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  • 30/05/2023 21:44

I danni delle Nutrie un articolo del 2020

Bologna, 22 settembre 2020 - Ho letto sulla cronaca il problema delle nutrie e mi meraviglio che chi di dovere non si sia accorto prima di cosa stava succedendo. Andate a vedere tutte le regole che ci sono per la cattura di questi animali: sono cervellotiche, da scoraggiare chiunque volesse provarci. Tutte le guardie venatorie che sono in giro a sanzionare i cacciatori non si sono mai accorte di questo nodo? Quando un fiume come il Secchia, nel Modenese, ingrosserà e tutti i buchi fatti dalle nutrie faranno si che gli argini non terranno, avremo allagamenti come già successo (Bomporto docet). Purtroppo pagheremo amaramente le conseguenze. Loris Cavazzoli, Modena Risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni Le nutrie sono un flagello e sono particolarmente dannose perché creano le tane in prossimità di canali ed arginature scavando gallerie che poi provocano crolli ed esondazioni. Gli esempi sono innumerevoli. Solo nei bacini dell'Emilia-Romagna la popolazione di nutrie ha raggiunto il mezzo milione di esemplari, con danni stimati almeno tre milioni di euro e indiretti di decine di milioni. L'allarme arriva dall'Associazione dei consorzi di bonifica (Anbi Emilia-Romagna) che lancia un appello per un'azione coordinata in grado di eradicare questo roditore dal territorio. beppe.boni@ilcarlino.net voce. lettori@ilcarlino.net

I commenti

Difendono gli animali e no l'uomo gli ambientalisti

Antifax - 31/05/2023 13:48

La realtà è non solo nutrie, anche volpi ed istrici. Gli istrici un po meno, sono più da zone boscate, ma esistono anche tane di istrice.
Osservo vicino casa mia.
Esistono anche le nutrie che si sono insediate anche in zone urbanizzate. E questo è dovuto sempre all'homo scemens.
Belline le pellicce di 'castorino' vero?!
Per chi non sapesse cos'è la pelliccia di 'castorino', altro non è che pelliccia di nutria. Passata la moda rimasti i 'castorini'...
Ma poichè sono abituato a 'provare' ogni cosa che vedo, ci sto un pò dietro.
Sull'argine del fiume ho potuto osservare una volpe all'opera mentre scavava una tana, che nel tempo ho idea abbia attraversato l'argine, visto che i buchi sono corrispondenti da entrambe le parti dell'argine, quella non era una nutria. Accanto casa, di volpe con famiglia, ne ho un'altra che ha fatto due tane senza grandi conseguenze perché fatte in un fosso di bonifica sotto il piano di campagna. Questa la vedo ogni sera al calar del sole.
I buchi nell'argine sono preoccupanti, non perchè esistono le volpi che sempre sono esistite, ma perchè esiste l'homo scemens che negli ultimi sessanta anni ha subito una evidente mutazione.
Sessant'anni fa esisteva l'omino che controllava 365 gg/anno il tratto di argine, ed a necessità chiamava un paio di altri omini per intervenire immediatamente.
Oggi quell'omino non esiste più, mentre le volpi esistono sempre, e fanno ancora le tane come le facevano sessant'anni fa. Ed è anche peggio, è aumentata la popolazione di scavatrici di tane, sono arrivate le nutrie!
Cari bimbi è la civiltà del telefonino e della plastica!
A chi la date la colpa?! Ce l'avete il telefonino ed il suvvino?
Contenti voi...

... - 31/05/2023 12:26

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