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  • 15/05/2025 15:23

La ricercatrice lucchese Elena Pierotti ospite a Reggio Calabria nel corso di una conversazione sui Templari.

“I Templari tra Calabria e Toscana” è il titolo della conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. Il nuovo incontro, predisposto dall’associazione reggina, ha registrato la presenza della ricercatrice toscana Elena Pierotti. Nel 2007 il Circolo culturale l’Agorà di Reggio Calabria ha affrontato le vicende del Santo Graal tra mito e leggenda. Venne individuata nella Casata d’Angiò colei che deteneva il Graal. Si segnalò in quel convegno come esistessero ad Orval, nelle Ardenne, dei monaci di origine calabrese, arrivati nel 1070 nella terra dominio di Goffredo di Buglione. Nel 1108 questi monaci scomparvero improvvisamente. Essi sarebbero tornati in Calabria, ma molto più probabilmente si sarebbero stabiliti a Gerusalemme, pare nell’Abbazia di Nostra Signora di Sion. Sembra che Pietro l’Eremita fosse uno di questi monaci e questi fosse stato il precettore di Goffredo di Buglione. Per taluni il primo Ordine di monaci guerrieri non fu quello Templare. Ma un ordine toscano, quello dei cavalieri del Tau. Fondato da Matilde di Canossa, così vuole la leggenda, peraltro cugina di Goffredo di Buglione. Le due realtà dunque, quella Toscana e quella calabrese, secondo la leggenda si intersecano inesorabilmente. I Cavalieri Templari hanno avuto una notevole presenza in Toscana, lasciando tracce in città come Siena, Bibbona e altri luoghi. Erano attratti dalle risorse minerarie e dalle attività commerciali, oltre che dalla posizione strategica per i pellegrinaggi in Terra Santa. Nella pubblicazione di Giuseppe Martelli “La magione Casa Templare sulla via Francigena”, ci sono dei chiari riferimenti relativi alla presenza di Templari ad Abbadia San Salvatore nel periodo della costruzione sia del Duomo di Siena che di San Galgano. Nella pubblicazione “I tarocchi del Duomo di Siena” dello storico senese Arrigo Pecchioli, a riguardo i Templari, viene riportato che: […]Questi cavalieri aiutarono i Cistercensi, dei quali possono essere considerati il braccio armato, a costruire la prima cattedrale gotica in Toscana, San Galgano, il Duomo di Siena e tante altre, come era loro costume. Inoltre nella nostra provincia, furono facilitati nello svolgere le loro attività, poiché prediletti da papa Alessandro III, il senese Rolando Bandinelli. Risulta che nello stesso tempo in cui lavoravano al Duomo di Siena si installarono nelle loro Magioni di Grosseto, Frosini, Abbadia San Salvatore, Poggibonsi, San Gimignano […]. Nel saggio “La luce della Dea - Viaggio tra Lamula e dintorni” della ricercatrice grossetana Claudia Cinquemani, si legge […] Nell’anno 1268 la Pieve venne ricostruita come dimostra un’iscrizione graffita su una delle colonne della chiesa, ad opera di un certo Paganuccius ipotetico Magister Lapideo. In questo periodo era 20° Gran Maestro dell’Ordine del Tempio Tommaso Berardi, unico Gran Maestro italiano accertato. Di lui abbiamo testimonianza della presenza in Toscana tramite due lettere depositate presso la casa del Tempio a Lucca. Pertanto avevo ipotizzato che i finanziamenti per la ricostruzione di Lamula fossero arrivati dai Cavalieri Templari per ordine del Gran Maestro italiano che in quel periodo, sopperendo a certe questioni locali, era venuto a conoscenza del prezioso luogo di culto, decidendo forse di finanziarne la ricostruzione al fine di mantenere una posizione economicamente strategica nella zona”. Poco oltre un’altro passo, che vi invito a tenere bene a mente perché a breve ne troverete l’attinenza con una testimonianza presente nell’Abbazia del SS Salvatore, dice : “Quando Pieve di Lamula fu ricostruita, dopo l’incendio che l’aveva devastata nell’anno 1264, ad affiancare Thomas Berard vi era un’altra importante figura dell’Ordine: il Precettore di Provenza Roncelin (Roncelinus) de Fos. […]. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi, nel corso del nuovo incontro organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà”. La conferenza, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da lunedì diciannove maggio.

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