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  • 15/09/2025 21:06

Fabiana Luperini, la “Pantanina” che fece sognare l’Italia

Ci sono nomi che restano scolpiti nella memoria di chi ama la bicicletta. In Toscana, terra di salite e fatica, uno di questi è senza dubbio quello di Fabiana Luperini, nata a Pontedera il 14 gennaio 1974. Per noi che l’abbiamo seguita da vicino, resta l’emblema di un ciclismo femminile che sapeva entusiasmare quanto e più di quello maschile. Sin da ragazzina nelle file del GS F.lli Vettori, si capiva che la bici non era per lei un gioco: era destino. Scalava con un passo leggero, naturale, tanto che presto arrivò il soprannome di “Pantanina”, per la somiglianza con Marco Pantani quando la strada si impenna. La sua carriera è una collana di trionfi. Dal 1995 al 1998 vinse quattro Giri d’Italia Femminili consecutivi, un dominio mai visto, e nello stesso arco di tempo conquistò anche tre Tour de France Femminili. Nel 1998 si prese pure il Tour de l’Aude, altra prova durissima. E quando qualcuno pensava che fosse solo una meteora degli anni ’90, ecco la risposta: nel 2008 tornò a trionfare al Giro, dieci anni dopo l’ultimo. Un cerchio che pochi campioni, uomini o donne, possono dire di aver chiuso con tanta classe. Nel suo palmarès ci sono anche più titoli italiani, la Flèche Wallonne, tappe su tappe vinte grazie alle sue doti da scalatrice pura. Ma oltre alle vittorie, ciò che colpiva era lo stile: in salita piegata sul manubrio, con quello scatto secco che lasciava le avversarie senza risposta. Dopo il ritiro dall’attività agonistica, arrivato nel 2014, Fabiana non ha mai davvero lasciato il ciclismo. È diventata direttore sportivo, una delle prime donne a guidare una squadra professionistica maschile, il Team Corratec. Un segno dei tempi: chi ha fatto la storia continua a scriverla, stavolta dall’ammiraglia. Non solo: porta avanti un progetto giovanile con il Team Fabiana Luperini, per crescere nuove ragazze e passare il testimone. Oggi la si vede ancora sulle strade delle nostre colline, impegnata in eventi, interviste, pedalate con appassionati. Parla spesso dell’importanza di dare spazio al ciclismo femminile, di come lo sport possa unire comunità e territori, di quanto conti la forza mentale oltre a quella fisica. Per noi toscani, e per tutti gli italiani che hanno tifato davanti alla tv o lungo le strade, Fabiana Luperini non è solo un’ex campionessa: è un orgoglio nazionale. Una donna che ha dimostrato che con talento, carattere e sacrificio si può riscrivere la storia di uno sport. Ettore

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