Un doppio appuntamento con Il teatro Musicale di Susanna Altemura
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COMUNICATO SU NUOVO PIANO INTEGRATO RISPOSTA AL PRESIDENTE BANI
La mancanza di chiarezza e trasparenza è terreno fertile per “le mistificazioni della realtà”.
Per questo motivo, Amici della Terra Versilia e il Coordinamento Ambientalista ApuoVersiliese
ritengono importante fare delle precisazioni sulle esternazioni del Presidente Bani circa il Piano
Integrato del Parco MSRM.
- Le “aree contigue” non fanno parte della superficie del Parco come stabilisce la legge
nazionale sulle aree protette che non è modificabile a livello regionale,
- le “aree esterne” non sono “aree contigue”, perché sono parte integrante della superficie del
Parco essendo funzionalmente connesse alle “aree interne”, come riportato nell'articolo 1
della legge istitutiva del parco
- Il “mitico parere” dell'avvocato D'Antone, come definito dal presidente Bani, dice infatti che
le “aree esterne” non possono diventare “contigue” se non si cambia la legge istitutiva, cosa
che può essere fatta dal Consiglio regionale “in sede di approvazione del piano stesso” “per
giustificati motivi conseguenti all’assetto generale risultante dal piano territoriale”
- Vorremmo sapere quali possano essere i “giustificati motivi” che portano a ridurre la l'attuale
superficie del Parco di oltre 8.000 ettari (oltre il 35% !!!), trasformando le “aree esterne” in
“aree contigue”. Visto che anche il Comitato Scientifico ritiene: “insufficiente la porzione
di territorio inclusa nell’”area parco” secondo l’attuale proposta di perimetrazione.
Specialmente in un momento storico in cui sia a livello globale, sia europeo, che anche a
livello di politiche regionali toscane, si invoca un aumento dell’estensione delle aree
protette rispetto alle attuali, appare infatti inconcepibile e inspiegabile non includere
nell’area protetta porzioni di territorio di elevato interesse naturalistico, attualmente
relegate ad “area contigua”. E cosa dire degli articoli 9 e 41 della nostra Costituzione che
considerano la tutela dell'ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali un
principio fondamentale della nostra Repubblica come la libertà, la dignità umana e la
salute?
- Contro la riduzione della superficie del Parco, con una lettera aperta inviata nel gennaio
2022 al Presidente Giani, e all'allora ministro Cingolani (https://www.fisna.it/wp-
content/uploads/2021/12/lettera_aperta_Migliarino.pdf ) si è espressa anche la Federazione
Italiana di Scienza della Natura e dell'Ambiente, costituita da 20 società scientifiche italiane,
dall'Unione Zoologica Italiana alla Società Botanica Italiana, dalla Società italiana di
Biogeografia alla Associazione Antropologica Italiana.
- La tutela dell'attuale superficie del Parco è stata richiesta con forza anche nelle oltre 600
osservazioni raccolte negli 11 incontri del percorso partecipativo realizzati.
Chiediamo alla Regione:
- che le “aree contigue” vengano realizzate senza ridurre la superficie attuale del Parco;
- che sulle “aree contigue”, da istituire all'esterno dell'attuale territorio del Parco, valga la
pianificazione del Parco, come stabilisce l'art. 124 della legge regionale sulle aree protette,
citato dal presidente Bani;
- che sia fermata ed invertita l'attuale deriva di smantellamento delle aree protette e delle aree
verdi resilienti che emerge non solo dal Nuovo Piano del Parco Migliarino San Rossore
Massaciuccoli ma anche dal nuovo Piano delle Apuane, dal Piano Antincendio del Litorale
Pisano e da altrettanti progetti previsti lungo la costa come l'Asse di penetrazione a
Viareggio, la base militare di Coltano, La Darsena Europa a Livorno.
Antonio Cederna, nel 1974, sulle pagine del Corriere della Sera descriveva lo scempio che ci
sarebbe stato se la Regione Toscana avesse dato il suo assenso ad un piano di lottizzazione di un
milione e mezzo di metri cubi lungo il litorale Pisano. A 49 anni di distanza la storia sembra
ripetersi in peggio senza alcun rispetto di quanto contenuto nelle norme
Vivo ai margini del parco. Le attività tradizionali sono quasi completamente abbandonate. Il paese è un dormitorio per i giovani e un ospizio per i vecchi. Io provo a curare il territorio, ma cinghiali, daini, caprioli, ecc. spaccano tutto. Questo posto è ormai inospitale per gli esseri umani che vogliano viverlo. Non ci serve il parco, ci serve un ambiente in cui si possano praticare l'agricoltura e l'allevamento.
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