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  • 17/12/2023 14:21

Ancora sul titolo di Capitale della cultura italiana per il 2026

del Prof. Piero Angelini



Penose le discussioni originate dall’esclusione di Lucca dalle dieci Finaliste al titolo di Capitale della cultura italiane per il 2026, che parte dell’ opposizione ha voluto imputare all’Amministrazione Pardini, collegando una tale decisione ( e giustificandola per ciò) alle vicende della mancata intitolazione a Pertini di una strada comunale o alla gestione inadeguata, da parte del Maestro Veronesi, del Comitato per le celebrazioni pucciniane: situazioni peraltro già da me stigmatizzate.

E’ dubbio che le due vicende fossero conosciute dal Comitato che ha escluso Lucca dalle dieci finaliste; se conosciute, comunque, esse possono aver giocato, a mio avviso, solo nel senso di dubitare che una tale attribuzione fosse assegnata ad una città dove ci si divide su tutto, senza poter assicurare, dunque, una gestione delle attività culturali, per il 2026, senza polemiche e senza scontri, come sarebbe stato invece necessario,

Vista, però, la proposta delle dieci finaliste selezionate, che contiene invece cittadine come Latina e Treviso, Rimini e Agnone, ed altre dello stesso livello, è più facile pensare che la selezione sia dovuta o ai criteri sbagliati con i quali la Commissione è stata chiamata ad operare, o al livello della cultura dei selezionatori, scelte invero entrambe da riportare al Ministro Sangiuliano, che anche nel passato ha dimostrato di avere un qualche problema con le scelte culturali. Si discute ora, anche da parte del Sindaco, se meriti impegnarsi di nuovo, nel prossimo futuro, per guadagnare un tale titolo; a mio avviso, è dubbio che a Lucca serva davvero fregiarsi di un tale titolo formale, mentre ..é indubbio e più utile che l’Amministrazione continui a lavorare, come ha fatto finora, ad arricchire l’offerta culturale, coinvolgendo anche le altre realtà istituzionali e culturali della Provincia: tutto questo, a mio avviso, basta e avanza.

Nella polemica velenosa che si è scatenata in proposito, poi, il solito Raspini ha voluto profittare dell’occasione per coprire ancora una volta le responsabilità di Tambellini, che, nel 2009 non aveva dato seguito alla meritoria decisione della Giunta Favilla di intitolare una via a Pertini : un fatto che, se conosciuto anche da tutto il PD, avrebbe indotto forse Bianucci a tenere sulla vicenda un atteggiamento meno provocatorio, inducendolo magari, anche per rispetto a Pertini, a presentare la proposta in Consiglio dopo averne parlato a Pardini, dandogli così la possibilità di contenere le reazioni dei tanti nostalgici ed esagitati, tipo Fava, che il candidato Sindaco è stato costretto ad inserire nelle liste della sua maggioranza.

Secondo Raspini, infatti, Tambellini non avrebbe dato seguito alla decisone di Favilla solo per delicatezza, per non essere cioè costretto a cancellare le precedenti assegnazioni, che meritavano rispetto : una maldestra bugia, invero, questa. Io che, come consigliere, facevo parte allora della apposita Commissione, mi ricordo che le denominazioni fatte da Favilla, a cominciare da quella di mio padre, Cesare Angelini, riguardavano quasi tutte strade collaterali, individuate perciò non con un nome, ma con un numero: “traversa n…..di Via…”. Dunque non c’era nulla da cancellare e tantomeno da rispettare-.

Va aggiunto, tra l’altro, che il nome di Pertini non fu ripreso da Tambellini neppure poco tempo dopo, quando egli propose alla Commissione, che presiedeva, la facoltà di intitolare a nuovi personaggi, la nuova, ampia viabilità relativa all’Ospedale S.Luca, che si stava nel frattempo costruendo.

