffico e nella produzione di armi dove TUTTI I GOVERNI SONO COINVOLTI.
Vedi l'Ucraina con un altro estremista nazista che come fantoccio degli USA e della CIA ha innescato uno scontro ai confini russi dove hanno fatto saltare apposta i trattati di Minsk e dove ora tutti i Governi occidentali sono disposti a fabbricare armi e venderle con finanziamenti statali mentre i cittadini stentano in Francia, Germania e Italia.
Bisogna fermare questi politici pazzi in un gioco al massacro di civili sia in Palestina, sia in Ucraina e questo tocca solo e solamente ai cittadini comuni invertire il corso.
LM
Andrebbe ricordato che alla fine della Guerra dei Sei Giorni Israele aveva in mano il Golan, tutta la West Bank, Gaza e il Sinai. Poi Israele ha fatto pace con l'Egitto e restituito il Sinai. Avrebbe restituito anche Gaza se gli egiziani l'avessero voluta riprendere. In ogni caso ha lasciato Gaza al governo dei palestinesi (ricevendo in cambio solo violenza). Con Oslo Israele ha lasciato altro territorio e tale atto era preliminare ai famosi due stati affiancati. Poi Arafat decise di bloccare il processo di pace. Israele ridette volentieri il Sinai all'Egitto perché ritenne che l'Egitto fosse affidabile, il che si è dimostrato vero, visto che dal 1973 non ci son più state guerre tra Israele ed Egitto. Si noti che Israele riconsegnò il Sinai agli egiziani già nel 1978, ovvero solo cinque anni dopo una guerra di aggressione che aveva dovuto subire (quella di Yom Kippur). Allo stesso modo Israele non avrebbe avuto nessun interesse a rientrare a Gaza, ma purtroppo la dichiarazione di guerra fatta da Hamas in modo cruento il 7 ottobre ce l'ha costretta. Più duro per gli israeliani rendere agli arabi tutto il West Bank (la famosa Cis Giordania), in quanto ci sono ebrei ortodossi che considerano tali terre parte integrante di Israele stessa. Ricorderete tutti l'ottimo generale sionista Ytzak Rabin che venne ucciso da un altro ebreo perché aveva intenzione di lasciare tutta la West Bank. Ritengo però che una pace sarebbe possibile solo se gli arabi palestinesi:
1. Riconoscessero lo stato di Israele
2. Rinunciassero al terrorismo
Non ci sarà invece nessuna pace con i metodi di Hamas, che dichiara di volere la distruzione di Israele, la morte degli ebrei e fa azioni criminali come il 7 ottobre.
Si può arrivare ai due stati con capitale araba nei sobborghi Est di Gerusalemme, purché gli arabi riconoscano Israele e rinuncino al terrorismo.
Se voi state lì a piangere sulle difficoltà degli arabi, ma non chiedete agli arabi di riconoscere Israele, voi fate tanta propaganda, ma non fate un servizio alla causa della pace. Il piagnisteo secolare (tra due decenni lo sarà) della nakba e del miraggio folle del ritorno di tutti i discendenti degli arabi che se ne andarono o furono espulsi da Israele nel 1948 è un piagnisteo criminale che produce e ha prodotto migliaia di morti. Sarebbe come se oggi l'Italia pretendesse di far rientrare a Zara, Pola e Fiume tutti i discendenti dei profughi del 1948. Vi rendete conto di quali follie criminali voi avallate???
Le difficoltà di movimento dei palestinesi non sono dovute ad un qualche sadismo degli ebrei, bensì alla necessità di prevenire atti terroristici.
Senza il reciproco riconoscimento non si avrà alcuna pace.
Vivere oggi in Ucraina, vivere oggi in Israele (i missili cadono anche lì sui civili), vivere oggi in Tibet, vivere oggi in Hong Kong, vivere oggi in Afghanistan, vivere oggi in Turkestan orientale, vivere oggi in Sud Sudan, vivere oggi a Belgorod, vivere oggi in Crimea, vivere oggi in Ossezia del Sud, vivere ieri in Nagorno Karabakh (oggi pulizia etnica armeni effettuata), vivere oggi in Transnistria..... e domani in Moldavia (se i russi dovessero vincere in Ucraina la Moldavia sarebbe certo da loro attaccata), domani a Taiwan (quando la bombarderanno i cinesi).............. Insomma, nel mondo non ci sono solo i palestinesi, amatissimi da una parte degli europei che odiano Israele solo perché essa è sostenuta dagli USA.
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