MiAlfarano (Pd), nel Consiglio direttivo del c.d
Il Consigliere comunale Al ...
Comunque si tiene il gay pride a Lucca ringraziamo i Fascisti del terzo millennio....
Anzi i democristiani della balena nera
Come spesso scrivo mi considero un liberale di destra. Essendo liberale i fascisti non mi vanno bene. Se avessi dovuto decidere io, non avrei fatto alcun accordo con i fascisti. Pardini lo ha fatto? Ora deve gestirseli. Se non l'avesse fatto avrebbe perso? Se avesse perso senza accordo con i fascisti, allora vuol dire che non sapeva parlare ai lucchesi, in quanto il suo antagonista esprimeva la pochezza, non tanto sua, quanto di dieci anni imbarazzanti. Si deve avere il coraggio di portare avanti delle idee, non di fare delle somme per ottenere più voti. Questo vale anche per la signora Schlein, la quale vuole accordarsi con Conte e candida personaggi le cui idee sono in contrasto con quelle della maggioranza PD (Tarquinio e soci). La signora Schlein fa le somme dei voti, come Pardini ha fatto a Lucca. Tutto questo non è roba per liberali. Non ho votato Pardini (ho votato scheda bianca), come non voto il PD alle europee.
anonimo - 05/05/2024 02:14Barsanti scrive sui social di ‘uccidere la sinistra': polemiche a Lucca 14 Febbraio “La sinistra, ormai sempre più lontana dalla realtà, è politicamente agonizzante. Starà alla bravura del centrodestra ucciderla definitivamente, ma per farlo occorre affrontarla e combatterla sui terreni dov’è dominante: cultura e informazione”. A scriverlo, sul suo profilo Instagram, è Fabio Barsanti, assessore allo Sport del Comune di Lucca. Righe che hanno suscitato non poche polemiche nei banchi del centrosinistra che adesso invita il sindaco a intervenire su quello che viene definito "l'ennesimo strappo" del suo assessore "nei confronti della città": "Attendiamo che il sindaco Mario Pardini batta un colpo e dica qualcosa al riguardo: oppure dovremmo intendere il suo silenzio come l’ennesimo strappo consumato nei confronti della città e di quei cittadini che non la pensano come lui?”, cosi i consiglieri del centrosinistra (Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra con Lucca, Lucca Civica-Volt-Lucca è popolare) "Barsanti non ce la fa - scrivono i consiglieri in una nota congiunta - Ogni tot giorni deve per forza mostrarsi per quello che è, pieno di rancore e risentimento nei confronti del centrosinistra. E in pieno stile Casapound si lascia andare a queste uscite gravi, soprattutto perché a pronunciarle è un rappresentante delle istituzioni democratiche che vorrebbe letteralmente annientare - eliminare - gli avversari politici, secondo la migliore tradizione autoritaria alla quale il soggetto in questione si vanta di appartenere. Qui manca tutto: la credibilità politica, il rispetto istituzionale, lo stile, la comprensione del ruolo che si riveste e anche il senso del limite. Tra l’altro da assessore allo sport dovrebbe quantomeno ricordarsi che gli avversari si rispettano, non si uccidono: altrimenti che visione progetta col suo assessorato? "Laviolenza intrinseca nel commento di Barsanti - concludono - sottintende in modo neanche troppo velato la volontà di utilizzare cultura e informazione non come strumenti di crescita e di emancipazione sociale, ma come mezzi autoritari attraverso cui predominare su una controparte politica fino a ucciderla. Certi linguaggi non sono tollerabili. Questa d’altronde è la linea politica di questa amministrazione comunale di destra, che non fa altro che difendere e privilegiare gli amici e una ben connotata parte politica, come dimostrano le ultime vicende, consacrate nel sostegno diretto che il Comune di Lucca ha deciso quest’anno per la prima volta di dare al festival di Casapound L'Augusta”. Anche il PD Lucca, attraverso una nota, denuncia quanto scritto