• 5 commenti
  • 03/12/2023 13:41

Femminicidi

Il problema è complesso e non si può attribuire ad una sola causa. La scarsa educazione dei giovani in famiglie che non hanno valori da insegnare può essere una, ma non vale per le uccisioni da parte degli adulti e addirittura degli anziani. Le cause sono spesso le richieste di separazione da parte delle donne a mariti quasi sempre già violenti. Allora la cultura patriarcale della nostra società entra in gioco. L'uomo non accetta questa diminutio della sua figura di maschio, la sua fragilità viene fuori insieme alla sua immaturità. A questo aggiungo la nostra società da una parte estremamente competitiva, dall'altra emerge una totale sostituzione dei valori al successo, al danaro, all'immagine di sé, all'individualismo. I mezzi di comunicazione, in primis la televisione, potenziano quanto detto e la superficialità, per non dire la stupidità, vengono veicolate non casualmente.

In ultimo persone mentalmente deboli possono essere travolte da tutte questa incultura e dalle false comunicazioni sulle masse. 

Siamo in declino pur con tante positive potenzialità. 


Le persone istruite sono meno manipolabili. Alla fine degli anni 50 un giornalista americano scrisse un libro intitolato "I persuasori occulti".


C.N.

I commenti

Condivido quasi tutto del suo scritto. Lei ha dato una analisi onesta. E capisco senza risentirmi il suo rifiuto della mia generalizzazione, la quale tuttavia io ti ribadisco. A mio dire sostenere che le donne di oggi sono quasi tutte serpi, non equivale a dire che gli uomini sono tutti patriarcali, perché i FATTI dicono che gli uomini sono misti, come le donne, ma di recente, per motivi culturali, le donne si sono montate la testa.

Sono - 04/12/2023 11:47

La corda in tiro prima o poi si schianta! Poi aggiungete il gene della violenza e il tutto diventa esplosivo, purtroppo.

Anonimo - 04/12/2023 07:13

Esiste in primo luogo un problema di violenza e di mancanza di valori , la vita non è più considerata una cosa sacra . Saremo condannati quasi totalmente all'estinzione , tutte le civiltà raggiungono un apice e poi decadano come insegna la storia , quindi non é non sarà la prima ne l'ultima volta che accade , il resto é tutto mainstream....

Quartucciu - 04/12/2023 04:54

Per me siete tutti mezzi matti. L'idea di "patriarcato" con cui si tenta di spiegare certi delitti corrisponderebbe, più o meno, a questa visione:

Un tizio di sesso maschile si sente in grado di comandare e di disporre della vita di una o più donne. Se tale o tali donne si ribellano al suo potere le percuote o perfino le uccide.

Ora, evidentemente, in questo momento storico, nessun tizio di sesso maschile occidentale ed italiano può supporre di detenere un tale potere. Se un tizio commette un omicidio in modalità Turetta è sicuro di diventare un caso nazionale, di essere giudicato come un mostro e di essere più o meno condannato all'ergastolo. Senza scampo. Ora, per me, i delitti "patriarcali" erano quelli commessi da "uomini padroni" che sapevano di poterla far franca. Per esempio le violenze carnali al tempo del matrimonio riparatore, oppure gli omicidi al tempo del delitto d'onore. Tutta roba che nel codice penale non esiste più da anni.

Per cui, oggi, se uno fa una cosa del genere va dritto in galera. Essendo evidente che non ha senso passare la vita in galera (o almeno 20 o 30 anni in galera) perché la fidanzata ti manda a spigare, mi pare ovvio che chi commette certi omicidi lo fa per disperazione e perché perde ogni lucidità (anche se premedita). Tanto più se usa coltelli, martelli, e metodi affini.

Quindi le cause sono di natura psicologico/psichiatrica e non di natura socio culturale. Questo non vale sempre, ma vale nella maggioranza dei casi. Poi ci sono anche i delitti di natura socio culturale, come l'uccisione della ragazza pakistana che si ribella ai diktat, quelli si patriarcali, della famiglia. Ma il fidanzato abbandonato che da fuoco alla ex (orribile caso lucchese) non può essere spiegato su basi culturali educative e cercare di spiegarlo in questo modo non serve a capirne qualcosa. Per quanto riguarda poi le separazioni, proporrei di abolire il matrimonio, istituto superato dalla storia che non ha più senso e produce più danni della grandine. Comunque, anche senza matrimonio, se ci sono di mezzo i figli, se le due parti non sono civili possono essere guai grossi. Infine, in merito al commento @rovescio della medaglia, certo che ci sono donne "stronze", eccome, ce ne sono. Ci sono anche fior di uomini "stronzi". Ma non si può dire che le donne sono tutte serpi, che è come dire che gli uomini sono tutti bastardi patriarcali. Queste categorizzazioni generalizzate non vanno bene. Anche perché a me non va bene essere catalogato né nella categoria delle donne, né in quella degli uomini, né in quella dei gay, trans, bisex, ecc. Vado a letto con chi mi pare e sto assieme a chi mi pare e non appartengo a nessuna categoria del cazzo. Le donne che mi sono piaciute sono state quasi tutte persone che mi hanno fatto solo del bene. Poi una stronzetta è capitata anche a me. Ma il suo comportamento dipendeva da fattori psicologici complessi, non da fattori culturali.

Anonimo - 03/12/2023 23:08

Il fatto che la quasi totalità delle donne di oggi sono a mio dire delle serpi misandriache e narcisiste che gli uomini tollerano solo perché senza di esse non potrebbero fare sesso ma che per il resto odiano come categoria per intero a valle di quanto esse si fanno odiare da chiunque (infatti le donne mi pare si odino tutte anche tra di loro) è nella mia opinione un'altra causa di femminicidi.

Firmato, uno che non ha mai usato la violenza, né fisica né verbale, contro nessuno, che ha un ego tutt'altro che fragile, che ha una compagna affascinante, intelligente ed economicamente affermata (e che ha a sua volta altre amanti su cui io non metto bocca), e che è profondamente stimato sia da amici maschi che femmine e che quindi è guidato da tutto fuor che da un'invidia impotente.

Anonimo - 03/12/2023 19:00

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