Lino Guanciale all'ex manicomio di Maggiano nei luoghi di Mario Tobino.
Lino Guanciale all'ex mani ...
Il Segretario della CISL FP Toscana Nord Enzo Mastorci, Stefano Leporale componente di Segreteria e Maria Grazia Simoni Dirigente sindacale che si occupa del comparto sanità dell’ambito di Lucca e Valle del Serchio, in questi giorni di calma feriale hanno avuto modo di incontrarsi e lavorare insieme per pianificare le molteplici attività future da mettere in agenda fin dai primi giorni di settembre, ma anche per riflettere sulla interessante relazione che il Segretario Nazionale Maurizio Petriccioli ha condiviso con i partecipanti al Consiglio Generale che si è tenuto a Lucca il 30 luglio.
L’argomento casca a fagiolo come si dice a Lucca, cioè al momento giusto, vista l’uscita di ieri sulla stampa di CGIL e UIL dove sono stati usati toni critici sul comportamento del governo, le segreterie regionali Fp Cgil e Uil Fpl hanno affermato infatti che il contratto nazionale della Sanità pubblica è scaduto da oltre tre anni ed il Governo continua a non mettere le risorse necessarie per un rinnovo dignitoso, per questo motivo hanno chiesto, con gran garbo, un intervento della Regione Toscana per ottenere risorse “fresche”.
“Il Segretario nazionale Maurizio Petriccioli nel corso della relazione, con la precisione e la chiarezza espositiva che lo distinguono, ci ha rappresentato lo stato dei lavori ai tavoli ARAN per il rinnovo dei Contratti dei vari comparti per i quali ci sono già stati diversi incontri”, riferiscono Mastorci, Leporale e Simoni, “una panoramica veramente interessante che ha chiarito a tutti i presenti i diversi aspetti procedurali e contabili, sgombrando il campo da equivoci e strumentalizzazioni che stanno circolando in queste ore sulla stampa e nei posti di lavoro”.
Maurizio Petriccioli, che partecipa ai tavoli di contrattazione all’ARAN per la CISL Funzione Pubblica, ha fatto un interessante premessa dimostrandoci con accurata precisione i miglioramenti che ci sono stati rispetto alle precedenti esperienze, sia in termini di tempo che di risorse economiche finalizzate ai rinnovi contrattuali, ci ha spiegato che il ritardo che ha caratterizzato i precedenti rinnovi contrattuali, è stato progressivamente recuperato tanto che oggi sono in discussione le trattative per i rinnovi contrattuali dei vari comparti relativi al triennio 2022-2024.
Per quanto riguarda invece le risorse stanziate dai vari Governi in carica per i rinnovi contrattuali degli ultimi anni, Maurizio Petriccioli ci ha ricordato che per la tornata contrattuale 2016-2018 sono state stanziate risorse che hanno garantito un incremento economico del 3,48%, corrispondente ad un aumento medio mensile di 85 euro; per la tornata contrattuale 2019-2021 le risorse stanziate hanno garantito un incremento del 4,07% corrispondente ad un aumento medio mensile di 108,95 euro e, per il contratto attualmente in discussione relativo al triennio 2022-2024, è stato garantito un incremento economico del 5,8% corrispondente ad un aumento medio mensile di 168,00 euro.
“Non può negarsi un dato di fatto” ha puntualizzato Petriccioli “e tutti i lavoratori del pubblico impiego sarebbe bene che acquisissero questa consapevolezza: prendere atto e riconoscere a questo governo che un terzo dell’intera legge di bilancio, (cioè 7,3 miliardi su 24 miliardi), è stato destinato ai rinnovi contrattuali cosa che non è mai accaduta prima d’ora”.
“Ed è proprio partendo da qui che bisogna analizzare l’atteggiamento tenuto dalla CGIL”, proseguono Mastorci, Leporale e Simoni, “perché ritenere insufficienti le risorse impegnate dall’attuale Governo per i rinnovi dei CCNNLL triennio 2022-2024, è veramente ridicolo se consideriamo che le precedenti destinazioni economiche per la medesima finalità, sono state molto al di sotto delle attuali previsioni e comunque accettate dalla CGIL senza batter ciglio!”.
“Ci permettiamo di dire” proseguono dalla CISL FP “che la CGIL fa un omaggio all’incoerenza se pensiamo che nell’anno 2018 ha ritenuto sufficienti gli incrementi contrattuali di 85 euro medi annui portati dai CCNL triennio 2016-2018 che sono arrivati dopo 8 anni di blocco contrattuale!”
“Questo semplice esempio offerto dalla CGIL deve far riflettere i lavoratori”, concludono Mastorci, Leporale e Simoni, “non ci dimentichiamo che l’obiettivo principe del sindacalista è quello di contrattare e negoziare per ottenere risultati soddisfacenti e coerenti perché l’unico mandato che deve essere onorato e rispettato è quello dei nostri associati ed è finalizzato alla tutela dei loro interessi, e qui ci fermiamo perché ogni altra parola è superflua”.
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