• 0 commenti
  • 01/09/2024 10:37

SETTIMO APPUNTAMENTO DELLA SECONDA EDIZIONE DI “CREATIVAMBIENTE” AL BIOPARCO DI CAPANNORI

SETTIMO APPUNTAMENTO DELLA SECONDA EDIZIONE DI “CREATIVAMBIENTE” AL BIOPARCO DI CAPANNORI, in collaborazione con il Comune di Capannori


Prosegue la rassegna ‘Creativambiente’.

Domenica 1° settembre, alle ore 21:30, al Bioparco di Capannori, la Compagnia CircoCinque presenterà “Lumìe di Sicilia” di Luigi Pirandello.


Lo spettacolo è un atto unico che Luigi Pirandello trae dalla novella omonima, e che fu rappresentato per la prima volta, assieme a La Morsa, dalla Compagnia del Teatro Minimo di Nino Martoglio, il 9 dicembre 1910, al Teatro Metastasio di Roma. La pièce ripropone un tema caro a tutto il teatro di Pirandello: l’infrangersi dell’illusione che l’uomo possa tentare la strada della libertà, e poi riprendersi, una volta rientrato nel suo vecchio mondo, la sua vita precedente. Non è consentito a nessuno volare «oltre il cielo di carta», lontano da obblighi e convenzioni sociali, senza perdere l’antica appartenenza. È il tema del Fu Mattia Pascal: quando questi, a due anni dalla sua presunta morte, si decide a tornare al paese, non avrà più modo di ritrovare né famiglia, né lavoro, né precisa identità. A chi tenta la strada della ribellione, è negata qualsiasi reintegrazione.


Due mondi si evidenziano in questa storia, due mondi che sono anche due momenti letterari: il primo verismo pirandelliano, e la successiva analisi borghese. Qui il mondo di Micuccio, legato a tradizionali valori morali, là il nuovo mondo di Sina Marnis, che quei valori ha superato e infranto; nel mezzo, come su un ondeggiante pericoloso trapezio, Marta Marnis, confusa, smarrita, nella dolorosa ricerca di un equilibrio impossibile. Due mondi fissati in due diverse immagini: qui una stanza di servizio, anticamera della cucina, scura, fumosa, angusta, unta, dove Micuccio Bonovino incontra una umanità anonima, stanca, distratta, costretta in un gioco consueto, ripetitivo e alienante. Là la ostentata luminescenza di una fastosità inesistente, un luna park illusorio, le esagerate risate di pagliacci piangenti. E la infelicità pervade ed accumuna i due mondi, apparentemente, scenograficamente diversi e distanti.

Per Micuccio la venuta in cerca della ‘sua’ Teresina è stato un viaggio doloroso, anche fisicamente, sostenuto solo da una flebile speranza, che il subitaneo incontro/scontro con una evidente e differente realtà, trasforma in un altrettanto doloroso percorso verso la rabbiosa consapevolezza del fallimento. Non c’è tempo per trasformare piacevolmente l’ansia del viaggio verso il ritrovarsi di antichi sentimenti: tutto sembra diventare ostile, perfino il temporale che ha fatto andare via la luce, e l’indifferenza di una umanità troppo lontana e distratta; Micuccio Bonavino è solo di fronte all’inesorabile sgretolarsi delle proprie illusioni, all’intrattenibile trasformarsi dei propri sentimenti, e stenta perfino a riconoscersi in quella rabbia dolorosa che appena riesce a trattenere.


Con Paolo Alicata, Daniele Bertozzi, Lucia Castellari, Angela Cosignani, Daniele Gemignani, Francesca Musetti, Stefano Pardini, Carla Senesi, Riccardo Spataro


Regia e allestimento di Fabio Belletti e Stefano Pardini


Informazioni di servizio

Ingresso libero.

Per informazioni, si può contattare Rita al 320/6320032 o alla casella di posta elettronica, fitalucca@gmail.com.

Tutti i programmi delle rassegne e dei festival teatrali organizzati dalla F.I.T.A. Lucca sono consultabili sulla Pagina Facebook @fitalucca.

Il Bioparco di Capannori è adiacente a Piazza Don Stefano Cesari.

Gli altri post della sezione