da Barsanti e chiede al sindaco di "condannare le gravissime parole di Barsanti": "Quanto scritto dall'assessore Barsanti sui social è gravissimo e dimostra, ancora una volta, i reali obiettivi di una certa destra. Barsanti si ritiene forse onnipotente e dimentica di essere l'assessore di tutti i cittadini, anche di quelli che votano a sinistra. Potrebbe ricordarglielo il Sindaco Pardini, potrebbe per una volta governare le intemperanze dei vari esponenti della sua maggioranza, potrebbe dimostrare di essere veramente "il Sindaco di tutti", ma temiamo che non si azzarderà a condannare duramente questa uscita improvvida di colui che gli ha garantito la vittoria ed ora pensa di poter dire e fare qualunque cosa. "I gruppi di opposizione- continua il PD locale - hanno più volte denunciato la violenza verbale con cui, da molti mesi a questa parte, vari esponenti della destra lucchese continuano ad esprimersi sui social e sui giornali. A Pardini è stato chiesto di richiamarli ad atteggiamenti più civili e democratici, ma evidentemente il Sindaco è "moderato" solo nelle definizioni e non nei fatti, confermando quanto a destra penda questa amministrazione. Capiamo che fra Barsanti e Fratelli d'Italia non corra buon sangue ed il post è lì a dimostrarlo, ma come Partito Democratico di Lucca torniamo a chiedere al Sindaco Pardini uno scatto d'orgoglio: dimostri di essere veramente libero di poter condannare le parole violente di Barsanti e di prenderne le distanze. Dimostri di non aver preso in giro i cittadini e che il cambiamento che ha promesso parte da un linguaggio più consono al ruolo che gli esponenti della maggioranza ricoprono".
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Casapound, in 32 lanciano la sfida per Barsanti sindaco
di Roberto Salotti - 13 Maggio 2017
Da Un articolo di Lucca in Diretta
Presentazione ufficiale per la lista di Casapound Italia, a sostegno della candidatura a sindaco di Fabio Barsanti. Nella sede di via Michele Rosi, oggi (13 maggio) c’erano quasi tutti i 32 candidati al consiglio comunale: “Abbiamo scelto persone – commenta Barsanti in apertura – che rappresentano l’intero territorio e le istanze della nostra società, dallo sport al volontariato, fino al commercio e agli studenti”. La lista (alla quale si affiancherà quella di ‘Alleanza per Lucca’, prossima ad essere presentata) è il frutto di un percorso lungo: “E’ la tappa di un cammino che ci ha visti sempre presenti sul territorio – prosegue il leader di Casapound Lucca – ed esprime un lavoro di 9 anni. E’ intergenerazionale (racchiude persone dai 19 ai 70 anni ed è composta da 20 uomini e 12 donne) e variegata: si pone a sostegno di un progetto che non si cela dietro civismi di facciata, per cercare di essere una vera alternativa politica”.
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Il capolista, viene annunciato, sarà Lorenzo Del Barga, seduto oggi a fianco di Barsanti, insieme ad Andrea De Luca (noto in città come allenatore dell’Acf Lucchese femminile). Nel gruppo spiccano anche nomi celebri, come quello dell’alpinista Riccardo Bergamini.
Il programma politico, invece, è stato chiamato Difendere Lucca (interamente consultabile sul sito www.difenderelucca.it) e la scelta del nome non è certo il frutto del caso: “La città – insiste Barsanti – ha bisogno di essere difesa dal giogo del Pd regionale. Vogliamo difendere i lucchesi, agire per la loro sicurezza, dal centro alle periferie. Lucca è diventata una città gerontocratica: noi intendiamo valorizzare i giovani, difendendo il nostro futuro”. Tra gli spunti contenuti nel programma, c’è anche quello di rivitalizzare l’impiantistica sportiva: “Ci sono più di 40 strutture di competenza comunale lasciate a sé stesse – afferma – e manca una palestra a cielo aperto sulle Mura di Lucca”.
