• 9 commenti
  • 13/06/2024 09:37

Educazione nelle chiese e nei musei

Appare evidente che oggi non ci sono più adoratori di Giove pluvio. Se domani un adoratore di Zoroastro (che esistono e sono pochi) aprisse un piccolo tempio a Lucca avrebbe ragione di pretendere da tutti quelli che entrano per una visita il rispetto del luogo. Lo stesso vale per le chiese. Nessuno chiede che il turista che entra in chiesa si faccia il segno della croce o si inginocchi di fronte ad un tabernacolo. Basta che il turista si comporti civilmente e questo spesso non accade. Ripeto che ho spesso osservato il comportamento di chi entrava in cattedrale prima che si pagasse il biglietto. Molti sbraitavano a voce alta, schiamazzavano e deambulavano senza neanche osservare le opere d'arte. Era uno schifo senza pari!!! Si noti che io non ero lì a pregare, ma magari in silenzio davanti a Tintoretto o a Matteo Civitali. Francamente mi rompevano i coglioni. Oggi si paga per entrare ed i non cristiani paganti si comportano decentemente, osservano le opere e parlano a voce bassa. Ci sono guide turistiche che illustrano il luogo in modo adeguato e le persone le ascoltano in silenzio e fanno semmai domande appropriate senza urlare. I caciaroni parcheggiati in chiesa per sfuggire al caldo e sudati come porci non ci sono più. Per cui meglio il biglietto.

I commenti

Basta , pagate il biglietto , ora state esagerando, un vi si regge con le vostre teorie strampalate.

Aninimo - 17/06/2024 11:50

Sono la persona la cui opinione lei ha dibattuto. Il punto d'arrivo del mio ragionamento è il medesimo di lei, la differenza sta nel nichilismo di partenza. Le azioni volgari che lei descrive nel suo commento vengono compiute da ipotetiche persone che, a detta sua, sono guidate da una cecità morale che le rende incapaci di capire il valore di ciò che stanno insozzando. Io invece le vedo guidate da una differenza nel sentire la quale afferma che in quelle cose NON vi sia alcuna sacralità di partenza, e ce la vediamo noi solo perché ci piace proiettarvi sopra un alone di nobiltà.
Vede, anche io vorrei vedere queste cose onorate e protette dalle azioni di un vandalo o di un cafone, infatti io sono assolutamente a favore del biglietto, ciò che io stavo dicendo, è solo che secondo me, la sacralità che noi percepiamo (badi: la sento pure io! Non le sto dando dell'allucinato!) è una proiezione nostra, non è una verità assoluta. Nulla contiene veramente DIO, l'esistenza è solo un cumulo di molecole, siamo noi che trasmettiamo valore alle cose, esse non ne hanno di per sé. Quindi siccome secondo me trasmettere all'Arte tale valore è bello e sano e sono fiero di farlo, propongo di difendere l'Arte contro i maleducati e i menefreghisti. Ma non li vedo come barbari vandalici: li vedo come persone che la pensano diversamente da me. Quindi paradossalmente mi aspetto di vederli spuntare da dietro ogni angolo, e più che mai sono a favore del biglietto. Solo, non li guardo dall'alto in basso moralmente. Sennò dovrei pensare che la Natura è vandalica solo perché magari un giorno un terremoto distruggerà il Colosseo o qualche altro monumento importantissimo per noi umani.

anonimo - 15/06/2024 20:15

...certo, secondo il suo ragionamento, un tizio potrebbe anche pisciare nell'acquasantiera e cagare in qualche grata sotto la quale magari ci sono degli scavi di strutture di epoca romana. Invece non potrebbe perché il rispetto è cosa dovuta eccome! Per un cazzone cui non interessa una sega dell'arte la sala di un museo potrebbe essere un posto dove sfuggire al caldo, ubriacarsi, trombare e vomitare. Per un antipolitico il Consiglio Comunale potrebbe essere un posto dove scureggiare! Invece non è così. Massimo rispetto per chi si ubriaca, tromba e perfino scureggia e vomita, ma ci sono posti in cui questo non si può fare.

anonimo - 15/06/2024 03:26

Non è questione di popolino o di popolone, bensì di maleducazione o di educazione. Se si paga un biglietto entrano le persone interessate e le persone interessate rispettano il luogo. Se non si paga nulla entra di tutto ed il luogo non viene rispettato. Per questo il biglietto a pagamento ha segnato un miglioramento deciso della qualità delle persone che entrano in cattedrale e in San Frediano. D'altro canto chi ha voglia di schiamazzare, ruttare, scureggiare e affini ha le piazze e nel caso possa spendere dei soldi, ha anche i barini. Per cui, considerato che si paga e che le cose vanno bene, mi godo Tintoretto e penso quel che mi pare!!

