Un mercatino di Natale finalmente fatto bene
Stasera sono passato da Pi ...
Bivacco e ubriachezza non c'entrano l'uno con l'altro. Il bivacco è nella maggioranza dei casi ad opera di una manciata di stranieri irregolari, la masnada di ubriachi che acquistano alcolici è la versione "venerdì sera" di oltre la metà dei cittadini di qualunque luogo del mondo, gente che in qualunque momento eccetto le notti del weekend è legata, sia fruendone che magari erogandole, alle funzioni "superiori" della città. Le entra o no che CHIUNQUE (eccetto a chi ha gusti come i suoi) arrivato alla fine della settimana vuole staccare e andare a divertirsi? Ubriachi e umani "superiori" sono le stesse persone, una in modalità "giorno/lavoro" e l'altra in modalità "notte del weekend". Guardi quanta gente c'è nei bar, com'è vestita, il loro ceto sociale, la loro età: è assolutamente eterogeneo, c'è mezza Lucca lì. Non sono un gruppetto che sta chiuso in casa giorno e notte in attesa di uscire nel weekend quando le persone "superiori" si nascondono nelle abitazioni per non far parte della bolgia. Le cose stanno come gliele ho appena presentate, indaghi e se ne accorgerà. Poi può restare convinto che alcool e convivio non vadano usati così, e ha diritto alle sue opinioni, si figuri io sono contrario ai social media, sarò o no abituato a disapprovare qualcosa che invece accomuna tutti? Quindi la capisco. ma deve farsene una ragione, gli ubriachi non sono un gruppetto di falliti che di mestiere fa l'ubriaco, sono le stesse persone che lei considera normali, solo incontrate nelle notti del weekend
No no, è proprio alcolismo. Ed è un problema grave molto sottovalutato. È una cosa nota anche a livello ufficiale: https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=95516. Anche le cause sono note, e non sono belle. Poi c'è tutto l'interesse a nascondere una realtà che sta sotto gli occhi di tutti, e allora si viene fuori con le storielle auto consolatorie: "sono giovani che si divertono", "sono giovani che socializzano", "che vuoi che sia un bicchierino…" E così via. Questo si chiama mettere la testa sotto la sabbia. Il problema c'è, è grave, si chiama proprio così: «alcolismo»
Anonimo - 31/10/2022 09:11Si insiste a dare dell'alcolizzato a chi beve il sabato sera mentre ride con gli amici e ci prova con le ragazze. Mi sembra semplicemente falso ed esagerato
Anonimo - 30/10/2022 22:19Sottoscrivo tutto quello che ha scritto sarò matusalemme anzi lo sono ma ai nostri tempi chi si faceva era immediatamente isolato. Sbagliato non lo so, certamente affidare il futuro a questi personaggi di ora ci vuole del coraggio e si vedono i risultati
anonimo - 30/10/2022 16:30i giovani che dici te che erano rivoluzionari non si ubriacavano spesso ma si facevano sempre e non di canne ma di eroina e altre droghe. Anch'io ho vissuto il 68 e seguenti e quei drogati sono poi tutti andati a ingrossare le fila delle BR e dei gruppi armati. La tua rivoluzione ha fallito miseramente. Ma i danni che avete fatto si vedono ancora oggi. Cerco di comprendere tutti ma non con chi è in mala fede. Capisco l'abbraccio al lebbroso ma non la stretta di mano ad un delinquente (non mi riferisco a te ovviamente)
Anonimo - 29/10/2022 22:48Ma dai. Ma dove vivete? Esistono studi molto seri sul problema dell'alcolismo dilagante, specie giovanile. Esistono studi molto seri sulla sottovalutazione, o forse anche sulla deliberata volontà di ignorare il problema. Io non ho l'età di Matusalemme eppure, quand'ero adolescente o giovane adulto, l'ubriachezza veniva vista in chiave assolutamente negativa. C'era uno stigma sociale "spontaneo" che relegava l'ubriaco, l'alcolizzato, nel ruolo marginale che lui stesso si crea. Quand'ero giovane io, ma non ho l'età di Matusalemme, esistevano mille modi diversi per divertirsi (e per "cercare se stessi"), e nessuno di questi prevedeva l'uso di alcolici o di altre sostanze atte a provocare stordimento. Quello che ci eccitava erano le amicizie, le ragazze, i viaggi, la musica: in una parola la scoperta del mondo. L'alcolismo che segna la nostra società e, in modo incredibile per me, le fasce più giovani, è il segno terrificante di una generalizzata perdita di senso. Tremo al pensiero che i giovani briai di oggi saranno gli adulti di domani. Un altro post, in un'altra pagina di questo blog, il buon vecchio Umberto si chiede dove siano i giovani che faranno la rivoluzione. Rispondo io: sono al barino a rimbambirsi di alcolici.
Anonimo - 29/10/2022 20:50Stasera sono passato da Pi ...
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