Poi il candidato entra più nello specifico in relazione ad alcune tematiche pressanti, come la gestione dei migranti: “Prima di tutto dovrebbero cambiare le regole nazionali – la sua analisi – ma non è vero che un sindaco non può fare nulla. Oggi siamo costretti a subire un’accoglienza – dice riferendosi in special modo all’hub delle Tagliate – che non ha senso. Crea un corto circuito, perché al 95% dei richiedenti non viene concesso l’asilo. Il Comune non può rimanere supino, accettando che si faccia business con questi fenomeni. Prefettura e Governo ci possono anche obbligare, ma i sindaci possono esprimere prima di tutto un ‘no’ culturale, facendo rete con gli altri Comuni che non intendono accogliere. Poi ci si potrebbe svincolare dagli obblighi uscendo dal progetto Sprar, il che ci permetterebbe di recuperare risorse da investire nel sociale. Da parte nostra, l’obiettivo è quello di rimuovere la tensostruttura di via della Tagliate, anche perché quello spazio deve essere destinato ad altri scopi. Parallelamente, ci impegneremo nella lotta contro ogni forma di accattonaggio molesto, dato che sappiamo come il fenomeno nasca in gran parte dall’accoglienza”.
Barsanti, che ha già presentato le “10 cose fatte per Lucca”, con il suo programma ne presenta altre 10 (da farsi) senza tuttavia sbilanciarsi con previsioni di voto: “Non so dire quale percentuale faremo – osserva – ma posso confessarvi che dal 10 dicembre scorso, quando siamo partiti, il consenso che abbiamo registrato è molto al di sopra delle attese. Ci attestiamo certamente tra le candidature di rilievo: in Consiglio comunale c’è bisogno di una forte rappresentanza di Casapound. La gente che incontriamo è stanca della solita politica, le liste degli altri sono composte dai soliti personaggi. Il sindaco annuncia progetti ogni giorno, di questi tempi. La gente però non si fida più della vecchia politica. Sapete cosa ci dicono? Torno a votare dopo 20 anni, perché ci siete voi”.
E su un eventuale ballottaggio: “Non ci poniamo il problema, per adesso. Ci penseremo eventualmente dal 12 giugno: ora vogliamo fare il massimo per il primo turno”.
Ecco i 32 nomi in lista CasaPound Italia: Lorenzo Del Barga, responsabile comunale CasaPound Italia, impiegato, 29 anni; Andrea De Luca, agente di commercio e allenatore della Acf Lucchese, 50 anni; Riccardo Bergamini, alpinista, operaio cartario, 41 anni; Monica di Mauro, animalista, presidente dell’associazione Battitoanimale, 34 anni; Eugenio Santelli, operaio cartario, vicepresidente del Comitato per la difesa del parco di Antraccoli, 33 anni; Thomas Cantini, operaio montatore, 34 anni; Debora De Luca, casalinga, 42 anni; Frediano Bacci, pensionato, 71 anni; Valentina Cupido, impiegata e sbandieratrice Compagnia balestrieri, 28 anni; Italo Rossi, perito elettronico, 26 anni; Luca Giambastiani, studente e rappresentante d’istituto all’Isi Pertini, 19 anni; Alessandra Tarulli, studentessa universitaria, 22 anni; Elisa Fanucci, commerciante centro storico, 33 anni; Ezio Bianchi, operaio metalmeccanico, 57 anni; Fabio Ramacciotti, infermiere, 47 anni; Marco Del Pellegrino, magazziniere e balestriere Compagnia balestrieri, 40 anni; Elisabetta Micheletti, addetta presso cooperativa servizi, 62 anni; Alfredo Martinucci, impiegato, 35 anni; Fabio Cencig, manutentore, 22 anni; Enrico Voltolina, operaio, 46 anni; Silvia Ercolini, disoccupata, 37 anni; Alberto Del Bianco, ingegnere, 28 anni; Stella Mei, disoccupata e arciere Compagnia balestrieri, 28 anni; Davide D’Antraccoli, elettricista e volontario animalista, 29 anni; Nicola Baldini, fornaio, 23 anni; Laura Benedetti, casalinga e ciclista amatoriale, 41 anni; Tommaso Nieri, studente e rappresentante istituto al Busdraghi, 20 anni; Lorenzo Pellicci, addetto pastificio, 22 anni; Benedetta Simi, parrucchiera, 30 anni; Rebecca Di Marco, commessa, 30 anni; Priamo Grassi, artigiano edile, 52 anni; Martina Borselli, commessa, 27 anni.