anonimo - 15/06/2024 03:17

Chi non sa accettare con pacata e cinica lungimiranza le cose che gli dispiacciono cercherà sempre di colonizzare gli altri e costringerli ad astenersi da ciò che disturba lui. E' un atteggiamento, non una dose, chi è così è identificabile perfino prima che inizi. Loro sono i nemici. Quelli che credono di necessitare/meritare il potere di zittire i diversi. Loro sono i nemici. Dagli omofobi che credono che per essere liberi devono far tornare i gay a capo chino, ai gay che credono che per essere liberi devono toglierci il diritto di essere scettici su esagerazioni come la teoria gender ecc, dai razzisti che credono che per essere liberi occorra diminuire il numero di non-italiani in Italia, ai perbenisti che credono che la libertà si dimostri proponendo di chiudere le scuole per il Ramadan (siamo diventati uno stato laico "contro" la nostra religione di partenza, il cristianesimo, figuriamoci se dobbiamo ri-religiosizzarci verso una religione che nemmeno è la nostra!), da chi guadagna milioni col Summer incasinando la vita a decine di migliaia di lucchesi che di quei soldi non vedranno un centesimo, ai vecchi che vorrebbero chiudere i bar di Lucca per dormire alle nove di sera. Dalla Russia dove chi ha un'opinione finisce in Siberia all'America che ci vuole spolpare di soldi per pagare spese militari maggiori di quanto realisticamente ci occorra. Dagli atei che ridicolizzano la possibilità che esista un dio (basterebbe un alieno che vive in 4 dimensioni, e pare che il Multiverso ne abbia fino a 10) ai credenti di ogni religione che davvero credono alle loro favolette. Chiunque non sappia convivere serenamente con il non avere ragione o col non sapere se ce l'ha o no. Chiunque non sappia sopportare fottendosene serenamente. Chiunque ha troppo tempo libero per pensare e imporre stronzate. Ogni cosa che cerca di toglierti la scelta, ogni cosa che cerca di fare la voce grossa, quello è il nemico.

Però se li discriminassimo ci uniremmo al loro errore, dunque la nostra "battaglia" deve essere fatta solo con le opinioni e senza alcun ostracismo morale, figurarsi verbale o fisico. Resistenza passiva, limitandoci a non aderire, a non avallare, a non piegarci. Io non ho mai ingiuriato nessuno in vita mia e posso garantirti che al giorno d'oggi, pur avendo studiato parecchio (filosofia, religione, sociologia, psicologia, politica ed economia) non esiste una singola affermazione capace di convincermi o di cui io non sappia identificare i bias. Coesisto con l'Italia del 2024 ma potrei vivere in un mondo post apocalittico senza problemi. Non serve la violenza per sconfiggere i nemici, basta non lasciare che ti entrino in testa. Rimani concentrato.

anonimo - 13/06/2024 16:00

Siamo un puntino nell'universo, rendiamoci conto di quale importanza possiamo avere. Tutto è solo relativo, siamo niente , rendiamoci conto che la comprensione verso chi non è uguale a noi , ma un po' diverso , deve essere un atto dovuto . Dimostriamo intelligenza e non giudichiamo, c'è spazio per tutti anche nelle chiese e nei musei.

Anonimo - 13/06/2024 12:51

"Se una cosa che percepiamo come sgraziata non è metafisicamente sbagliata va sopportata e vissuta come reminder della non-universalità del nostro sentire"

Qual è il punto oltre il quale tale rinuncia a cacciar via chi ci dispiace diventa sudditanza a chi ci vuole colonizzare?

