Sindaco Pardini: Lucca capitale del riciclo della carta
Sarà Lucca la Capitale d ...
LUCCA
- Una donna dolcemente complicata al centro di una vicenda ricca di
colpi di scena e suspense. Sono questi gli ingredienti principali del
nuovo romanzo di Lucio Gatto, “Viola. Il destino di un amore” appena
pubblicato da Youcanprint. Lucio Gatto (pseudonimo di Luciano
Giovannetti) è nato a Lucca nel 1951 dove vive. Laureato in Lettere
Moderne all’Università di Pisa, dopo aver viaggiato a lungo e in largo
per l’Europa, è tornato nella sua città natia dove ha insegnato materie
letterarie negli istituti superiori per trentacinque anni. Dopo
l’esordio con “Omicidi nella città delle Mura” (2005), ha pubblicato
“L’enigma del Volto Santo” (2012), “L’alba del giorno dopo” (2019) e, di
recente, “La pergamena scomparsa” e “Il mistero della Cattedrale”
(2021). Ora torna in libreria con un giallo avvincente e appassionante
che tiene il lettore incollato al libro per oltre 150 pagine. Il merito
di ciò è da ravvisarsi in almeno tre elementi.
In primo luogo,
nella costruzione dei personaggi. Dove si riflette la fine capacità di
osservazione e di penetrazione psicologica dell’autore. Lucio Gatto
crea una galleria assai varia di tipi umani, dai tratti fisici,
caratteriali e morali così ben definiti da suscitare nel lettore
un’impressione di familiarità con le proprie cerchie di amicizia e
conoscenze professionali. Contribuisce a rafforzare quell’impressione
anche l’attenta ricostruzione dei microcosmi e dei contesti sociali e di
lavoro nei quali i vari personaggi si muovono con grande naturalezza e
disinvoltura. Su tutti grandeggia la figura di Viola, intorno alla quale
ruotano le vicende del romanzo. Viola è una giovane ricercatrice di
Chimica, forte e fragile allo stesso tempo. Tanto forte e determinata
nell’affrontare le sfide professionali e nel farsi largo in un ambiente
molto competitivo, quanto fragile e quasi indifesa sul piano
sentimentale, con un passato costellato di incertezze, slanci
passionali, errori, innamoramenti e delusioni. Una personalità
complessa, la sua, che non manca di affascinare il lettore e catturarne
subito le simpatie. L’autentico protagonista del romanzo, tuttavia, è il
Destino imprevedibile, che come un burattinaio capriccioso o un deus ex
machina di altri tempi, lega, intreccia e scioglie i fili invisibili
che muovono le vite di Viola e degli altri personaggi, in modi e forme
spinte al limite dell’inverosimile.
In secondo luogo,
nell’articolata e intricata trama che si snoda lungo un arco cronologico
di oltre vent’anni, spaziando tra Milano, La Spezia, Barcellona,
Trieste e la California. La trama mescola sapientemente gli elementi
tipici del thriller (alcuni attentati scambiati all’inizio per una
catena di incidenti, le indagini degli inquirenti e la cattura del
colpevole che non chiarisce, però, alcuni aspetti della vicenda) con gli
ingredienti propri del romanzo sentimentale (l’innamoramento di Viola,
il tradimento, la vendetta del marito tradito che le porta via la
figlia, la vita di lei accanto al nuovo compagno, il riconoscimento o
agnizione finale) e di formazione (la maturazione e l'evoluzione dei
personaggi principali verso una nuova consapevolezza di sé e della
vita).
Terzo, nella sapiente tecnica narrativa adottata
dall’autore. Lo scrittore lucchese comincia dalla fine, con una scena
che precede di poco l’aristotelica “catastrofe”, cioè la fase
risolutiva del dramma, per poi tornare indietro al passato e lasciare
che premesse e antefatti, trame principali e (in apparenza) secondarie,
domande e interrogativi si accumulino insoluti e si sedimentino nella
mente del lettore. Nello scioglimento finale, anche l’ultima tessera del
puzzle sarà collocata al suo posto, rivelando così il sorprendente
disegno complessivo del romanzo.
L’autore si distingue anche per
uno stile descrittivo, chiaro e preciso, con cui riesce a ricreare
l’atmosfera di un determinato ambiente e a restituire in maniera
incisiva dialoghi, interazioni, soliloqui, stati d’animo ed emozioni dei
vari personaggi. Tra le pieghe della vicenda, inoltre, si insinuano
interessanti e inquietanti spunti di riflessione sul valore della
genitorialità, sulle relazioni con gli altri, sulla forza del destino e
sui fantasmi di un passato che ritorna e con cui prima o poi bisognerà
fare i conti.
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