Maggiano - Sabato 16 settembre visita e spettacolo all'ex manicomio
Proseguono a grande richiesta le visite guidate e gli spettacoli all'ex manicomio di Maggiano.
Sabato 16 settembre alle 14.30 è in programma la visita ai padiglioni ed al percorso espositivo realizzato della Fondazione Mario Tobino.
A seguire, alle 17, verrà proposto lo spettacolo ‘Filippo Vostro’ con Luca Barsottelli, produzione della Bottega del Teatro e consulenza drammaturgica di Francesco Niccolini.
Si
tratta di uno spettacolo di narrazione per un solo attore, in cui le
voci di quattro personaggi si intrecciano per dare vita alla storia.
La narrazione procede da uno spaccato familiare dell’autore Luca
Barsottelli. "Quando ero bambino, mia nonna mi raccontava la storia di
Filippo. Filippo era suo fratello, mio zio, ed era sparito trentatré
anni prima che nascessi. Infatti, nell'estate del 1942 venne mandato a
combattere in Russia insieme ad altri 60.000 alpini. Aveva 21 anni. E
non tornò più. Di lui non si ritrovò neppure il corpo. 'Filippo'
significa amante dei cavalli, un nome che generalmente veniva dato ai
condottieri. Mio zio invece era contadino e in guerra non ci voleva
andare. Piuttosto, mi raccontavano, si sarebbe fatto tagliare un
braccio.
Di lui ho
sempre saputo poco, ma quel che basta per sapere che c'era. E da quel
poco sono poi partito per ricostruire la sua storia. Per renderla viva. A
quella di Filippo si alternano le voci di suo padre, di sua madre e di
sua sorella: i miei bisnonni e mia nonna. Pietro, il babbo, raccontava
sempre di come Filippo, prima di partire per il fronte, gli aveva
chiesto di tagliargli un braccio. Un ricordo che perseguitò Pietro per
il resto della vita. Pasquina, la mamma, darà luogo a un racconto
intriso di quel senso di sospensione e incertezza che caratterizza le
famiglie dei dispersi: anche anni dopo la fine della guerra, in lei
restava la speranza che il figlio non fosse morto e che un giorno
sarebbe tornato. Infine, Iole, la sorella, che ha cristallizzato la
figura del fratello in quella di un ragazzo spensierato che giocava con
lei bambina".
Attraverso
le lettere scritte dal fronte e le testimonianze di tre familiari, lo
spettacolo ricostruisce e intreccia il dramma intimo di una famiglia
contadina nella Toscana ai tempi della guerra e la narrazione di una
pagina drammatica nella storia mondiale, che ha coinvolto il corpo
nazionale degli alpini: la campagna di Russia. Per la stesura del
copione, l'autore si è avvalso della consulenza drammaturgica di
Francesco Niccolini. Produzione: La Bottega del Teatro.