anonimo - 13/06/2024 11:45

Il rispetto non è cosa dovuta. Agli occhi di un ateo una chiesa è solo un edificio. Può benissimo entrarci solo per mangiare un panino e ripararsi dal caldo. Tecnicamente potrebbe perfino usare l'acquasantiera per rinfrescarsi. Le sue lamentele sono tutte ben poste ma c'è un discrimen filosofico molto sottile, ossia aspettarsi che ciò che è sacro (non solo in senso religioso, ad esempio lei rispetta l'arte, anche io, quindi la capisco, ma spero capirà il mio ragionamento) per noi, debba esserlo anche per gli altri. E' un bias. Innocente, perdonabile, ma un bias. Non sono gli adoratori che danno senso ad una religione, una religione ha valore solo se è VERA, la scomparsa degli ipotetici adoratori di zeus non è il discrimen che rende meno doverosa la pietas verso i templi romani, così come non spetta all'ipotetico zoroastrista (sono lieto ne rimangano pochi, visto che il dualismo come concetto lo hanno inventato loro e a mio dire ha rovinato il mondo) pretendere il rispetto del suo tempio, da quanto lei dice si deduce quanto avevo già sospettato all'inizio, ossia che lei non pretende necessariamente il rispetto della religione come religio, lei desidera che le persone non manchino di rispetto a qualcosa che lei sente come degno di rispetto. Ma è lei che lo sente degno di rispetto, non è un assoluto, e il panzone sudato in ciabatte che si ingozza e rutta potrebbe benissimo essere visto come un segnale, da parte dell'Universo, della non-universalità del suo sentire.
Infatti le religioni che prendono se stesse sul serio non creano templi pubblici, o creano altari in casa o vietano l'accesso ai turisti. Se ti apri ai turisti accetti l'atteggiamento del turista. Non ho detto che sia giusto, non mi fraintenda, anch'io lo trovo volgare, dico solo che l'alternativa (ossia la sua visione) non è abbastanza vera da rendere sbagliato ciò che dico io. Se una cosa che percepiamo come sgraziata non è metafisicamente sbagliata va sopportata e vissuta come reminder della non-universalità del nostro sentire. In ogni caso sono anche io a favore dei biglietti per entrare in chiesa: sono musei, si paga il biglietto. Inoltre tiene lontani i panzoni sudati che si ingozzano e ruttano. Ben venga il biglietto. Errato sarebbe però pensare che costoro commettono un errore metafisico. Non sono le persone che conferiscono potere alle religioni, le religioni, come ogni affermazione che possa essere proferita, o sono vere o sono false, il fatto che 8 miliardi di persone credano una cosa non la rende vera, e se una cosa non è vera non può pretendere rispetto. Ci si può attrezzare per tener fuori i non benvenuti, certo, il biglietto è un ottimo metodo, ma aggiungere a tale processo un sottile senso di superiorità morale diventa un bias. Magari il panzone sudato ha un karma speciale di cui non sappiamo un cavolo ed è il fiore all'occhiello dell'universo. Magari domani scoppierà la Terza Guerra Mondiale e il suo stile di vita frugale gli permetterà di sopravvivere e suo figlio/nipote unirà tutti i sopravvissuti divenendo primo Presidente degli Stati Uniti della Terra.
Non mi sto divertendo a dileggiarla. Ogni cosa che ho scritto è molto onesta. Sbagliamo a pensare che la Società e il sentire morale altrui debba farci sentire "a casa". Da quando ho rinunciato a sentirmi mentalmente "a casa" nella mia vita sono divenuto di colpo quasi invulnerabile a dolore e delusioni, mentre degrado e distruzione mi rendono indifferente, poiché non cerco più di sentirmi "a casa", non cerco più nemmeno di stare bene, ma solo di diventare sempre più impervio. Da quando non mi aspetto più che la vita mi venga incontro ho potuto guardare con occhi sgombri da speranze/pretese (che portano a reinterpretare ciò che ci succede per tenere viva l'illusione che il cosmo funzioni come ci piace pensare che funzioni) e ho visto che tutto è sacro, e nulla lo è. Tutto muore, e un giorno, forse dopo la Terza Guerra Mondiale, le rovine delle Chiese saranno usate come latrine. Per quello io non creo, e mi dedico piuttosto ad apprendere. Nulla vale la pena, solo noi, solo ciò che portiamo con noi. La vita è un infinito andarsene.
Ci rifletta se vuole: nel frattempo, ben venga il biglietto, così distinguiamo tra chi prende sul serio l'entrare e chi lo farebbe con superficialità.

anonimo - 13/06/2024 11:04

Se poi il biglietto fosse notevolmente maggiorato, meglio, solo i ricchi educati e non sudati potrebbero entrare. Magari con permesso di entrata nel centro storico con l’auto. Via il popolino sudaticcio e becerone, che parla a voce alta e mangia panini del discount . Ma si rende conto di quello che scrive? Si goda il Tintoretto e pensi alle sciocchezze che ha scritto.

Anonimo - 13/06/2024 10:38

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