Lucca : l’alpinista divulgatore Bergamini accetta la nuova sfida e racconta la montagna
Lo scalatore ha iniziato un percorso in cui svela e spiega ai giovani i suoi molteplici viaggi, le culture e la natura spesso sotto assedio e minacciata dai cambiamenti climatici con cui è entrato in contatto .
Oltre la montagna, oltre la scalata in senso stretto. L’alpinista lucchese Riccardo Bergamini, pur non interrompendo le sue ascese alle montagne più alte del mondo senza l’ausilio dei respiratori, sta giorno dopo giorno scoprendosi divulgatore dei suoi viaggi, delle culture con cui è entrato in contatto, della natura, spesso sotto assedio.
Giovedì 13 aprile sarà alla Pasticceria Dulcinea di via Pesciatina 27A per presentare un video della sua ultima spedizione in Pakistan e di altre imprese sulle vette di mezzo mondo; venerdì 21 aprile sarà atteso da tutti gli studenti delle scuole medie lucchesi all’Auditorium di San Romano per un incontro non solo sulle scalate ma anche sullo spreco di risorse e sui cambiamenti climatici.
Una missione nella missione, per uno sportivo (tifossissimo della Lucchese) che ha all’attivo spedizioni in Nepal, Tibet, Pakistan, Kirghizstan, Cina, Alaska e Perù, che ha raggiunto senza l’utilizzo delle bombole d’ossigeno due montagne di oltre 8000 metri in Tibet e Nepal.
Dopo lo stop per causa pandemia Covid19 nel 2021 e nel 2022 ha organizzato due nuove spedizioni alpinistiche in Nepal e Pakistan. Nel novembre 2021 ha raggiunto una vetta inviolata in Himalaya mai conquistata da nessun uomo prima. Nell’ottobre 2022 ha scalato il Khosar Gang (6401 metri) nella Shigar Valley, nella regione del Gilgit Baltistan, nel periodo autunnale, stagione non adatta in quell’emisfero per le scalate, diventando il primo italiano insieme al suo compagno di cordata a raggiungere la cima.
Bergamini, da alpinista sta divenendo divulgatore.
"Ho iniziato un percorso in parte nuovo, anche con la collaborazione della Rai, per dare vita a incontri e occasioni dove non parlare solo della montagna in senso stretto, delle scalate compiute, ma anche di ciò che ho visto girando il mondo, anche in relazione ai cambiamenti climatici, alle tante culture che ho potuto conoscere, a quello che mi ha dato e mi sta dando tutto questo".
Come si trova nei nuovi panni?
"Bene, mi piace e devo ringraziare il Comune di Lucca per avermi invitato a parlare di fronte a così tanti studenti. Non è la prima volta, ma farlo davanti a tutte le scuole comunali mi rende davvero fiero".
Parlando invece dell’alpinismo in senso stretto: ha alle viste nuove spedizioni?
"Non abbandono certo la montagna: partirò a fine ottobre, direzione Himalya, per una nuova scalata e tornerò in Nepal, sarò felicemente ‘obbligato‘ a farlo perché sarà legato a un evento di notevole importanza previsto per settembre. Di più, per ora, non posso dire".
Ha già scelto quale montagna scalare?
"Ho due-tre alternative, come già successo altre volte sto cercando una montagna poco frequentata, dove non è salito ancora nessun italiano e dove poter cercare una via nuova".
la nazione