ROBERTO GAROFOLI E BERNARDO GIORGIO MATTARELLA ALLA SCUOLA IMT PRESENTANO IL LORO LIBRO “GOVERNARE LE FRAGILITA’”
ROBERTO GAROFOLI E BERNAR ...
UN INCONTRO SULLA PALA PUCCINELLI IN SANTA MARIA BIANCA
Venerdì 11 aprile alle ore 17
Lucca, 10 aprile 2025
– Dietro un’opera d’arte si intrecciano tante storie. Quella della sua
ideazione, della sua commissione, ma anche della fortuna critica, i
passaggi di mano, i restauri.
Tutti elementi che compongono una narrazione cui si aggiunge un ultimo capitolo, quello della sua restituzione alla comunità. La
Pala Puccinelli, capolavoro del basso medioevo lucchese (1386),
da qualche mese tornata sulle pareti della Chiesa di Santa Maria Bianca,
è la protagonista di un incontro che si terrà proprio nella basilica
domani (venerdì 11 aprile) alle ore 17.
A ricomporre i
frammenti di questa narrazione ci saranno, oltre a don Lucio Malanca,
parroco del Centro Storico, Raffaele Domenici, Vicepresidente della
Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che ha sostenuto
il restauro della pala, Ilaria Boncompagni della Soprintendenza APAB
Lucca- Massa, il restauratore Massimo Bonino e lo storico dell’arte
Alessio Pisani, che illustrerà le caratteristiche e il contesto di
realizzazione dell’opera.
LA PALA
Firmata a lettere
capitali da pittore lucchese Angelo Puccinelli attivo a tra 1380 e 1407,
si tratta di uno scomparto centrale di trittico in cui in basso è
rappresentata la
Deposizione nel sepolcro della Vergine e, in alto, la sua Assunzione in cielo.
Un’opera dalla composizione originale e molto elegante, che attrae
tanto per la struttura d’insieme quanto per la ricchezza dei dettagli:
si guardi ad esempio il bellissimo
manto a motivi romboidali che ricopre la Vergine, gli speroni rocciosi
sullo sfondo e, in posizione centrale, una palma, cui il fondo oro – uno
dei pochi conosciuti a Lucca – regala un notevole risalto.
Nicolao di Ser Pagano
della famiglia Serantoni è indicato come committente dell’opera che
probabilmente era destinata alla chiesa di San Giacomo alla Tomba, dove
la attestano per secoli le visite pastorali.
La sua collocazione in Santa Maria forisportam è da ricondurre solo al XIX secolo.
IL RESTAURO
Quello del recupero è
stato un lungo percorso, intrapreso grazie al decisivo intervento della
Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che coprendo tutte le spese ha
consentito l’avviarsi di una ‘catena’ di buone
pratiche, e dato impulso al lavoro e alla dedizione di molte persone:
un circuito virtuoso che ha reso possibile non solo il restauro ma anche
la nuova collocazione dell’opera, fino a un paio di anni fa custodita
nella sagrestia della chiesa di Santa Maria
forisportam.
Ottenuto il permesso
dalla Soprintendenza e l’autorizzazione della Diocesi di Lucca per
compiere questo restauro, l’opera è stata rimossa e ristorata da Massimo
Bonino che si è avvalso dell’esperienza che di
altri specialisti per portare a termine l’operazione, decisamente
delicata.
La parete del transetto, lato destro, della basilica è stata dunque individuata come la collocazione più idonea alla visibilità e quindi alla fruizione da parte dei fedeli e dei visitatori, sia per la corretta conservazione, lontano da umidità o luce diretta.
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