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Attivato il decimo
impianto fotovoltaico del Consorzio Bonifica 1 Toscana Nord: produrrà
energia rinnovabile per 14.000 kWh all’anno.
Installato
sul tetto di un’idrovora del Consorzio è ora allacciato alla Rete
nazionale. Ridolfi: i nostri impianti fotovoltaici centrano tre
obiettivi. Un risparmio di circa 33.000 euro l’anno, un ricavo di 35.000
euro e il rispetto dell'ambiente con la produzione di energia pulita.
È stato attivato in settimana il decimo impianto fotovoltaico di proprietà del Consorzio Bonifica 1 Toscana Nord. Si trova nel cuore della bonifica storica del Lago di Massaciuccoli, sul tetto dell’impianto idrovoro di Vecchiano ed è dotato di 24 pannelli solari in grado di trasformare energia dal sole pari a 14.000 chilowattora l’anno. Il collegamento alla rete elettrica nazionale dà il via alla produzione dell’energia solare pulita che verrà destinata in parte all’autoconsumo diretto da parte dell’Ente. La parte di energia prodotta che eccede il fabbisogno viene ceduta al Gestore e va a produrre un reddito per il Consorzio.
"L’impianto di Vecchiano si aggiunge ad altri nove fotovoltaici di proprietà del Consorzio 1 Toscana Nord – spiega il Presidente Ismaele Ridolfi – grazie al quale la produzione annuale di energia rinnovabile raggiungerà i 200.000 kWh. Una quantità di energia pulita, autoprodotta e quindi non acquistata che per il 2022 ha fatto risparmiare al Consorzio circa 33.000 euro all’anno. Inoltre, la parte che eccede l’autoconsumo è stata rivenduta al Gestore e ha prodotto un ricavo netto di circa 35.000 euro. Con l'entrata in funzione del nuovo impianto queste cifre sono destinate ad aumentare.”
L’investimento nelle rinnovabili da parte del Consorzio prende le mosse nel 2019, a seguito della sottoscrizione della Dichiarazione di Emergenza Climatica. In quel momento l’Ente ha avviato la propria transizione ecologica investendo in tecnologie capaci di ridurre l’impatto ambientale e rivedendo tutti i processi di produzione. La scelta, certificata nel bilancio ambientale annuale, non solo rivela una significativa riduzione delle emissioni di CO2, calate del 40% in soli 3 anni dall’avvio della transizione (fonte bilancio ambientale 2021), ma si è tradotta in risparmi di gestione e, nel caso della produzione energetica, perfino in guadagni dalla immissione nella rete elettrica nazionale.
“Abbiamo affrontato una grande sfida quando abbiamo deciso di avviare la transizione energetica, che ha comportato una profonda rivisitazione di tutti i nostri processi lavorativi e che ha coinvolto tutti i dipendenti e le aziende esterne che collaborano con noi, ma ne è davvero valsa la pena – conclude Ridolfi – Il prossimo passo adesso sarà quello di riuscire a concretizzare il progetto di costituire una Comunità Energetica, che vedrà coinvolte insieme al consorzio anche i Comuni e i cittadini.”
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