VA IN SCENA UN “CIOCCHETTO” DI LUSSO, CON TANTI CAMPIONI AL VIA
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Primo passo ufficiale. L’assessore allo sport del Comune di Capannori, Serena Frediani, ha scritto una lettera al comitato provinciale della Federazione ciclistica, presieduto da Pierluigi Castellani affinché si attivi con la Federazione Nazionale per mettere insieme quel famoso tavolo con Regione Toscana e Coni e arrivare alle risorse necessarie (da 20 a 25 milioni di euro), per realizzare il velodromo a Segromigno, sui terreni messi a disposizione dall’imprenditore Ivano Fanini. Sì, perché il Municipio di piazza Moro, da solo non ha la possibilità di avere, come si dice in gergo, le “linee” di finanziamento per una simile opera pubblica. Dopo il sopralluogo sui terreni di Fanini, è seguita dunque una strategia ufficiale. La missiva è un punto di partenza, è lo start per mettere in moto il motore. Serviranno tempo e pazienza. Ma nel 2025 si riuscirà ad organizzare il famoso tavolo per mettere a confronto Ministero dello Sport, Regione Toscana, Federazione Nazionale e regionale ciclismo, Coni per verificare se tutti questi Enti, possono avere la forza di trovare e accedere insieme a certe linee di finanziamento, quasi sicuramente a livello PNRR. Lo aveva già annunciato il presidente del Coni della Toscana Simone Cardullo che in questi giorni sarà a Roma dove dell’argomento parlerà con il presidente Malagò. Il solo velodromo omologato per tutte le gare e coperto è quello di Montichiari, in Provincia di Brescia. Come è già stato messo in evidenza, una struttura simile in Lucchesia sarebbe manna dal cielo. L’impianto diventerebbe il punto di riferimento per tutto il Centro Italia e anche per il Sud, sempre più vicina Lucca di Brescia per chi arriva dal Mezzogiorno. La proposta di Fanini tra l’altro fa superare di slancio il primo problema, la prima questione, quella relativa ai terreni che lui metterà a disposizione. Ventimila metri quadrati di Ivano Fanini più 125 mila da espropriare di terreno agricolo, con una strada che gira attorno ai campi: si accede dal viale Europa, poi altra entrata da via Bocchi. Opera che servirebbe anche per altre discipline e per concerti e spettacoli. Oltre alla funzione sociale di far allenare i giovani al coperto e in sicurezza, lontani dai pericoli della strada.
di Massimo Stefanini
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