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  • 21/10/2023 21:29

IN COMPAGNIA DELLA MIA ARTRITE

IN COMPAGNIA DELLA MIA ARTRITE Adesso sono vecchio, ma sarei stato più felice, se i miei figli mi avessero lasciato, nella mia vecchia casa di campagna, in compagnia della mia artrite, col mio catarro cronico, ed il mio fastidioso tossire. Ora vivo in città tra lusso infinito, e sfarzo mai vissuto prima, mortificando le umane miserie della vita, in questo attico ho un finto giardino, però mi manca il canto degli uccelli, e lo sferzar del vento nella notte, qui non mi serve più aver paura. Non mi affanno a salir le scale, monotono è l'ascensore che mi scarrozza, facendomi sentire anche troppo fortunato, ma non dimentico lo zappar la terra, e il curare dei miei animali, da quali non temevo tradimenti, come oggi temo da questa solitudine. Odio vestirmi tutti i giorni, mai uguale come ieri, io che non esco mai di casa , e mai nessuno viene a salutarmi, perchè quelli ancora vivi, non immaginano questa mia nuova dimora, gli altri invece non lo potranno più. Ma adesso mi domando se, ero più felice ieri nella mia eterna indigenza, oppure oggi in questa mia tanta opulenza, ma io mi sono già risposto, se la vita me lo avesse proposto, quando ero giovane e bello avrei detto no, ma sarei rimasto a zappar la terra. AUTORE FRANCESCO ESPOSITO

I commenti

E che ha vinto al totocalcio ? Dalle stalle alle stelle! Fossi in lei non mi lamenterei a volte la vita potrebbe avere dei brutti risvolti. Si goda la sua opulenza e se può dato che ha avuto tanto aiuti chi ha poco o niente, farebbe un opera buona e così non si sentirebbe più solo.

Anonimo - 23/10/2023 02:18

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