Unione Comuni Garfagnana, approvato all’unanimità il bilancio di previsione 2025-27
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CISCuP:
al Complesso Monumentale San Micheletto il convegno dedicato a “San
Pellegrino in Alpe: luogo di pellegrinaggi e di innovazione per il
turismo culturale”.
Sarà
San Pellegrino in Alpe il tema della conversazione del CISCuP, che per
l’occasione ha organizzato un evento dedicato con la messa in scena
dello spettacolo teatrale “Un prete, due santi,
un confine e 4000 pezzi unici”, rappresentato dall’attrice versiliese
Elisabetta Salvatori
Lucca, 18 giugno 2023 – Si terrà mercoledì 19 giugno, presso il Complesso Monumentale San Micheletto di Lucca,
il terzo appuntamento di conversazioni del CISCuP con un convegno dedicato a “San Pellegrino in Alpe: luogo di pellegrinaggi e di innovazione per il turismo culturale”.
A tenere il seminario sarà Enrica Lemmi,
professoressa dell’Università di Pisa e Direttrice dell’Accademia del
Turismo di Fondazione Campus, nonché coordinatrice del team di ricerca
del progetto INCULTUM (composto dalla professoressa
Fosca Giannotti – Scuola Normale di Pisa – e dai ricercatori Adele Cogno, Andrea Pedri e Martina Pirrone).
Dopo tre anni di ricerca scientifica e attività sul
territorio, si è concluso il progetto INCULTUM, finanziato dall’Unione
Europea e nato con l’obiettivo di utilizzare modelli turistici
sostenibili per rilanciare il tessuto sociale di regioni
periferiche e marginali dell’Europa.
In attività dal 2021, il progetto si costituiva
di dieci casi-pilota in nove stati del continente, tra i quali spicca il
borgo emiliano-garfagnino di San Pellegrino in Alpe.
Quest’ultimo caso di studio, coordinato e gestito dall’Università di Pisa in collaborazione con la Fondazione Campus di Lucca, sarà oggetto della conversazione del
CISCuP, che per l’occasione ha organizzato un evento dedicato con
la messa in scena dello spettacolo teatrale “Un prete, due santi, un
confine e 4000 pezzi unici”, rappresentato dall’attrice versiliese
Elisabetta Salvatori e anch’esso ideato all’interno di INCULTUM:
un accurato viaggio storico incentrato sulle vicissitudini che hanno
portato alla nascita del museo locale e sui personaggi del passato del
borgo, i quali, ancora oggi, rivivono attraverso
l’esposizione museale e i suoi oggetti.
Il borgo medievale di San Pellegrino in Alpe rappresenta il più alto insediamento umano continuativamente abitato dell'intera catena appenninica. Con una popolazione di 9 abitanti, il piccolo borgo è amministrato congiuntamente da due comuni: Frassinoro - in provincia di Modena, nella Regione Emilia-Romagna - e Castiglione di Garfagnana - in provincia di Lucca, nella Regione Toscana. Luogo di passaggio e di scambi culturali e commerciali per oltre un millennio, il sito è oggi sede di un vasto complesso religioso - costituito dal santuario che ospita le spoglie dei Santi Pellegrino e Bianco e dall'antico alloggio per pellegrini noto come "Ospitale" - e del Museo Etnografico Provinciale "Don Luigi Pellegrini", intitolato alla memoria del parroco che, tra gli anni Sessanta e Ottanta, permise lo sviluppo e la successiva apertura dell'esposizione, oggi preziosa testimonianza della cultura rurale e contadina della Garfagnana e dell'Appennino modenese.
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