• 5 commenti
  • 15/09/2024 10:31

meno male che esiste la FCR Lu

Mi permetto di scrivere, non entrando nel merito, ma solamente facendo delle considerazioni su ciò che leggo nei post precedenti in merito alle discussioni che hanno riguardato il non acquisto di una parte della Manifattura Tabacchi da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Ormai è un libro chiuso, ma credo che questa operazione se ci fosse stata sarebbe stata condotta nell'interesse della città attraverso la Fondazione, senza tener conto dei benefici che essa stessa costantemente riversa sul nostro territorio. A tal proposito, ritengo che sia necessario fare un passo indietro e guardare più attentamente i risultati ottenuti grazie all’operato della Fondazione nel corso degli anni. Un esempio lampante e ne potremmo contare moltissimi, è la riqualificazione del complesso di San Francesco, un'opera che ha non solo restituito un pezzo di storia alla città, ma ha anche creato nuovi spazi culturali e sociali a disposizione della comunità. Il successo di quel progetto dimostra come la Fondazione operi per il bene della collettività, con l’obiettivo di migliorare il tessuto sociale, culturale ed economico del nostro territorio.Per questo, credo fermamente che l’acquisto della Manifattura Tabacchi da parte della Fondazione, se ci fosse stato sarebbe stata un'opportunità simile. Se gestita con la stessa visione e dedizione che hanno caratterizzato altre iniziative, anche questo progetto poteva trasformarsi in un catalizzatore di crescita e sviluppo per Lucca e i suoi abitanti. Per questo non ho mai compreso e non comprendo ancora oggi le preoccupazioni di coloro che hanno nutrito dubbi in merito all'operazione, ma è mia opinione che, se fosse stato affrontato nel modo giusto, questo investimento poteva rivelarsi fruttuoso per la città, così come lo è stato il progetto di San Francesco.In conclusione, mi auguro che un giorno la Fondazione ripensi all’acquisto della Manifattura Tabacchi perché in futuro la stessa possa diventare, un altro esempio virtuoso del contributo positivo che la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca è in grado di offrire alla nostra comunità. sergio

I commenti

La sua ricostruzione dei fatti è falsa come può verificare dagli atti della Fondazione sul sito web. La Fondazione avrebbe versato 60 sessanta milioni a un fondo immobiliare chiuso gestito da una società di prevalente proprietà qatariota (del Qatar) che avrebbe gestito un'operazione immobiliare speculativa a fianco della gestione dei migliori parcheggi cittadini. Il conferimento nel fondo immobiliare chiuso esclude qualsiasi ipotesi di intervento o garanzia nell'attività del fondo (chi volesse la prova veda la vicenda dell'hotel Des Bains, al Lido, quello del film Morte a Venezia, sempre di un fondo della stessa società che voleva la manifattura). Quindi nessuna garanzia e alto rischio.
Lo scopo del privato non era la manifattura ma i parcheggi. Infatti la proposta del privato era per la gestione dei parcheggi più redditizi della città, strano che non si dica anche perché quando il sindaco Tambellini ha finalmente capito, ha chiuso la trattativa perché non di interesse per la città.
La vendita del pezzo della manifattura, ancora incomprensibile, è stata fatta dall'amministrazione Tambellini in uno dei suoi ultimi atti e il dirigente responsabile, pochi giorni prima della pensione, ha reso definitiva la cessione. La nuova amministrazione non ha potuto fare altro che perfezionare la vendita di un pezzo della manifattura. Basta verificare gli atti on line.
Alla fine di questo giochino la Fondazione ci ha rimesso oltre un milione di euro e la manifattura è stata spezzata per volontà di Tambellini togliendo così future possibilità di utilizzo unitario dell'immobile.
La Fondazione potrebbe comprarla come ha sempre fatto con tutti gli immobili e ristrutturarla. Sarebbe cosa buona e giusta.

Massimo - 17/09/2024 09:58

Concordo con la versione di Massimo , la realtà è proprio quella che ha descritto nel suo Post.
Comunque dopo l'acquisizione dell'ex dopolavoro la fondazione a maggior ragione potrebbe magari riproporsi con uno schema differente rispetto a quello precedente.
Sarebbe veramente un arricchimento per l'intera comunità Lucchese .

