L’assemblea degli Azionisti di GEAL S.p.A. approva il Bilancio 2023
L’assemblea ordinaria de ...
ASSOCARTA:
APPREZZAMENTO PER L’ULTIMO DECRETO LEGGE AIUTI TER E PER IL DM
ELECTRICITY RELEASE MA MANCANO I CONTRATTI DI FORNITURA GAS MENTRE PER
LA GAS RELEASE SI CHIEDE UN “PREZZO EQUO”
Milano, 21 settembre 2022 - Assocarta
esprime apprezzamento per l’ultimo Decreto Legge Aiuti Ter approvato
dal Consiglio dei Ministri, in corso di pubblicazione.
“Avere
trovato le risorse per il credito d’imposta per i mesi di ottobre e
novembre - aumentato al 40% - costituisce una misura concreta per le
imprese energivore e gasivore, che Assocarta auspica venga esteso a fine
2022 con la possibilità di utilizzare il nuovo credito d’imposta fino a
marzo 2023, modalità che consentirebbe di usufruire effettivamente
della misura” afferma Lorenzo Poli Presidente di Assocarta.
“La
nostra richiesta” precisa Poli “è che lo stesso termine di marzo 2023
possa essere “esteso” anche al credito d’imposta riguardante il terzo
trimestre, in quanto già si manifestano le stesse problematiche che
hanno indotto a utilizzare il termine di marzo 2023 nel nuovo DL Aiuti
ter.
“Assocarta
esprime apprezzamento anche sul DM Electricity Release, una misura
fortemente voluta dalle associazioni energivore e gasivore, anche se
consideriamo i 210 Euro MKwh indicati dal provvedimento, un costo troppo
elevato rispetto ad analoghe iniziative di altri paesi europei”
continua Poli.
Per
quanto concerne, invece, la gas release Assocarta auspica che venga
attuata al più presto, fissando un prezzo “equo” e sia prevista
l’anticipazione finanziaria in maniera che tale misura possa dispiegare i
suoi effetti il prima possibile.
“Infine” sottolinea Poli
“una ulteriore emergenza "energetica" di queste settimane è la mancanza
di offerta sui tavoli aziendali di proposte per rinnovare i contratti
di fornitura di gas, nonostante l'instancabile ricerca da parte delle
imprese energivore”
“Un
Governo che così rapidamente ha diversificato gli approvvigionamenti
per evitare una situazione di crisi più grave” prosegue Poli “non può
ignorare questa ultima condizione che può diventare quella che determina
la sopravvivenza di interi comparti industriali”.
Infine
è fondamentale che il Piano di contenimento dei consumi gas venga
varato rapidamente, prevedendo adeguate compensazioni per le aziende che
riducano i consumi di gas: la programmazione delle riduzioni dei
consumi e un sistema adeguato di compensazioni costituiscono strumenti
indispensabili per affrontare le eventuali emergenze, senza
compromettere l’industria nazionale.
L’Italia
è un paese trasformatore e le aziende manifatturiere rischiano di
perdere contratti e, quel che è peggio, interi mercati. Da una parte a
causa di un mancato approccio europeo al tema Energia (Spagna e Francia a
loro modo stanno sostenendo le loro imprese) e della concorrenza
“esterna” all’Europa (Turchia e Cina ad esempio).
“ In questo ultimo caso, tornerà di tutta attualità il tema del “dumping ambientale” conclude Poli
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