L’emigrazione lucchese di oggi nel Rapporto Italiani nel Mondo 2025
Del Bia ...

La sua città natale Lucca, l’arte lucchese e non per ultimo suo figlio Leandro a distanza di sette anni dalla scomparsa di Marzio Tinti, avvenuta il 26 febbraio 2018, ne vogliono ricordare la figura di questo artista. Un poliedrico personaggio che oltre ad essere scultore e pittore di cui le sue opere sono state esposte in molte gallerie italiane ed estere e risultano anche in collezioni private di tutto il mondo, è stato anche un poeta, scrittore, pranoterapeuta dote naturale praticata seguendo i dettami della scienza ed è stato un vero giramondo conoscendo e assimilandone nuove culture ed espressioni artistiche.
Marzio Tinti era nato a Lucca nel 1940 ed il suo percorso per arrivare fino alle sue ultime realizzazioni messe in vetrina con la mostra a Bagni di Lucca pochi giorni prima di morire, ebbe inizio ancora prima della sua adolescenza. Consapevole dell'evoluzione storica dell'arte, iniziò dai classici dipingendo e studiando pittura prima insieme al padre e poi disegno presso una bottega di restauro a Lucca. Nei suoi lavori sin da subito però prese ad esprimere dei contenuti interiori, piuttosto che raccontare scenograficamente. La sua prima mostra personale la tenne nel 1964 presso la galleria d'arte la Lonza Trieste con dei quadri post-cubisti e l'anno successivo il primo esordio in terra straniera alla galleria d'arte svedese di Sgossen Gamlastan Stoccolma. In seguito venne fuori la sua vera natura, "il surrealismo", che ebbe origine da uno spazialismo espressionista. Passò per un breve periodo alla pittura astratta tornando al "surrealismo", questa volta introspettivo, attingendo anche dall'inconscio e da un vissuto evolutivo. Nel 1976 e nel 1979 espose alla gallery "Del Naviglio" a Milano, presentandosi ad importanti mostre che segnarono il cammino dell'artista soprattutto con una pittura rinnovata. L'esigenza scultorea nacque nel 1974 lavorando ad un bassorilievo. Nella sua carriera artistica ha partecipato a molte mostre tra le quali nelle città di: Grado, Udine, Helsinki, Lucca, Palermo, Napoli, Milano e dal 2000 in internet permanente, riscuotendo i consensi del pubblico e di una critica severa e competente interessando nomi come: Domenico Acconci, Allegri, Maria Fagnani, Fiosianopulo, Mario Marzocchi, Tommaso Paloscia, Mario Portalupi, Paolo Perrone, Mario Radice, Franco Riccomini, Mario Rocchi, Pier Carlo Santini, Alfredo Schettini, Nino Suri, Riccardo Tempestini, Varga, Marco Valsecchi, Giancarlo Vigorelli. Marzio Tinti fu ideatore e poi organizzato insieme a Sergio Abati della maratona dell’arte europea e la notizia di questa manifestazione fu riportata sulla rivista ” Dars Agency”.
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