ED ECCO LA MERCANTI
Mi pare, cara Mercanti, che questo risultato sia in perfetta continuità con i risultati ottenuti dal mitico Tambellini, di cui voglio ricordare la risposta ad un giornalista. Domanda: signor Sindaco, come mai tiene per se la delega di assessore alla cultura? Risposta: perché non vedo a Lucca un assessore alla cultura migliore di me Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere!! Voi e loro, cara Mercanti, della cultura ve ne fregate in pieno. O meglio loro se ne fregano perché l'espressione è legata alla loro cultura, mentre voi ve ne sbattete! Musei comunali chiusi. Da voi e tali resteranno con loro Archivio di Stato, Biblioteca Statale e Musei Nazionali senza personale; certo non è competenza del Comune, ma né voi, né loro si prendono mai la briga di chiedere al governo una maggiore considerazione per un patrimonio di enorme valore che sta diventando poco fruibile. Collezioni scientifiche parcheggiate a Massarosa da voi e lasciate parcheggiate da loro. Palazzo Orsetti tenuto come lo stallin del porco da voi, da chi c'era prima di voi e anche da loro Palazzo Santini idem Palazzo Ducale con cortili pieni di macchine e biciclette arrugginite senza che nessuno se ne freghi (lo conosce vero il presidente della provincia cara Mercanti) Infine, ciaffate in faccia da UNESCO (prese da voi), ciaffate in faccia sulla capitale della cultura (prese prima da voi e poi anche da loro) Ho messo le ciaffate in fondo perché queste non dipendono dalla "cultura", bensì dal supporto politico che le candidature hanno. Appare evidente che il peso politico di Lucca a livello nazionale e regionale è zero. Non esiste più neanche un parlamentare lucchese. La città vale zero, non Tambellinopoli o Pardinopoli, la città, per cui il problema è di tutti. Però, invece di fare le candidature per ottenere i riconoscimenti, sarebbe il caso il Comune si occupasse di fare vera cultura. In fondo questi riconoscimenti valgono quel che valgon