L’occasione aprì invero un nuovo scontro tra me e Tambellini ; perché il Sindaco, lungi dal pensare a Pertini, di cui aveva perso memoria, cominciò a proporre, con il mio completo dissenso ( sarebbe utile leggere i verbali della commissione), di intitolare la nuova Viabilità dell’Ospedale a personaggi che, fascisti durante il ventennio, si erano convertiti all’antifascismo dopo il 25 luglio o addirittura l’8 settembre. La goccia che fece traboccare il vaso fu quando Tambelllini sostenne la proposta di intitolare una nuova strada ad un personaggio di tal pasta antifascista, che, installatosi a Lucca, e inseritosi nella dirigenza PSI, aveva dato una mano, qualche anno prima, da brillante giurista qual’era, a stilare il trattato di pace con la Francia: un Paese che; sottomesso ormai dai tedeschi, Mussolini aveva attaccato proditoriamente, per poter sedere, invero senza neanche averlo sconfitto , al tavola della pace. Se non ricordo male, questa volta la mia dura reazione raggiunse lo scopo. L’episodio mi indusse però a ritenere che una tale Commissione non faceva più per me e alla fine, stanco dei continui litigi, la lasciai senza rimpianto alcuno . Tambellini, poi, evidentemente soddisfatto del suo lavoro, aveva trasmesso la Presidenza della Commissione all’assessore Sichi.

Prof. Piero Angelini 

I commenti

Interessante.
Direi che oggi Raspini fa esattamente quello che faceva la destra ai tempi di Tambellini: cavalcare, pretestuosamente o meno, situazioni oggettive (per le quali non hanno in realtà alcun interesse reale, a Raspini gli frega assai di Pertini) come arma contro la maggioranza, ma in una schermaglia che non ha la dignità di lotta politica.
Difficile aspettarsi che, illo tempore, i tambellinidi seguissero le indicazioni di buon senso fornite dal professor Angelini.
Il punto interessante per me è un altro: Il professore scrive:
"le reazioni dei tanti nostalgici ed esagitati, tipo Fava, che il candidato Sindaco è stato costretto ad inserire nelle liste della sua maggioranza"
Ma costretto da chi? A questo punto poteva "inserire" anche Mario son Sodo, tanto fra lui e Fava come livello siamo lì...

JD - 19/12/2023 11:11

Il fatto che il professore giudichi “ Penose le discussioni originate dall’esclusione di Lucca dalle dieci Finaliste al titolo di Capitale della cultura italiane per il 2026” e poi vi si butti a capofitto ha un che di geniale, e al tempo stesso molto ma molto triste.

M.D. - 19/12/2023 09:59

Io credo che il suo detrattore intendesse che non salta subito all'orecchio quanto fa Lucca con le sue Mura et similia

Anonimo - 19/12/2023 09:34

La cultura non dipende da quanto antica sia la fondazione di un luogo. New York è stata certo fondata dopo Lucca, ma direi che oggi, culturalmente, vale più di Lucca. Latina è una piccola città di provincia, ma è un centro importante per l'architettura razionalista italiana della prima metà del XX secolo. Quindi Latina ha monumenti storici di grande interesse. Questo è un fatto. I servi non c'entrano.

Anonimo - 19/12/2023 01:23

che non ci sia scritto è un brutto segno, vuol dire che il capitolato di affidamento era fatto male. Che io sia ignorante ci sta ; che lei ignori che Latina/Littoria nasce 100 anni fa e Lucca oltre 2000, è un dato di fatto. Ma si vede che la sua mente è troppo occupata a obbedire alle risposte telecomandate per avere una sua opinione. Si vive uguale, da servi, ma si vive... coraggio. Nel frattempo cerchi sul vocabolario il significato della parola servilismo. è la sua.

@recuperare i soldi - 18/12/2023 18:14

Ah, ah, ah!!!!! L'azienda incaricata non restituirà un bel nulla in quanto nell'incarico non c'è scritto da nessuna parte che, in caso di bocciatura, i soldi andrebbero restituiti!!!! Quanto a Latina/Littoria, mi pare evidente che culturalmente valga meno di Lucca, ma mi pare anche evidente che Lei è un ignorante. Infatti Latina ha un centro che è un patrimonio di valore mondiale in quanto conserva la gran parte degli edifici razionalisti degli anni '30 del secolo scorso.

Anonimo - 18/12/2023 00:57

adesso, dopo la ciuffata che ci ha tirato la commissione apposita e quel fenomeno al quale abbiamo regalato la cavallerizza per un anno.... sarà il caso di recuperare i soldi dell'incarico di promozione? Visto che la promozione non c'è stata . Addirittura siamo stati sorpassati da Latina che prima si chiamava Littoria ed era stata fondata dal niente da un niente ( il duce...) e quindi di storico praticamente non ha assolutamente nulla! Oppure da Agnone che neanche con Googlemaps si trova... Allora i signori studi di promozione restituiscono i soldi, visto che non han promosso proprio nulla

Anonimo - 17/12/2023 19:01

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