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  • 11/09/2024 23:21

Notte agitata al San Luca. Giovane semina il panico

Ha dato in escandescenze, urlando e rovesciando oggetti, con gli addetti alla sicurezza che non riuscivano ad arginarne lo slancio aggressivo. E’ successo intorno all’una nella notte tra lunedì e martedì, al punto del Pronto Soccorso dell’ospedale San Luca di Lucca. Protagonista della vicenda una ragazza, probabilmente con problemi di natura psichiatrica e che quindi doveva essere sottoposta ad uno specifico trattamento sanitario. La giovane era molto agitata, stava diventando un problema poter garantire la sua incolumità e quella degli altri. Per questo motivo si è ritenuto di allertare le forze dell’ordine, soprattutto come supporto. Così poco dopo sono arrivati i Carabinieri, i quali hanno dato manforte al personale infermieristico e medico e a quello che lavora nell’ambito della sicurezza e a risolvere la situazione. Poi è diventata una questione esclusivamente di natura sanitaria. Ma si è temuto il peggio. Per fortuna nessun ferito. Ma non sempre è stato così. Anzi. A Lucca, al San Luca, molti gli episodi anche più gravi di questo nel recente passato. Pochi mesi fa una guardia giurata chiamata in soccorso dagli operatori sanitari dopo che un paziente aveva iniziato a tenere comportamenti violenti, è stata aggredita. Prima un infermiere di 50 anni era stato preso per le spalle, strattonato e poi buttato a terra da due pazienti psichiatrici; sempre nel reparto di Salute Mentale, un’infermiera di 40 anni costretta a ricorrere alle cure per un’aggressione da parte di un paziente psichiatrico di 55 anni noto al reparto per una certa pericolosità. Ancora prima scene da far west, quasi sempre di notte, questo il denominatore comune. Del resto, dopo quanto accaduto a Foggia, è evidente che gli episodi di aggressioni nei Pronto Soccorso sta diventando una vera emergenza. E per tutte le emergenze, c’è chi invoca misure particolari, eccezionali, come il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, il quale propone che, se le forze dell’ordine hanno difficoltà, di utilizzare l’esercito, almeno come soluzione temporanea per garantire la sicurezza del presidio e di chi lavora, nei vari settori di competenza. https://www.lanazione.it/lucca/cronaca/notte-agitata-al-san-luca-giovane-semina-il-panico-e7bdf392

I commenti

Quelli che in sala attesa attendono i medici che devono curarsi loro ora perché aggrediti !!!

Galera immediata per chi aggredisce personale e paghi le sostituzioni medici e i ritardi per chi aspettava

Luisa - 14/09/2024 15:34

Pericolosi animaletti liberi per Legge...Vietatissimo toccare i Diavoli della penisola italiana, che forse siano in via di estinzione!?.
rainews.it - 14 settembre 2024 - Calci e pugni contro una dottoressa in un pronto soccorso a Nocera. Aggredita da due donne - "Restiamo sgomenti davanti a tali episodi ingiustificati di violenza contro chi s’impegna quotidianamente per assistere e curare le persone", dichiara l'Asl. Altre le aggressioni ai danni di personale medico negli ospedali negli ultimi giorni (...)

... - 14/09/2024 14:56

Chiudessero gli ospedali farebbin prima, e vorrei vedelli proprio loro lì decerebrati!
Che forse forse, piglierebbin l'areo,
per anda' a fassi curà a new yorke, iolai!
E siete messi bene, una bellissima società di quelle più evolute al Mondo, vai!

... - 14/09/2024 14:35

Certo se hai un familiare che deve essere curato ed è gravee qualcuno distrugge tutto e il pronto soccorso rimane senza personale ferito voglio vedere che ne penserebbero i fautori di violenza.....



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hi aggredisce medici, infermieri e operatori socio-sanitari non merita alcuna tutela a carico del Sistema sanitario nazionale”. Una sorta di Daspo sanitario, quindi, che non permetterebbe a chi aggredisce i camici bianchi di accedere alle cure gratuite per un certo periodo. A parlare è il medico campano Salvatore La Gatta che, dalla piattaforma change.org, in seguito all'aggressione avvenuta al Pronto soccorso di Foggia, ha deciso di rilanciare la battaglia a tutela del personale che lavora all’interno degli ospedali.

"È inaccettabile che lo Stato non faccia nulla contro soggetti che non esitano a usare la violenza contro professionisti che, con immane spirito di sacrificio, continuano a lavorare in condizioni pessime e senza alcuna forma di tutela”, si legge nel testo che accompagna la richiesta lanciata nella petizione, un Daspo che, come avviene per i tifosi violenti, allontana dalle strutture sanitarie e quindi dalla possibilità di essere presi in carico dal servizio sanitario nazionale chi aggredisce gli operatori che in quel momento stanno semplicemente compiendo il loro lavoro. E ancora: “Siamo passati – scrive La Gatta – dagli applausi dai balconi dei tempi del Covid, agli attuali schiaffi negli androni. Un Paese che si definisce civile protegge i propri professionisti della sanità e non tutela chi conosce e usa la violenza come unica forma di comportamento”.

Il disegno di legge di FdI
Dopo gli ultimi casi di aggressioni nei confronti di operatori sanitari, una contromisura che va nella direzione di quanto proposto dal medico campano è arrivata anche nell’aula di Palazzo Madama. Il senatore Ignazio Zullo, capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Lavoro e Sanità, ha infatti annunciato pochi giorni fa di aver presentato un ddl, "senza oneri per lo Stato”, che prevede “la sospensione della gratuità di accesso alle cure programmate e di elezione per tre anni nei confronti di chi si rende protagonista di aggressioni al personale sanitario o di reati contro il patrimonio sanitario”.


Fede - 14/09/2024 13:07

Aggressioni al personale. Ministero Salute: “Adottati importanti provvedimenti normativi” - Quotidiano Sanità 12 settembre - Il governo è intervenuto "prevedendo la reclusione da 2 a 5 anni per chiunque si macchi del delitto di lesioni personali ai danni degli esercenti una professione sanitaria o socio sanitaria".

Avvocatino - 14/09/2024 13:00

Purtroppo vi siete meritato è dedicato semmai ai pazienti che mai si sono ribellati contro il sistema sanitario che dal 90 taglia personale e ha trasformato ospedali in aziende e se la rifanno con i dipendenti, i pochi rimasti che non hanno colpe ne possono fare altro che andare all'estero a lavorare

Dignità - 14/09/2024 12:57

Purtroppo per voi,cari sanitari,state raccogliendo quello che avete seminato.vi siete venduti ed ora pagate il conto.

Catia - 14/09/2024 08:56

Per rendersi conto in che Bel Paese abitate, non occorre neppure camminare troppo.
Mi sono trovato una volta a Mentone, un tipo che faceva lo scemo per strada, in neppure cinque minuti è arrivato un furgone della polizia, due energmeni, più uno gia presente sul posto, l'hanno letteralmente impacchettato come un salame, IN TOTALE SILENZIO, caricato sul furgone e portato via.
Che forse la Francia è uno Stato totalitario?

... - 13/09/2024 15:31

Siamo alla frurra

Nona - 13/09/2024 14:06

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