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  • 15/11/2025 10:08

Quando l'asilo per bambini era un luogo semplice

Da Facebook: Negli anni Cinquanta e Sessanta, l’asilo in Italia era un luogo semplice, a misura di bambino, dove ogni giornata seguiva un ritmo dolce e rassicurante. Dopo i canti in coro, i giochi con le costruzioni di legno e le prime prove con i pastelli a cera, arrivava la merenda: una fetta di pane con marmellata o un biscotto secco e un bicchiere di latte tiepido. Poi l’insegnante – quasi sempre una figura materna, affettuosa e severa al tempo stesso – faceva abbassare le tapparelle. Le voci si spegnevano, i passi si facevano leggeri. I bambini si sdraiavano sui piccoli lettini pieghevoli portati da casa o su teli stesi a terra, con la copertina che ogni mamma aveva infilato nello zainetto. Qualcuno si addormentava subito, ancora stanco dal trambusto del mattino. Altri restavano con gli occhi aperti, in silenzio, persi a guardare le ombre che ballavano sul soffitto o a inseguire con la mente chissà quali pensieri infantili. Quel momento era sacro. Non si trattava solo di riposo: era una parentesi di pace, un tempo di silenzio che insegnava ai bambini qualcosa che la frenesia non può trasmettere. Le maestre si muovevano leggere tra le file dei piccoli, sistemando con cura una coperta, chinandosi a sussurrare una parola dolce. Era l’ora della calma, ed era preziosa. Ma poi tutto è cambiato. Dalle fine degli anni Settanta in avanti, anche in Italia l’asilo ha iniziato a trasformarsi. Le richieste educative sono aumentate, le aspettative dei genitori si sono fatte più alte. Le giornate si sono riempite di attività strutturate, anticipando la scuola vera e propria. Il tempo per il silenzio si è ridotto, quello per il riposo è quasi scomparso. Oggi, molti bambini passano ore tra schede da compilare, esercizi, lavoretti a tema. Ma nessuno si stende più con una copertina e una storia sussurrata. E intanto ci chiediamo perché i più piccoli siano sempre più agitati, stanchi, nervosi. Eppure una volta lo sapevamo: fermarsi era importante. L’ora del pisolino insegnava ai bambini che rallentare non è perdere tempo. È ritrovare sé stessi, ricaricare il cuore e la mente. Era una lezione silenziosa, ma potentissima: il riposo ha un valore. Il silenzio ha un senso. Non serve essere sempre attivi per imparare davvero. Forse è tempo di recuperare quella saggezza semplice e antica. Di ricordare che anche nella crescita, la calma ha un posto. Di tornare ad ascoltare il respiro lento di un bambino steso sotto una coperta, mentre il mondo – per un attimo – si ferma con lui.

I commenti

La materna è mille volte meglio oggi. Ho 59 anni e mi mandarono dalle suore. Alcune erano anche brave, altre dei cerberi. Ma il punto è che non erano preparate. Oggi la gran parte delle insegnanti sono preparate. La maggior parte. Non tutte.

anonimo - 17/11/2025 00:22

Si ho figli , lei li ha?

Anonimo - 16/11/2025 20:36

si ho figli uno ha 56 anni andava all'asilo con la maestra che faceva anche fare la ginnastica , e tutte le materie ; si rimpiango quei tempi perche' poi ho visto i nipoti con decine di maestre e nessun riferimento forte.Spero che si possa anche rimpangere qualcosa, altrimenti chiedo venia per aver disturbato

Autore... - 16/11/2025 19:36

Una curiosità: l’autore del post ha figli? Se li ha, quanti anni hanno, e in che asilo sono andati? A leggere il post, melenso e piagnucoloso, nostalgico e surrealista, sembra proprio che non abbia idea di cosa diavolo sta parlando.

anonimo - 16/11/2025 15:02

Ora i bambini devono già a cinque anni ragionare come plurilaureati, avere almeno cinque o sei sport da fare, fare gare agonistiche con genitori che li incitano fino allo stremo, future danzatrici anche se in loro non c’è passione , ma i genitori insistono, pianisti che al di là di Fra Martino campanaro non vanno, un bambino ha bisogno anche di stare da solo e immaginare un amico immaginario, la frenesia di certi genitori andrebbe placata.

Anonimo - 16/11/2025 08:50

Le scuole materne del passato erano molto peggio di quelle attuali e le insegnanti erano meno preparate.

Anonimo - 16/11/2025 01:05

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