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Erano molte ed importanti le ragioni che richiedevano alla Schott Italvetro di assumere una linea di rigore dettata anche dall'azionista di riferimento, la Schott AG. Competitor agguerriti provenienti dalla Turchia e dall'Est Europa, un'organizzazione aziendale non più adeguata e la crisi di alcuni importanti clienti avevano seriamente messo in discussione il futuro della società. La risalita, non scontata, è scandita da una serie di accordi sindacali, che hanno accompagnato la definizione di un piano industriale triennale (2022-2024) caratterizzato da tappe e traguardi di risanamento a cominciare dal non banale obiettivo da raggiungere nell'anno fiscale 2022. Infatti, dopo anni di perdite a sei cifre, la Schott AG aveva richiesto allo stabilimento italiano un primo importante passo verso un consolidato risanamento aziendale attraverso un utile capace di ripagare gli investimenti effettuati.
L’Amministratore delegato della Società Dimitri Di Dario così commenta: “Registriamo con soddisfazione il raggiungimento del target 2022, ottenuto anche grazie ai sacrifici di tutti le lavoratrici ed i lavoratori della Italvetro e reso possibile dal senso di responsabilità e collaborazione sempre mostrato dalla parte sindacale in questi anni di intense relazioni”.
I rappresentanti delle sigle sindacali, Franco Galeotti per Filctem CGIL, Andrea Satti per Femca Cisl Toscana Nord e Marco Visibelli per UGL Chimici ulteriormente commentano: "Ci siamo trovati a gestire una crisi molto complessa e senza poter disporre degli ammortizzatori sociali che solitamente vengono attivati in questi casi, per cui è stato necessario trovare soluzioni economiche e organizzative senza nessun aiuto esterno. I lavoratori hanno dimostrato grande fiducia nel sindacato e anche un profondo attaccamento alla propria azienda con la quale abbiamo potuto condividere un sistema di relazioni sindacali di alto livello. E' per merito loro e di queste scelte che oggi possiamo registrare un miglioramento della situazione continuando a guardare avanti".
Con altrettanto soddisfazione la Schott, assistita anche in questo passaggio dall'ufficio delle relazioni industriali di Confindustria Toscana Nord, e le rappresentanze dei lavoratori annunciano adesso di poter condividere con le maestranze il successo ottenuto e sancito nell'accordo appena raggiunto: a ogni dipendente verrà corrisposto un riconoscimento economico articolato in benefits e denaro del valore complessivo di mille euro.
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