https://www.luccaindiretta.it/politica/2017/05/13/casapound-in-32-lanciano-la-sfida-per-barsanti-sindaco/9338
LUCCA. Il più anziano ha 71 anni ed è un pensionato. Il più giovane, invece, di anni ne ha 19 ed è uno studente di un istituto della città. Nel mezzo, ci son
14 maggio 2017
Il Tirreno
LUCCA. Il più anziano ha 71 anni ed è un pensionato. Il più giovane, invece, di anni ne ha 19 ed è uno studente di un istituto della città. Nel mezzo, ci sono tanti altri profili che toccano tutte le fasce d’età e diversi settori: dall’ingegnere al disoccupato, dall’operaio al commerciante, dalla commessa all’infermiere fino alla casalinga. Sarà questo, secondo Fabio Barsanti, candidato sindaco alle amministrative, il punto di forza della lista Casapound Italia, «una lista inter-generazionale, costituita da varie esperienze ed espressione di nove anni di lavoro sul territorio». I nomi di coloro che lo affiancheranno nella corsa alle elezioni, sono stati presentati ieri, dopo che l’elenco è stato depositato come da prassi, insieme al programma. Delle trentadue personalità che fanno parte dello staff di Barsanti, venti uomini e dodici donne, il capolista è Lorenzo Del Barga, 29 anni, responsabile comunale di CasaPound Italia e impiegato. Fra i nomi più conosciuti: Andrea De Luca, agente di commercio e allenatore della Acf lucchese, 50 anni; Riccardo Bergamini, alpinista, operaio cartario, 41 anni; Frediano Bacci, pensionato, storico esponente del Msi, 71 anni. Con loro, anche cittadini che CasaPound ha incontrato durante le iniziative nei vari quartieri. L’elenco completo dei candidati è riportato alle pagine 2-3. «Abbiamo chiamato il nostro programma (sul sito www.difenderelucca.it) “Difendere Lucca”, perché questo è il nostro obiettivo – afferma Barsanti -. Privilegiare i lucchesi per quanto riguarda i servizi sociali e agire in maniera decisa per risolvere i problemi legati alla sicurezza, dal centro alle periferie. Difendere il lavoro, la salute e valorizzare il turismo. Considerare l’urbanistica e la viabilità, temi centrali e riportare la pubblica amministrazione alla trasparenza e al dialogo con i cittadini. Difendere la vitalità attraverso sport e politiche giovanili e così la natura, con una visione sull’ambiente e gli animali, forte del concetto di volontariato. Infine, difendere il futuro, anche con progetti concreti sul Mercato del Carmine, sulla Manifattura e sul parco fluviale». Quanto all’immigrazione, Barsanti aggiunge: «Finché non ci sarà una svolta a livello nazionale, i Comuni saranno in parte costretti a subire. Io mi opporrei in maniera assoluta ai nuovi centri di accoglienza e smantellerei quello della Cri alle Tagliate. Un Comune può mostrarsi culturalmente avverso, per esempio uscendo dal progetto Sprar, così da recuperare risorse sottratte agli italiani». Nei prossimi giorni verrà ufficialmente presentata anche la seconda lista a favore di Barsanti sindaco, “Alleanza per Lucca”.
Dopo la vittoria del centro destra vidi una foto raffigurante personaggi politici e non tutti pieni di sé ed intenti a sfidare tutti e tutto. Come a volere sottolineare la loro bravura nell'avere riportato Lucca nel suo contesto politico naturale, il centro destra democristiano. In realtà questi figuri non si sono resi conto che non hanno vinto loro, ma ha vinto la tradizione politica di Lucca, grazie anche alla pochezza politica del candidato di centro sinistra Raspini, aiutato da 10 anni di poche cose fatte male. Malissimo. Ma loro però non possono arrivarci. Detto questo, sicuramente nella storia della politica lucchese ci entreranno come i primi e unici ad avere vinto grazie ai fascisti, al mondo puzzolente degli ultras, ai no vax ed altra brodaglia primordiale. Inoltre mai nella Storia di Lucca un sindaco si è dimostrato così tanto di pura facciata, basti vedere come si pone e cosa sa fare: sorridere ed arrossire assecondando chi realmente comanda là dentro.
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