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  • 23/02/2024 16:10

Breve riepilogo della situazione di GEAL spa



Vogliamo ricordare che questa associazione ha il solo obiettivo di aiutare, far riflettere i decisori locali, sindaci e consiglieri comunali, collaborando con loro, apportando le poche conoscenze che abbiamo, senza alcuna volontà di prevaricazione o di sterile critica; come più volte ripetuto, la nostra è una associazione apolitica che cerca di aiutare a trovare la migliore soluzione per la gestione del S.I.I. a Lucca e nella Piana lucchese.

In attesa di incontrare il 16 marzo prossimo i sindaci Menesini e Pardini nell’incontro pubblico che organizziamo insieme alla associazione Senza Confini il prossimo 16 marzo alle ore 16 presso la sala della Fondazione Ragghianti in Via San Micheletto a Lucca, sul tema della riunione del servizio idrico integrato nella piana lucchese in un unico soggetto gestore, possibilmente interamente pubblico partecipato dai Comuni senza scopo di lucro, incontro di cui manderemo poi apposito invito, inviamo questo comunicato relativo alla situazione di GEAL e a cosa significa tutelare l’interesse dei cittadini sul servizio idrico, concetti già esposti alla commissione consiliare del Comune di Lucca da nostri esponenti. A nostro parere:

- Interesse vuol dire una Tariffa del Servizio Idrico Integrato rispettosa dei costi di gestione, dei portafogli dei cittadini, delle attività commerciali, delle piccole realtà produttive ecc. senza distribuire dividendi di centinaia di migliaia di euro ogni anno agli azionisti, in spregio ai risultati del Referendum sulla gestione pubblica del servizio idrico tenutosi nel 2011.

- Interesse vuol dire un piano di investimenti in tempi certi, possibilmente di pochi anni, per portare l'acquedotto e le fognature nelle zone del comune di Lucca dove sono ancora assenti, cercando di gravare sulle tariffe in misura ridotta, realizzandole con la compartecipazione di finanziamenti esterni (processo interrotto ormai da almeno un biennio).

- Interesse vuol dire tutelare le professionalità esistenti attualmente in GEAL, cercando di plasmare in questo periodo residuo una struttura che abbia una figura apicale interna e responsabili interni preparati per ogni settore.

Vogliamo ricordare, seppur brevemente, i dati storici e giuridici che hanno condotto alla situazione attuale:

Perchè GEAL esiste

L’avvio della Concessione di GEAL risale al 1995, a seguito di una Gara di qualche anno prima e in un momento storico in cui il Servizio Idrico Nazionale era il soggetto principale di una riforma “Copernicana” non ancora pienamente attuata in tutto il territorio nazionale. Due società private, CREA e General des Eaux, si contesero il 48% di GEAL per poi accordarsi, dando vita ad un periodo di condivisa gestione. Due Azionisti che progressivamente secondo logiche commerciali e di profitto, hanno ceduto le loro azioni ad altri. L'attuale socio al 48% di GEAL è ACEA spa, certamente non una ONLUS, è quotata in Borsa, con il 51% delle quote al Comune di Roma, il 23,33% a Suez Environnement (multinazionale francese) e il 7,45% alla famiglia Caltagirone. E' ovvio che questo socio privato, come giustamente qualsiasi altro privato, ricerca l'utile e l'aumento di valore della azienda, come normale per questa tipologia di società e non persegue la ricerca di tariffe basse e o di investimenti da non riversare in tariffa, per non aumentarla.


Perchè GEAL gestisce il servizio idrico solo nel Comune di Lucca.

Non appena i soci privati entrarono, Autorità di ATO e vari COMUNI dell’Ambito presentarono ricorsi per chiedere l’annullamento della cessione del 48%, la chiusura di GEAL e l’ingresso del comune di Lucca nella società (che in seguito sarà chiamata GAIA spa) che avrebbe gestito il SII dell’ATO 1 Toscana. GEAL di fronte a questa incertezza sulla sua futura “vita” non effettuò investimenti significativi, finché non intervennero le sentenze del Consiglio di Stato del 2010 e i risultati del “Referendum sull’acqua” del 12 e 13 giugno 2011, ai quali seguì (in data 29/12/2011) un “Protocollo d’intesa per la salvaguardia” sottoscritto da Comune di Lucca, GEAL e Autorità Idrica Toscana (che sicuramente non è disposta a concedere allungamenti alla concessione, come più volte dichiarato e scritto anche e non solo dal Direttore AIT Mazzei). Un Protocollo che ha appunto permesso di fare importanti investimenti sul territorio ed ha consentito di mantenere la durata della convenzione fino al 31 dicembre 2025.

Nel 1993 la gara aveva una logica economica (garantire una entrata di circa 6 miliardi di lire nelle esauste casse del Comune di Lucca) e gestionale (evitare l’ingresso in una azienda che si sarebbe trovata a gestire il SII in oltre 40 Comuni, con tutti i prevedibili “guai” che GAIA ha poi effettivamente fatto scontare per almeno 10 anni agli utenti e ai Comuni soci). Ci pare che quelle motivazioni siano abbondantemente venute meno come dimostreremo appresso.


Perchè la concessione GEAL scade improrogabilmente il 31 dicembre 2025.

MOTIVAZIONI GIURIDICHE (sintetizzate)

Riportiamo un estratto della Convenzione in essere che contiene precisi impegni per il Comune di Lucca:

Convenzione tra: COMUNE DI LUCCA - c.f. 00378210462 nel seguito denominato "Comune" e G.E.A.L. S.p.A. Gestione Esercizio Acquedotti Lucchesi c.f. 01494020462 nel seguito denominata "Società".

