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  • 24/09/2024 13:44

GUERRA E ARMI, LE CARTE FALSE DEI SONDAGGI

GUERRA E ARMI, LE CARTE FALSE DEI SONDAGGI LA7 di Mario Adinolfi Non ho potuto fare la diretta di oggi per un malanno di stagione che mi impedisce di stare 45 minuti a monologare (e più d’uno esclamerà il suo “evviva”). Mi è dispiaciuto molto perché quel che avevo accennato nella puntata di ieri si è confermato: il voto unitario di tutti i partiti italiani presenti all’Europarlamento contro l’uso delle armi senza limiti in territorio russo (punto 8 della risoluzione) ha preoccupato le élites tecnocratiche del nostro Paese che hanno deciso una risposta dura, a freddo (e se volete a scoppio ritardato). Il voto c’è stato giovedì, lunedì gli editoriali di Panebianco e Mauro sui due più diffusi quotidiani, ieri sera Mentana che piazza due strani sondaggi: nel primo gli italiani favorevoli all’invio di armi all’Ucraina sono 48 contro 34, nel secondo tra chi è favorevole all’invio di armi il 54 è favorevole a usarle sul territorio russo e il 46 contrario. Ne deriva che se il sondaggista avesse formulato un’unica domanda con tre opzioni (mandare armi per difesa territorio ucraino, mandare armi per attaccare territorio russo, non mandare armi) l’opzione di maggioranza relativa sarebbe di gran lunga stata il non mandare armi. Invece con questo espediente delle due domande separate sembra che la maggioranza assoluta degli italiani sia a favore dell’opzione di colpire la Russia con armi occidentali. Affinché il concetto si conficchi meglio, viene specificato che “la maggioranza degli italiani (54%) ritiene che sia giusto utilizzare le armi inviate dal nostro paese per colpire obiettivi militari in Russia”. Ma, come ho appena dimostrato, il dato e l’informazione connessa sono falsi. È vero l’esatto contrario di quel che viene scritto sul sito del tg di Mentana: la maggioranza assoluta degli italiani è contraria, non favorevole, all’uso delle armi in territorio russo. Aggiungete ai trucchi di Swg-Mentana su La7, il lungo commento di Massimo Franco sul Corriere della Sera che è un copia-incolla dell’editoriale di ieri di Angelo Panebianco che ammonisce l’opposizione contro l’idea che possa schierarsi con la Meloni, come ha fatto con il voto di giovedì sul punto 8. Anche Massimo Franco dice a Pd e M5S che non possono restare equidistanti tra Russia e Stati Uniti. Urbano Cairo è l’editore di Corriere della Sera e La7, se due editoriali più il sondaggio di Mentana vengono orientati a freddo per dire bisogna stare con chi vuole sparare missili occidentali sul territorio russo, diciamo che tre indizi fanno una prova: le élites tecnocratiche italiane sono preoccupate nel notare che sulla guerra non hanno più neanche un partito che li segue in questa follia e hai voglia a fabbricare sondaggi farlocchi, di mettersi a fare i bombardieri della Russia qui nessuno ha voglia perché non c’è nessuna ragione per farlo (a meno che non crediate all’editoriale di Ezio Mauro su Repubblica secondo cui la bombardiamo per difendere la nostra libertà dal nuovo Hitler, ma si capisce leggendolo che non ci crede manco lui). Queste élites tecnocratiche hanno incontrato Zelensky a Cernobbio e da lì mi capitò davanti un lancio dell’Ansa in cui per la prima volta il presidente ucraino parlava di un “piano di pace” che avrebbe portato a Washington. In effetti la parola “pace” era usata dal titolista dell’Ansa, Zelensky l’8 settembre da noi a Cernobbio ha usato solo la parola “piano”. Ieri è arrivato in America per l’assemblea generale dell’Onu e ha spiegato che si tratta di un “piano per la vittoria”. Leggo dal Corriere della Sera, pagina 6, che si “tratta di pochi punti che non richiedono l’approvazione della Russia, basta la volontà americana”. In sostanza: altre armi, senza limiti all’utilizzo massiccio sul territorio russo, per costringere Putin a piegarsi e cedere all’Ucraina ogni territorio conteso compresa la Crimea. Non mi meraviglio che persino Biden faccia lo gnorri davanti a un “piano” così, mentre Trump dice la semplice verità: “Zelensky è il più grande venditore della storia, ogni volta riesce ad ottenere finanziamenti per miliardi”. Ed eccoci ai miliardi: armi, energia, futura ricostruzione sono interessi da centinaia di miliardi che si muovono grazie a questa guerra. Sono la causa prima di questa guerra. Le élites tecnocratiche faranno carte false per farla continuare e vi venderanno pure sondaggi falsi per farvi credere che siete d’accordo pure voi. Ma lo siete davvero? Cessate il fuoco subito e soluzione cipriota per i territori contesi, basta guerra e basta armi. Questa è la posizione mia, credo prevalente nel popolo italiano e odiose per le élites che generano carte false per farvi credere quel che non è. Popolo Famiglia Toscana https://www.facebook.com/pdftoscana

I commenti

La causa di questa guerra, con piena evidenza, è la volontà della Russia di riportare l'Ucraina nella sua orbita imperiale. Per cui non c'entrano armi, energia e ricostruzione futura, che sono semmai lucrosi (per qualcuno) effetti collaterali di qualsiasi guerra. In queste ridicole ricostruzioni l'estrema destra è evidentemente vittima di un'egemonia culturale del marxismo, che dura tutt'ora. Pensare infatti che un governo faccia delle guerre solo per alimentare la produzione di armi o per ricostruire i palazzi è appunto ridicolo. Quando, al principio degli anni novanta del XX secolo, l'impero russo, allora in forma sovietica, implose, apparvero sulla scena internazionale quindici repubbliche, ciascuna delle quali legalmente titolare, a tutti gli effetti, in base al diritto internazionale e perfino alla moribonda Costituzione sovietica, di una piena indipendenza. Il giorno successivo all'implosione dell'Unione, la Russia, allora governata de Eltsin, cominciò ad agire per ricreare un suo spazio imperiale. Ricordate la Comunità degli Stati Indipendenti (CSI in italiano e SNG in russo)??? Poi ci fu l'infiltrazione militare russa nella provincia moldava di Transnistria (1991 - 92) e poi tante altre cose. Per limitarci allo scenario europeo, allo stato attuale, una repubblica (la Bielorussia) è nell'orbita imperiale di Mosca, tre repubbliche (le baltiche) ne sono uscite e due (Ucraina e Moldavia) sono oggetto di aggressione militare russa. Per la Moldavia si tratta di infiltrazione a bassa intensità, per l'Ucraina di guerra aperta. Legittimo, in democrazia, pensare che la Russia faccia bene a fare quel che fa, ma non tiriamo fuori stronzate per favore. Si abbia dunque la serietà di scrivere che si parteggia per la Russia per questo o quel motivo, ma non si facciano ricostruzioni fantasiose. Quanto alla soluzione "cipriota", tale soluzione (che penso vorrebbe dire occupazione permanente russa di una parte dell'Ucraina, essa è possibile, ma solo se, come contraltare, si avrà l'ingresso dell'Ucraina nella NATO, ovvero una contro assicurazione che permetta a Kiev di ritenere difficile di essere nuovamente attaccata. C'è un piccolo problema. Una soluzione del genere dovrebbe essere accettata dalla Russia, che in tal caso, di fatto, perderebbe la guerra. Credete che Putin accetterà facilmente? Vedremo dopo le elezioni americane.

anonimo - 25/09/2024 01:33

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