Olivati (Lucca Futura): “Situazione del Teatro del Giglio: la città e il Teatro meritano una dirigenza adeguata, capace di rispettare le lavoratrici e i lavoratori"
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“I dati di bilancio si possono leggere in tanti modi: il rendiconto del Comune di Lucca dimostra che l’amministrazione Pardini non spende quello che potrebbe, a fronte degli impegni politici che si assume nei confronti della città”. Così Chiara Martini, consigliera PD, commenta il bilancio consuntivo.
“Il Comune è in ritardo e in difficoltà con la programmazione. Lo dimostra l’avanzo di amministrazione, che supera i 68 milioni, di cui 10 milioni ancora da spendere. Crescono i fondi bloccati per progetti futuri, ma molti derivano da lavori già avviati dalla precedente amministrazione Tambellini. Le risorse non spese sono aumentate da 2,5 a quasi 8 milioni in tre anni. Non è un buon segno: significa che i progetti strategici non si realizzano, anche se i soldi ci sono”.
“Il bilancio è solido, ma non basta: mancano le opere pubbliche. I lavori partono in ritardo o si bloccano. Anche la spesa nel 2024 è stata inferiore alle previsioni: 151 milioni contro i 195 previsti. Le spese correnti aumentano (stipendi, acquisti, amministratori), ma quelle per investimenti restano basse. Le spese per infrastrutture, scuole, verde, energia e innovazione sono fondamentali, ma restano ferme. I fondi ci sono, ma non vengono usati”.
“Arrivati a metà mandato, non è forse il momento di rivedere le priorità? Servono più asfalti nelle frazioni, più fondi per sostenere gli affitti e le scuole: proprio sulle scuole gli investimenti sono calati di oltre 450.000 euro”.
“L’assessore e il sindaco da un lato dicono di aver sposato l’approccio del buon padre di famiglia e l’attenzione per le generazioni future, dall’altro però hanno difficoltà a mettere in pratica il principio. Da segnalare infatti anche l’aumento costante dell’indebitamento del Comune nel triennio 2022-2024, passato da circa 60 milioni a 65.5 milioni di euro nel 2023, fino a 69.6 milioni nel 2024. Il picco maggiore si è registrato nel 2023 quando per finanziare l’ambizioso piano delle opere pubbliche del sindaco Pardini sono stati contratti mutui per ben 11 milioni di euro. Anche nel 2024 dal bilancio si nota un aumento a + 4.783.343,94 del debito complessivo”.
“Questi debiti pesano sul futuro, ma i soldi non vengono spesi. Gli impegni aumentano, ma i pagamenti reali calano. Soprattutto sugli investimenti, si promette ma non si realizza. Anche la gestione dei residui (crediti e debiti non chiusi) peggiora: da -10 a -12,5 milioni, per entrate previste ma poi ridotte (multe, IMU, TARI, suolo pubblico): forse serve rivedere le aliquote, perché la città è in difficoltà”.
“Evidentemente tutto questo turismo non basta di per sé a far tornare i conti nelle tasche dei cittadini e delle cittadine, degli imprenditori e titolari di pubblici esercizi, ma è una scusa per giustifciare i prelievi del Comune per far cassa, dalla quale però le risorse non escono, né in termini di contributi né in termini di investimenti in opere strategiche o migliorie dei servizi pubblici. Si mettono da parte insieme alle risorse prese in prestito dalla Cassa Depositi e Prestiti, i cui interessi passivi incidono ogni giorno direttamente sul bilancio dell’Ente e indirettamente su tutti noi. Infine, altra nota stonata, il ritardo di un mese per l’approvazione del bilancio consuntivo, che sarebbe dovuto passare dal Consiglio entro il 30 aprile: chi contava sull’aumento del contributo affitto, tanto richiesto anche da noi della minoranza, dovrà pazientare un altro po’”.
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