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  • 16/05/2024 15:50

Elisabetta Trig candidata per FdI

Sono di Camigliano da sempre. La amo e la conosco in ogni suo angolo. Insomma sento che mi appartiene. Ogni frazione del Comune di Capannori ha le sue problematiche che, insieme al Candidato Sindaco Paolo Rontani, abbiamo avuto modo di conoscere attraverso i vari incontri sul territorio e, quindi, il nostro impegno riguarderà tutto il comune.

Permettetemi, per mero sano spirito di campanilismo, di parlare di Camigliano perché ci sono nata e ci vivo ormai da quasi 51 anni. La sua chiesa, il suo oratorio, il suo tappeto fiorito per il Corpus Domini – le sue tradizioni, l’ormai passata, ma straordinaria Sagra di Noè – famosa in tutta la provincia e, forse, anche oltre che aggregava migliaia di persone e di giovani. Le sue strade in mezzo agli uliveti ed ai vigneti. Le sue località….”località Pianeta, Parigi, a Fettino, la Rataglia, la Vergaglia, il Campanaro, le Capanne, il Mennoni (dove è nato mio nonno Ugo e la mia bisnonna Dina della quale ho un bellissimo ricordo) e tante altre ed, infine, la sua meravigliosa Villa Torrigiani – famosa a livello nazionale e di interesse di riviste nazionali di settore.

Camigliano è già bella così, prosegue Triggiani, ma possiamo fare di più.

Camigliano, come del resto anche altre frazioni, ha bisogno di implementare la rete fognaria visto che molte abitazioni, ancora, ne sono sprovviste. Camigliano ha bisogno di più sicurezza con l’installazione di telecamere e con la messa in sicurezza di alcune strade, come ad esempio Via Stradone, con la realizzazione, ad esempio, di spazi laterali per i pedoni e con il potenziamento della segnaletica stradale. Camigliano ha bisogno di risolvere il dissesto di Via della Ralle, del Piazzale dinanzi alla Villa Torrigiani ed il degrado del cimitero paesano. Mancano spazi gioco e di aggregazione per bambini e ragazzi e potrebbe essere migliorata l’illuminazione pubblica.

E poi – conclude Triggiani - ho due sogni nel mio cassetto che se verrò eletta cercherò di realizzare - seppur consapevole delle difficoltà tecniche ed economiche. Il primo è far tornare a Camigliano, con il supporto del Comune, delle associazioni locali, delle aziende del territorio, e della parrocchia, previa individuazione di uno spazio adeguato, la Sagra di Noè, che era il fiore all’occhiello della nostra frazione! Il secondo è far rivivere, come centro di aggregazione, lo storico “Bar Franchino in fondo allo Stradone” che negli anni ‘80 e ‘90 è stato un punto di ritrovo per tutti i Camiglianesi e non. Il mio impegno sarà quello di far rivivere le tradizioni di questa meravigliosa frazione e consentire alle persone di tornare a parlare ed a incontrarsi. Infondo con il lavoro duro e con l’impegno di tutti volere è potere!

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