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  • 28/02/2024 12:34

Comuni sotto i mille abitanti, 6 in provincia di Lucca, Il Consiglio regionale: “Ripristinare le risorse tagliate”


Approvata risoluzione proposta dalla commissione Aree Interne

Mario Puppa (Pd): “Un colpo durissimo per chi ha già pochi mezzi. A rischio progetti importanti”

 

Piccolo sarà bello, ma povero no. E’ questa la sorte che è toccata ai piccoli comuni, quelli sotto i mille abitanti che, di punto in bianco, con l’ultima legge finanziaria del governo nazionale, si sono visti decurtare le risorse dell’apposito fondo istituito nel 2021.

Per questi motivi il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza, su proposta della commissione Aree interne, una risoluzione che impegna la giunta ad “attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento, avanzando la questione anche in sede di Conferenza delle Regioni, affinché venga individuato in tempi rapidi un veicolo legislativo mediante il quale il fondo complessivo, decurtato per l’anno 2024 con la Legge di bilancio 2024, passando da 172 milioni di euro a 128 milioni, sia ripristinato in base alle previsioni iniziali, e sia, altresì, data continuità all’ erogazione dei fondi previsti per le annualità successive”.

«In provincia di Lucca – spiega Mario Puppa, consigliere regionale Pd, componente della commissione Aree interne – sono 6 i comuni che si sono visti decurtare i finanziamenti: Careggine, Fabbriche di Vergemoli, Fosciandora, Molazzana, Sillano Giuncugnano, Vagli di Sotto, su un totale di 21 in Toscana.

Stiamo parlando della quarta annualità del fondo istituito dal governo Draghi. Soldi destinati alla messa in sicurezza di strade, scuole, edifici pubblici, per l’abbattimento di barriere architettoniche, per l’efficientamento energetico e per progetti di sviluppo sostenibile. Invece di 85 mila euro, ciascun comune, riceverà solo 58 mila euro.

Lo stesso Dossier della Camera dei Deputati relativo alla Legge di bilancio 2024 ha evidenziato questo taglio affermando che “appare necessario che il Governo chiarisca se la riduzione delle risorse non sia suscettibile di pregiudicare l’attuazione del programma pluriennale di interventi finanziato con le medesime risorse che potrebbe essere già stato avviato dai comuni destinatari dei contributi”.

E’ evidente – conclude Puppa – che per questi comuni vedersi decurtare risorse così importanti risulta essere un colpo durissimo, una taglio da sanare al più presto se si vuole essere coerenti quando si dice che bisogna sostenere le aree interne e montane del Paese».

I commenti

....sono comuni da accorpare. Purtroppo in montagna non nascono più bambini e molta gente se n'è andata. Quando si scende sotto la soglia critica che senso ha mantenere aperto il comune?? Ci vuole realismo e lo dico da persona cui vengono le lacrime agli occhi quando giro le montagne e vedo posti che erano pieni di gente ormai privi di vita.

Anonimo - 29/02/2024 00:12

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