Lucca, maltrattamenti e abusi agli anziani in una casa famiglia: arrestati i due proprietari
Lucca, maltrattamenti e abusi agli anziani in una casa famiglia: arrestati i due proprietari
Vincenzo D'Isanto e Debora Campanozzi
Nella struttura erano ospitate otto persone tra i 63 e gli 87 anni. Gli indagati li avrebbero anche circuiti per avere vantaggi patrimoniali
02 novembre 2022
LUCCA. Maltrattamenti aggravati, circonvenzione di incapaci e violenza sessuale. Sono le gravissime accuse con le quali, all’alba di mercoledì 2 novembre, i carabinieri della compagnia di Castelnuovo Garfagnana hanno arrestato i 52enni Vincenzo D’Isanto e Debora Campanozzi, proprietari e gestori di una struttura per anziani nel comune di Bagni di Lucca, dove alloggiavano otto persone di età compresa tra i 63 e gli 87 anni. Le gravissime condotte contestate agli indagati hanno avuto come vittime gli ospiti di quello che formalmente è una “Casa famiglia per anziani autosufficienti o parzialmente disabili” e sono state ricostruite dalle investigazioni svolte dai carabinieri sotto la direzione del sostituto procuratore Elena Leone.
Le indagini erano partite circa due mesi fa quando i militari del capoluogo garfagnino avevano raccolto delle confidenze, immediatamente confermate dai primi accertamenti, dalle quali erano emerse gravi irregolarità ad opera dei gestori della struttura, i cui ospiti sarebbero stati quotidianamente umiliati e sottoposti a violenze fisiche, verbali e a sfondo sessuale. Tutti comportamenti che sembrano aver trovato riscontro nell’esito delle attività tecniche disposte dalla procura e che hanno consentito ai militari di ricostruire un panorama raccapricciante, fatto di quotidiane vessazioni, in cui gli anziani erano costretti a subire maltrattamenti di vario tipo: minacce e insulti verbali, percosse e aggressioni fisiche vere e proprie, ma anche violenze sessuali consistenti in palpeggiamenti nelle zone intime o approcci verbali spinti e gravemente allusori. Tutte azioni che portavano a piegare totalmente la volontà delle vittime, a punire atteggiamenti che gli indagati ritenevano non consoni. Azioni che constringevano gli ospiti a vivere in un clima di costante terrore e mortificazione.
Al già grave quadro d’insieme gli esiti delle indagini hanno aggiunto anche altre ipotesi di reato, essendo emerse ulteriori presunte condotte che accreditano nei confronti degli arrestati la volontà di approfittare e abusare della conquistata posizione di supremazia nei confronti degli anziani, nonché delle loro deficienze psichiche, inducendoli a compiere o accettare disposizioni patrimoniali in loro danno e a favore degli indagati. I carabinieri hanno infatti operato nella struttura una meticolosa perquisizione, sequestrando quanto ritenuto utile a confermare tutti i reati fino ad ora ipotizzati. Tutti gli ospiti della struttura sono stati ricollocati altrove. I due arrestati, legati tra loro sentimentalmente, ma non sposati, sono stati portati in carcere rispettivamente presso San Giorgio a Lucca e nella sezione femminile del Don Bosco di Pisa.