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  • 29/02/2024 18:47

Molto più degli alloggi popolari: serve un piano per il diritto all’abitare ..........

Molto più degli alloggi popolari: serve un piano per il diritto all’abitare che tenga conto della diminuzione della capacità reddituale e del lavoro precario. 


Marzo 2024, altro coniglio dal cilindro: bando per alloggi di edilizia popolare pubblicato, domande entro il 30 maggio. La legge regionale prescrive la pubblicazione almeno ogni quattro anni e come al solito la precisione amministrativa è inappuntabile. Non possiamo fare a meno di sorprenderci però che gli ultimi mesi di mandato siano sempre così produttivi, dall’edilizia scolastica, ai lavori pubblici ai diritti sociali.

Scorrendo il bando troviamo l’immediata applicazione di tutte le ordinanze regionali: non manca, infatti, e senza colpo ferire da parte di questa amministrazione che si fregia di essere così attenta al sociale, il requisito di assenza di condanne penali maggiori di cinque anni per reati non colposi. Vogliamo semplicemente sottolineare che il diritto alla casa è inalienabile, e nessuno dovrebbe “meritarselo”. Certo, si tratta di una norma regionale: niente vieta però alle amministrazioni di opporsi pubblicamente e nei luoghi istituzionali a un’evidente discriminazione che tradisce una volta di più la missione rieducativa che il carcere dovrebbe perseguire e che aggiunge un importante ostacolo al reinserimento nella società.

Infatti, quando si parla di diritti sociali, l’amministrazione uscente non fa che lavorare in termini assistenziali invece di riconoscere, come nel caso del diritto alla casa, la necessità costituzionale di una piena applicazione.

È infatti manifesta la mancanza di volontà politica che stenda un piano per gli alloggi di edilizia popolare in maniera precisa e puntuale rispetto alle esigenze del territorio – tra cui il valore ISEE a 16.500 euro come requisito, estremamente basso, al limite della fascia rappresentata dagli working poors. Requisiti imposti dalla Regione, certo, ma di cui l’amministrazione condivide il colore politico. Inoltre, l’assessore Francesconi si dice soddisfatto della possibilità di aggiornare la fotografia delle condizioni di marginalità sul Comune. Come se fosse l’unico strumento disponibile.

Inoltre, aldilà della questione dell’edilizia popolare, il diritto all’abitare apre altri temi cocenti: guardando al futuro, la piana di Lucca è luogo di diffusione di attività turistiche e di locazioni a breve termine, cioè di una tendenza che deve essere considerata e analizzata per agire strategicamente in vista di nuove difficoltà in termini di disagio abitativo.

È impossibile infatti parlare di diritto alla casa senza parlare di povertà e di andamento occupazionale. Ne parliamo con cognizione di causa, forti dell’esperienza dello Sportello Sociale che ormai da quattro anni teniamo della Casa del Popolo di Verciano, raccogliendo testimonianze delle difficoltà a trovare una casa per chi si trova escluso dai requisiti del bando ERP, ma che vive comunque una situazione di precarietà occupazionale e di marginalità sociale.

È sufficiente non avere un contratto a tempo indeterminato, o una capacità reddituale ridotta per essere ostaggio del mercato immobiliare e non poter sottoscrivere un qualunque contratto di affitto (i cui canoni sono inoltre in crescita negli ultimi anni). Questa situazione determina un depotenziamento fattuale di qualsiasi altro sostegno di ordinaria amministrazione come l’attività dell’Agenzia Casa e dei contributi comunali per il pagamento del canone, dal momento che il problema non è (solo) nella spesa ma nella ricerca stessa della casa.

È necessario in questo senso potenziare l’attività amministrativa sul diritto all’abitare, uscendo una volta per tutte dall’ottica assistenziale. E per farlo è indispensabile uno studio del territorio che censisca gli immobili sfitti e abbandonati, anche privati, per conoscere in maniera precisa le esigenze del territorio e la situazione delle possibilità abitative, concordando soluzioni condivise con le parti in causa.


Unione Popolare

Capannori, 29 febbraio 2024

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