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  • 07/06/2023 13:31

Pugilistica Lucchese - 18° trofeo Città di Carrara

Un inizio di giugno decisamente negativo per la Pugilistica Lucchese, che sabato 3 e domenica 4 giugno ha portato due pugili a gareggiare nella diciottesima edizione del Torneo Città di Carrara, svoltosi alla palestra della ex Caserma Dogali.  

Per la categoria élite 67 kg  Achraf Lekhal, nel suo primo match da élite (senza caschetto) ha affrontato il pugile della Boxe Calenzano, Alessio D’Evangelista (record 15 vittorie 5 pareggi e 9 sconfitte). Un test importante per il giovane pugile lucchese appena diciottenne contro un avversario dotato di discreta potenza. La prima ripresa è stata tutta appannaggio di Lekhal che, molto mobile, ha spesso cambiato direzione e incrociato D’Evangelista, apparso sornione ma motivato. Dopo la bella prima ripresa, nella seconda e soprattutto nella terza il lucchese ha accusato un forte calo fisico, mentre il pugile di Calenzano è sempre rimasto su di tono. Fermatosi sulle gambe, Lekhal ha preso un richiamo ufficiale per trattenute e, nel terzo round, non è riuscito a dare un'impennata alla sua prestazione. Il match, comunque molto equilibrato fino a quel momento, è infine stato assegnato a D’Evangelisti, soprattutto grazie al richiamo a suo favore e ad un finale più intenso. Lekhal ha evidentemente patito l’eccessivo sforzo del tornare al peso forma dopo il periodo del Ramadam, durante il quale è difficile potersi allenare e gestire una dieta corretta. Per lui il prossimo impegno sarà il 17 Giugno a Lastra a Signa.  

Diversa sorte invece per il verdetto del debuttante Damiano Salvietti, che ha combattuto domenica 4 nella categoria degli Youth 67 kg esordienti. Salvietti ha incrociato i guanti contro Lucio Lo Franco della Boxe Nicchi Arezzo, ma è stato fermato a metà della seconda ripresa dal suo maestro Giulio Monselesan, in totale disaccordo con la conduzione arbitrale del match, che ha portato a due richiami ufficiali ai danni del suo allievo, compromettendo irrimediabilmente l'incontro. I richiami non sono infatti stati considerati giusti secondo la valutazione tecnica dell’angolo lucchese, che ha così chiesto la sospensione cautelare, fermando lo scontro sebbene sul ring Salvietti  avesse in quel momento il pieno controllo della situazione e dell’avversario, in un match comunque ancora tutto da giocare. Unica nota positiva resta la prova di Salvietti, che ha dimostrato carattere e capacità di ascoltare l’angolo durante l’incontro. 

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