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Si chiudono con due medaglie d’argento i campionati italiani under 22 per la Pugilistica Lucchese, che si è recata a Roccaforte di Mondovì, sede della competizione, con una squadra composta da tre atleti, accompagnati dal maestro Giulio Monselesan.
Il primo a debuttare già giovedì 28 settembre in questi campionati è stato Alessandro Gatti, élite 61 kg, che ha incassato una sconfitta doppiamente amara contro Angelo Zaccariello (Fiamme Oro). Al termine di un match molto combattuto, infatti, il lucchese era stato dichiarato vincente da tre giudici su cinque. In suo sfavore è andata la revisione del verdetto, consentita grazie ad una recente modifica del regolamento, che permette di chiamare in causa altri due giudici nel caso in cui la vittoria sia assegnata da tre giudici contro il giudizio degli altri due. Al termine della revisione, è stato Zaccariello ad aggiudicarsi l’incontro per quattro a tre.
Venerdì 29 è stata invece la volta di salire sul ring per Achraf Lekhal, élite 71kg al suo primo anno nella categoria dei maggiorenni, ma già considerato testa di serie nella competizione. Un titolo più che azzeccato, visti i risultati ottenuti. Al primo incontro di questi campionati, il lucchese ha infatti affrontato il laziale Gabriele Cefali (Casalbruciato ETS-APS). Avversario ostico, in grado di mettere in difficoltà Lekhal nella prima ripresa, che ha però ingranato dalla seconda, mettendo in mostra le sue grandi qualità tecniche e evitando abilmente gli attacchi dell’avversario, conquistando così una vittoria unanime. Il giorno seguente Lekhal in semifinale ha trovato di fronte a sé il lombardo Fabrizio Tibiletti (Pugilistica Heracles), avversario complicato, ma anche in questo caso non è cambiata la storia. Il lucchese ha continuato a crescere con il passare dei minuti, acquisendo sempre più sicurezza e precisione, arrivando in questo caso ad una vittoria per quattro a uno. La musica è invece cambiata nella finale di domenica, disputata con il già campione italiano under 22, nonché titolare della maglia azzurra under 22, Gabriele Guidi Rontani (Gruppo Sportivo Esercito). L’avversario sulla carta proibitivo, pur aggiudicandosi unanimemente il primo round, non ha infatti avuto vita facile, essendo stato spesso colto in fallo dai colpi di incrocio di Lekhal. A differenza degli altri incontri però, l’allievo di Monselesan è andato calando col passare del tempo, non riuscendo a trovare una risposta alle lunghe leve e ai precisi assalti dell’avversario, aggiudicatosi infine anche la medaglia d’oro.
La giornata di venerdì ha visto iniziare i campionati anche per Miria Rossetti Busa, passata élite nei 48kg prima dell’inizio della competizione su concessione straordinaria della commissione tecnica FPI, appena dopo aver conquistato il suo terzo oro nazionale ai campionati Youth. Ai quarti di finale si è dunque scontrata con la laziale Valeria Parracciani (Roma Boxe Torre Angela), pugile dotata di un’ottima tecnica che ha messo in piedi un infuocato incontro, ma che è stata però superata dalla Rossetti Busa sia dal punto di vista tecnico che tattico, arrivando alla fine con un verdetto che recitava quattro a uno per la lucchese. Ottima prestazione per la pugile nostrana anche nelle semifinali di sabato, che la hanno vista incrociare i guanti con la veneta Marianna Mantovani (Cuba Boxe “El Guiro”), la quale non ha saputo trovare una risposta alle poderose e rapide combinazioni di ganci della Rossetti Busa, dichiarata poi all’unanimità vincitrice dell’incontro. Ad attenderla nella finale di domenica c’era però un’avversaria molto più che complicata: Erika Prisciandaro (Fiamme Oro), campionessa in carica della categoria 48kg ai campionati italiani assoluti e medaglia d’argento ai campionati europei Youth 2022. La difficoltà del match sulla carta non ha però scoraggiato la Rossetti Busa, protagonista di una buona prestazione, in cui non si è fatta problemi a tentare l’assalto alla Prisciandaro, abile però a sua volta ad evitare i pericolosi pugni della lucchese. Al termine delle tre riprese la vittoria viene però giustamente assegnata alla pugile delle Fiamme Oro.
Una trasferta giudicata quindi positivamente dallo staff tecnico della Pugilistica Lucchese, non solo per i due argenti conquistati, ma anche per le buone prestazioni dei suoi atleti nelle rispettive finali, che, trovatisi di fronte ad avversari con maggiore esperienza e un curriculum più illustre, non hanno comunque sfigurato, dimostrando sia l’attuale qualità dei ragazzi che un ampio margine di miglioramento.
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