Art. 1. Oggetto e definizioni

La presente Convenzione, anche in applicazione del Protocollo di Intesa sottoscritto fra l’Autorità d’Ambito Territoriale n. 1 Toscana Nord, ora Autorità Idrica Toscana (AIT), Comune di Lucca e GEAL SpA in data 29.12.2011 e riportato in allegato, regola i rapporti tra il Comune di Lucca e la S.p.A. G.E.A.L.,

costituita dal Comune stesso con atto Notaio Lazzareschi del 29/03/1993 Rep. 219915 per la gestione, nel bacino del Serchio e zone contermini del servizio di raccolta, depurazione e distribuzione delle acque per usi plurimi, idropotabili, civili, industriali, agricoli ed energetici, escluse le acque pluviali....

....

Art. 3. Durata

La presente convenzione avrà validità sino alla scadenza fissata al 31/12/2025.

……

Peraltro anche le leggi italiane sono chiarissime oltre a quanto presente nella convenzione;

Il principio di temporaneità delle concessioni di derivazione e la fissazione del loro limite massimo ordinario di durata in trenta anni, previsti dal Dlgs 152/2006, rappresentano un limite alla legislazione regionale.

GEAL ha una convenzione che data dal 1995, i trenta anni scadono appunto nel 2025. La sua durata fu inoltre già stabilita ben prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo sopra citato. Impossibile prolungare, la legge è purtroppo chiara.

MOTIVAZIONI ECONOMICHE

Se il Comune di Lucca effettuasse una forzatura prolungando sua sponte la concessione, ripartirebbero ricorsi e procedimenti giudiziari fondati su leggi ben più consolidate che in passato. GEAL in assenza di certezza sull’eventuale prolungamento della durata della convenzione, effettuerebbe qualche investimento o li bloccherebbe come è già avvenuto dal 1998 al 2011? Quale convenienza avrebbero quindi i lucchesi che da anni aspettano le fognature e o l’acquedotto, a tenere tutto bloccato oltre il 2025?


Lucca 21 febbraio 2024

Associazione quellichelacquaunisce”

I commenti

Come Lei bene dice Lucca è stata fin qui un'isola felice. Questa logica constatazione, che si basa sulla qualità del servizio in rapporto alla bassa tariffa dimostra varie cose.

1. Avere un socio privato al 49 per cento (o giù di lì) non vuol dire certo "privatizzare" l'acqua o avere come obbiettivo solo il profitto. Il fatto che i lucchesi abbiano tariffe più basse dimostra ampiamente che un socio privato può essere gestito nell'interesse della collettività
2. Che avere mega autorità regionali, in omaggio alla selvaggia regionalizzazione di tutto ormai in atto da decenni, non favorisce i territori. Lucca infatti avrebbe interesse a gestire la sua acqua da sola e senza dover essere controllata da un sistema coloniale toscano
3. Che gli acquedotti tutti pubblici, come quelli di GAIA, non necessariamente assicurano servizi migliori e costi più bassi. Lucca è certo ricca d'acqua, ma anche gli altri comuni delle province di Lucca e Massa - Carrara, esclusi alcuni casi come Viareggio e Camaiore, sono tutti ricchissimi d'acqua. Eppure Massa e Carrara (i due comuni non la provincia), per fare due esempi, portarono in GAIA acquedotti civici in dissesto economico e con strutture inadeguate.

Per concludere ora Lucca sarà anche in questo toscanizzata in modo selvaggio ed i lucchesi pagheranno tariffe più alte per alimentare un sistema sprecone e peggiore del nostro. Certamente andremo in GAIA, in quanto in GAIA potremo avere un qualche peso, mentre nel mega carrozzone regionale saremmo solo una vacca da mungere. Nulla però assicura che GAIA non sia, presto o tardi, assorbita essa stessa nel carrozzone e questo perché il moloch regionale, vera peste moderna, ha necessità continua di soldi. Per cui cercheranno di fare una cosiddetta "multiutility" quotata in borsa. In tal modo incasseranno dei soldi vendendo le azioni ai privati e come sempre quei soldi li investiranno a Firenze, Pisa, Siena, ecc. L'acqua di Lucca sarà utile a questo disegno.

Anonimo - 27/02/2024 02:10

Fino ad oggi Lucca è stata un'isola felice e anche, purtroppo, un'eccezione! Però ricordatevi che il buono e il cattivo tempo in Geal lo fa Acea! Il comune conta praticamente quanto il due di bastoni quando regna coppe pur avendo la maggioranza delle azioni. Attualmente la scelta piu' pratica, veloce e sicura e con un occhio a riguardo del referendum 2011 è Gaia. La gestione idrica va tenuta fuori da quotazioni in borsa e dividendi di utili. Gaia è pure l'unica che nelle varie sessioni ha detto che terra' personale ed uffici in loco, le altre realtà non sono neppure pervenute. Personalmente sono contro i carrozzoni, fosse per me l'acquedotto lo dovrebbero gestire in autonomia i singoli comuni.

Ruby-netto - 25/02/2024 20:30

1. Le tariffe aumenteranno senza pietà
2. GEAL può scegliere se farsi assorbire da GAIA o se farsi assorbire da ACQUE SPA. Sceglieranno GAIA.

Anonimo - 24/02/2024 22:33

Con la scadenza al 2025 i lucchesi ci guadagnano o ci rimettono per quanto riguarda le tariffe? Inoltre tutta la società GEAL e i suoi dipendenti rimarranno Geal o saranno inglobati in un carrozzone senza identità?

Anonimo - 23/02/2024 18:26

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