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  • 13/02/2023 11:35

Il futuro dei lavoratori Körber riguarda tutte e tutti!


Potere al Popolo Lucca è a fianco dei lavoratori della Körber, per pretendere un piano sostenibile per la continuità produttiva e la salvaguardia di tutti i posti di lavoro.


È ormai passato un mese dall’annuncio degli esuberi alla Körber (Ex Perini) di Mugnano.

Gli incontri tra sindacati e azienda continuano ma, mentre gli esuberi sono saliti a 90 su 460 lavoratori complessivi, le motivazioni rimangono inaccettabili.

È inaccettabile infatti che un’azienda come la Körber, multinazionale tedesca sicuramente in grado di mettere in campo strumenti alternativi per affrontare una previsione di flessione degli ordinativi e del fatturato per il 2023, decida che il primo provvedimento percorribile sia abbattere la scure sui dipendenti.

Tra l’altro, nell’ottobre 2022 le RSU aziendali, di fronte al trasferimento di quattro lavoratori alla sede di Porcari con lettera di comando mai vista fino a quel momento, avevano già denunciato il comportamento arrogante e autoreferenziale dell’azienda e la criticità che ciò rappresentava in tempi di crisi energetica e di flessione del mercato.

La prospettiva di riduzione del danno, attraverso cassa integrazione e prepensionamenti, apre inoltre a considerazioni rispetto al futuro dello stabilimento sul territorio: si tratta di un’azienda storica, con un patrimonio di competenze e capacità di innovazione rappresentato dai suoi lavoratori che andrà perduto con il conseguente impoverimento del tessuto industriale del territorio lucchese.

Gli appelli alla responsabilità sociale cadono nel vuoto degli accordi finanziari e degli interessi di profitto che non si fanno scrupolo a mettere a casa i lavoratori e le lavoratrici.

Per questo, nella precedente legislatura, Potere al Popolo aveva presentato, tramite il senatore Mantero, un disegno di legge e un emendamento antidelocalizzazione alla legge di bilancio 2022, scritto da lavoratori e delegati della GKN, da giuristi solidali e da avvocati del lavoro, che mettesse un freno alla desertificazione industriale e alla speculazione.

Si tratta di strumenti di legge che avrebbero obbligato le aziende a sottoporre al controllo pubblico l’esistenza dell’effettiva situazione di squilibrio economico patrimoniale e all’approvazione da parte dei rappresentanti sindacali e dei lavoratori del piano industriale in caso di licenziamenti e delocalizzazione. Provvedimenti che avrebbero messo al centro gli effetti sociali della chiusura di un’unità produttiva. Provvedimenti che, come sappiamo, le forze politiche dell’arco parlamentare non hanno voluto votare, in felice matrimonio con Confindustria, celebrando una volta di più la pacificazione forzata del conflitto tra interessi imprenditoriali e condizioni reali dei lavoratori.

Anche per questo la vertenza Körber ci riguarda: il ridimensionamento, anche se assorbito tramite cassa integrazione e prepensionamenti, è la vittoria dell’interesse di pochi sul bene collettivo e il futuro del territorio che ospita l’azienda.

Potere al Popolo Lucca è a fianco dei lavoratori della Körber, per pretendere un piano sostenibile per la continuità produttiva e la salvaguardia di tutti i posti di lavoro.  

I commenti

Ad ogni umano spettano abbastanza euro mensilmente da garantire

1) mutuo/affitto
2) bollette
3) auto
4) abiti
5) cibo, e non sempre pasta scondita
6) un minimo di divertimenti poco costosi
7) soldi per quelle medicine che non te le passa gratis la prescrizione
8) un minimo di cultura
9) corsi per migliorare la propria posizione lavorativa/sociale
10) soldi da parte per il futuro

Altrimenti la vita non ha senso, oppure può anche averne, ma allora siamo nel Terzo Mondo, dove welfare e legge non esistono, e allora le leggi me le faccio da me, e questo potrebbe non piacervi, credetemi, perché ai miei occhi se io non arrivo a fine mese (nonostante non abbia vizi e non abbia mai fatto il difficile circa i lavori offerti) e tu hai cento miliardi di euro, non sono io il ladro, nemmeno se ti derubassi.

Ora, quei soldi, o lo Stato te li regala, o ti deve GARANTIRE che te li dia il datore di lavoro. Cazzi dei capitalisti miliardari come renderlo possibile: se ti vuoi elevare oltre lo stato di poveraccio che lavora per vivere, e comandare decine/centinaia/migliaia di persone, e potenzialmente guadagnare milioni su milioni, te ne prendi le responsabilità.

Vuoi aprire azienda in Italia? Allora i tuoi impiegati devono avere garanzie. Non ti va? Vai a mettere un mattone sopra l'altro invece di girare in BMW con la camicia che costa quanto un mio mese di paga.

E *** *****!!!

anonimo - 14/02/2023 13:48

.....ma il pretendere che un'azienda paghi gente per produrre cose che non saranno poi vendibili è fuori dal mondo. Altrettanto fuori dal mondo è il pensare di impedire per decreto il trasferimento di aziende all'estero. Un dirigismo statale così rozzo non sfiora il ridicolo, bensì oltrepassa il muro del ridicolo.

Anonimo - 14/02/2023 00:44

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