Fantozzi (FDI) " La folgorazione di Porcari proviene dagli esiti della conferenza dei servizi, ma ora Capannori che farà?"
“Cercando
di interpretare questa virata dell’amministrazione comunale porcarese,
diventata improvvisamente paladina dello stop all’impianto di pannolini a
Salanetti, propendo per il giudizio e la valutazione che hanno dato
gli esponenti del gruppo consiliare “La Porcari che Vorrei”, ovvero che
si tratti di un ravvedimento tattico, fuori tempo massimo, utile
solamente a cercare di riguadagnare terreno nei confronti di un’intera
comunità lasciata troppo a lungo all’oscuro.
Chi
avesse assistito all’incontro pubblico di martedì sera, come il
sottoscritto, avrebbe facilmente notato come a fine serata, aldilà degli
applausi di cortesia, i mormorii ed i volti raccontino di una platea di
apoti, come li avrebbe definiti Giuseppe Prezzolini, ovvero di gente
seria che non si è affatto bevuta la sofisticatissima lezione del primo
cittadino a base di slide e mancati colpi di scena, dove tutti i
passaggi sono stati ripercorsi tranne quelli politici ed economici che,
prima ancora degli aspetti tecnici su cui chiuderò il mio intervento,
restano quelli veramente dirimenti nella storia dell’impianto che si
vuole realizzare.
Checchè
se ne dica, anzi non si è detto nulla, quel progetto non sgorga
all’improvviso dal Rogio né nasce orfano, ma ha origini chiarissime sul
terreno politico, precisamente in casa del Pd lucchese, lo stesso che
con le modifiche introdotte al momento dell’adozione del piano rifiuti
ha reso ancora più facile la realizzazione dell’impianto, in tutta la
Toscana, diminuendo la distanza dai centri abitati.
Dispiace
fare queste affermazioni, per chi come il sottoscritto, residente nella
piana, ha seguito e segue con apprensione la storia dell’ennesimo
impianto di rifiuti che il Partito Democratico, quello capannorese in
particolare che ha soggiogato il porcarese, tenta di imporre col suo
metodo di mancata trasparenza, partecipazione e condivisione a tutte le
nostre comunità con il solo non dichiarato scopo di accrescere il
proprio meschino potere, specie di nomina, nell’ambito delle politiche
d’ambito di gestione dei rifiuti.
Ma
perchè questa ostentata inversione di marcia preceduta, a riprova del
mio ragionamento, dal mancato rinnovo della tessera del Pd del primo
cittadino di Porcari? Presto detto, perché nell’ultima seduta della
conferenza dei servizi che deve rilasciare l’attesissimo via libera alla
realizzazione dell’impianto sono emerse prescrizioni, proprio quelle a
livello sanitario, ambientale e logistico che Fratelli d’Italia ha
sollevato in Regione Toscana ed al Governo, tali da modificare il
progetto dell’impianto accrescendone non soltanto l’impatto devastante
per un territorio già compromesso dall’inquinamento dell’aria ma
aumentandone i costi previsti che sono già fuori misura oggi, siamo
oltre 21 milioni di euro, parte dei quali a rischio se non vengono
rispettati o tempi ed altri da ricavare dalle tasche dei contribuenti
toscani.
Ecco
allora che l’amministrazione Pd porcarese, rinvigorita dal possibile
diniego al 90° minuto, si prepara a rivendicare un successo che non ha
(ancora) ottenuto, mentre esce sconfitta partiticamente dal braccio di
ferro con l’incomodo vicino, il quale non vorrà certo perdere sul finale
il proprio traguardo, politicamente con le forze di opposizione e con
FFratelli d’Italia che hanno da subito anticipato di mesi le conclusioni
a cui il Comune giunge soltanto oggi ed amministrativamente con la
propria comunità, la quale ha finalmente sperimentato come dove
amministra la sinistra prima viene il partito e poi la comunità"
sostiene Vittorio Fantozzi, Capogruppo di Fratelli d'Italia nel
Consiglio Regionale della Toscana .