Il Gruppo Salviamo la Nostra Acqua replica al Forum acqua pubblica e Comitato Oltreserchio
Il Gruppo Salviamo la Nos ...
In Toscana c’è l’alternativa indipendente da ogni campo largo e dalla destra.
Giù le armi, su i salari! Per la pace,
l'ambiente e il lavoro!
Negli ultimi mesi stiamo
assistendo a uno spettacolo imbarazzante, tutto interno alla classe
politica dirigente, che ignora volutamente, essendone la causa, i
problemi delle classi popolari e le reali criticità del territorio
toscano. Battaglie per l’egemonia del campo largo, incertezze, in
attesa di decisioni calate dall’alto delle segreterie nazionali,
mentre la quotidianità impone l’urgenza di un cambiamento
autentico e radicale di direzione.
I dati sono spaventosi:
negli ultimi 2 anni, secondo l’INAIL, più di 115 persone sono
morte sul lavoro, mentre quasi 100.000 sono rimaste ferite; aumenta
il rischio di povertà e lo smantellamento della sanità pubblica e
territoriale costringe più di 200.000 persone a rinunciare alle
cure. Le liste di attesa per la casa popolare si allungano, mentre il
patrimonio pubblico viene svenduto ai privati o lasciato in stato di
abbandono.
Accanto all’emergenza sociale, anche quella
ambientale è ignorata e sfruttata per arricchire le tasche di pochi
imprenditori senza scrupoli: l’avvelenamento del KEU, le grandi
opere come la TAV – ma non solo –, la tendenza alla
finanziarizzazione dei servizi con l’avvento della multiutility, lo
sventramento delle montagne Apuane, la mancanza di manutenzione del
territorio che ad ogni alluvione porta via vite e futuro, ci parlano
di una classe politica e dirigente che ha a cuore solo e soltanto gli
interessi di pochi.
Nel frattempo, mentre le classi popolari
stentano a vedere soddisfatti i diritti sociali di base, la Toscana
si configura come regione totalmente asservita alla militarizzazione
e sempre più snodo produttivo e logistico militare. Da parte di
Giani e di tutte le forze presenti nel consiglio regionale è
trasversale il sostegno politico alla NATO e al bellicismo
imperialista di USA e UE. Questo sul territorio si traduce nel nulla
osta al potenziamento della base Camp Darby con l'utilizzo delle
vicine infrastrutture civili per il transito di armi dirette in
Israele, in Ucraina e negli altri teatri di guerra. Così come si
palesa nell'avallo dell'ampliamento, dal costo di centinaia di
milioni di euro, delle basi militari esistenti come per l'aeroporto
militare di Pisa, e nella costruzione di nuove basi e comandi NATO,
fuori e dentro il parco di San Rossore e nel quartiere di Rovezzano a
Firenze.
Fortunatamente c’è un’alternativa a questo
agghiacciante gioco di poltrone nel centro-sinistra e alle politiche
securitarie, razziste, repressive e nemiche dei lavoratori e delle
lavoratrici della destra nazionale.
Questa alternativa esiste
già nelle forze politiche e sociali che ogni giorno resistono sui
territori. Esiste in chi lotta contro le grandi opere e contro
l’inquinamento del Keu, emblema della connivenza tra politica e
interessi economici a danno di tutti; in chi lotta per i servizi
pubblici, laici e gratuiti, per il diritto alla casa, per
un’istruzione dignitosa, per una sanità territoriale, pubblica ed
efficiente; in chi difende i beni comuni dalla privatizzazione e per
l’eguaglianza sociale. Esiste negli studenti, nel personale
docente, nei ricercatori in lotta contro la militarizzazione delle
scuole, e per la liberazione di università e enti di ricerca dai
rapporti con Israele e l'industria bellica. Esiste nei lavoratori e
nelle lavoratrici che ogni giorno difendono i propri diritti e
prendono posizione nel mondo, come i lavoratori aeroportuali di Pisa
e i portuali di Livorno che hanno scelto di boicottare la guerra e si
sono rifiutati di imbarcare le armi per l’Ucraina e Israele,
costruendo l’embargo dal basso contro chi ci vuole complici del
genocidio in Palestina e della guerra mondiale a pezzi.
Sulla base di queste considerazioni e consapevoli dell’importanza di un’alternativa indipendente, Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano hanno iniziato un percorso verso le elezioni regionali Toscana 2025. Uno spazio con un posizionamento chiaro, fuori da ogni campo largo in cui si muovono tutte le forze responsabili di questa situazione, sia livello regionale come nazionale, dal PD ai 5Stelle, da AVS a Italia Viva, lontano da giochi di potere e di poltrone, e dalle connivenze tra politica e interessi dell’imprenditoria senza scrupoli. Uno spazio aperto a cui invitiamo le soggettività individuali e organizzate per costruire una prospettiva indipendente e autonoma dalla destra e da ogni campo largo per una Toscana solidale e di pace, che metta al centro la giustizia sociale e ambientale.
La costruzione di un progetto di società alternativa al
capitalismo parte da questi presupposti, il PCI e PAP ritengono
fondamentale dare vita a momenti di analisi e concrete proposte
affinché la sinistra di classe possa essere un perno centrale per il
cambiamento che vada oltre la scadenza elettorale per il rinnovo del
consiglio regionale. Inoltre con convinzione e determinazione
intendiamo lottare per cambiare la iniqua legge elettorale regionale
che tende a favorire i soliti partiti ed escludere le reali forze di
cambiamento. Per una politica che rimetta al centro della propria
agenda gli interessi di chi in Toscana crea la ricchezza reale ma
che sta pagando crisi ed economia di guerra generate da un sistema di
potere a cui dare una spallata definitiva. .
Noi ci siamo e ci
saremo, insieme a tutti coloro che vorranno contribuire a questo
percorso.
Potere al Popolo Toscana
Partito Comunista Italiano
Il Gruppo Salviamo la Nos ...
In Toscana c’ ...
MASSIMILIANO BALDINI (LEGA ...
Lucca - Il sindaco di Fr ...
Saddam aveva armi di distr ...
FERMIAMO ...
L'Iran si riserva "tutte l ...
Dalla gestione della sanit ...
Con la recente assemblea s ...
Non Fiore ma opere di bene ...
Sono stata ricoverata da p ...
Potere al Popolo: l'inizia ...
Era difficile lasciare le ...
Cari concittadini, abbiamo ...
La dialettica politica luc ...
Secondo Bianucci Olivati G ...
Quando sei cosciente di ra ...
Per il Parco Fluviale avet ...
ecco perche' poi le sigle ...
Il referente della sanità ...