Egidio - 16/09/2024 15:49

Vede, per capire l'operazione COIMA, si deve tener conto di quanto la politica ed il Consiglio Comunale, l'organo elettivo deliberativo del Comune di Lucca, hanno deciso negli anni. Tutti i progetti e tutte le ipotesi fatte hanno sempre previsto, con il voto positivo del Consiglio Comunale, l'intervento di capitali privati in Manifattura Sud. Io che scrivo sono un ambizioso, al contrario dei miei concittadini; per me a Lucca ci dovrebbe essere una sede universitaria con almeno 3000 - 5000 studenti iscritti, per me a Lucca ci dovrebbe essere la Corte d'Appello, poi una rete museale civica decente.... Insomma se fossi stato Consigliere Comunale avrei detto: ma quali privati??!! Manifattura Sud serve tutta alla città!! I lucchesi però non coltivano certe ambizioni e l'intervento privato in Manifattura Sud ben si inquadra nella visione politica dominante. Nel tempo l'idea di cercare capitali privati è stata ribadita da Consigli Comunali in cui la maggioranza l'aveva la cosiddetta "destra" e da consigli in cui l'aveva la cosiddetta "sinistra". I mitici privati però non sono mai stati trovati. La Fondazione ha quindi promosso un'operazione immobiliare che prevedeva:
1. che intervenisse un privato con scopo di lucro (come tutti i veri privati, che se non guadagnano falliscono)
2. Che la Fondazione facesse da garante dell'iniziativa e compartecipasse degli utili (che poi sarebbero stati reinvestiti sul territorio... per legge!!)
3. Che un'area di Manifattura Sud di 3500 m2 avesse uso culturale e fosse a disposizione della città

Direi che la proposta della Fondazione si inseriva alla perfezione nel solco che la politica aveva tracciato; un solco che, come Le ho sopra detto, non condivido, ma che, appunto, è stato tracciato nel consenso unanime e senza che l'opinione pubblica rantolasse una minima perplessità. Il progetto è saltato e ora? Intanto hanno venduto un pezzo dell'immobile. Poi sono passati più di due anni. Poi vedremo..... Certo è che per andare verso un uso pubblico ci vogliono ambizioni che Lucca proprio non ha. Trovare dei privati mi pare difficile, a meno che non la si venda a pezzi.

Anonimo - 16/09/2024 00:31

Sono completamente d'accordo. È stata persa una occasione storica, una sorta di suicidio. Da allora non è successo più niente. Anzi non se ne parla più. Una sorta di rimozione collettiva. Meno male che nel frattempo la Fondazione ha messo in moto il recupero del Dopolavoro della Manifattura. Quel treno è passato.

Roberto Panchieri - 15/09/2024 20:23

Caro Sergio, concordo con lei su molte cose e spero che la Fondazione compri anche la manifattura per ristrutturarla come sta facendo per il Dopolavoro ferroviario. Purtroppo, fino ad ora, non ha mai voluto comprarla. La vicenda COIMA - Fondazione, non prevedeva nessun acquisto della manifattura da parte della Fondazione. L'operazione era ben diversa: la Fondazione versava molti milioni ad un fondo immobiliare chiuso gestito da COIMA che avrebbe preso in gestione i parcheggi migliori di Lucca e per farsi quadrare i conti (?!) COIMA voleva anche la proprietà della manifattura. La Fondazione non comprava un bel niente, spendeva solo parte del suo patrimonio in un fondo privato gestito dalla società COIMA appunto. La città perdeva anche gli introiti dei parcheggi a vantaggio della stessa società milanese. Sulla manifattura nessun impegno. Infatti Tambellini, che forse inizialmente non aveva capito, poi ha fatto marcia indietro e ha riconosciuto che l'operazione non era d'interesse per la città. Speriamo che la Fondazione, abbandonate le sirene delle speculazioni sui fondi immobiliari chiusi, compri la manifattura e la ristrutturi. Sarebbe un'ottima cosa per Lucca.

Massimo - 15/09/2024 19:02

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