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  • 18/06/2024 23:23

ARTICOLO OFFENSIVO NEI RIGUARDI DELLE PERSONE ASESSUALI SU L’ESPRESSO

ARTICOLO OFFENSIVO NEI RIGUARDI DELLE PERSONE ASESSUALI SU L’ESPRESSO Comunicato dell’associazione “Collettivo Asessuale Carrodibuoi” Per l’ennesima volta, la stampa italiana tratta lo spettro asessuale come qualcosa di “curioso” da dare in pasto al proprio pubblico. L’ultimo di una lunga serie di articoli ed interventi di questo tono è l’articolo di Elvira Seminara “#demisexual, #asexual, #sapiosexual: nel sesso a ognuno il suo. E la coppia resta l'unico ancoraggio” pubblicato su “l’Espresso” del 10 aprile 2024. Nel suo articolo, Seminara fa un elenco dei vari orientamenti che ricadono nello “spettro” #asessuale ed #aromantico, e considera le persone #demisessuali (che lei definisce esclusivamente con il termine inglese) come “una cosa [...] che rende singolare tutto questo, stavo per dire imbarazzante”, in quanto presenti “in tutte le mappe sul tema [...] quasi a intendere che se hai bisogno di connessione emotiva e intellettuale, e non sei del tutto indiscriminato e libero nell’approccio sessuale, come accade invece, per dire, ai nostri amatissimi gatti e cani, hai un deficit di sessualità”. Paragonare le persone che hanno rapporti fuori da un rapporto di coppia agli animali è inoltre decisamente offensivo. Seminara aggiunge frasi come “sento il bisogno di costituirmi, se non altro per sdoganare la nostra segreta perversione”, nel dirsi, senza aver capito niente “demisexual” “con tratti” da “sapiosexual”. L’asessualità è un orientamento sessuale, caratterizzato dall'attrazione sessuale verso nessun genere, la #demisessualità un orientamento caratterizzato dall’attrazione sessuale che si crea solo dopo aver creato un legame con l’altra persona. Questi non sono, inoltre, da considerarsi come disturbi, o deficit di alcun tipo, essendo lo spettro asessuale rimosso dalla lista delle patologie nel 2013 attraverso il DSM-5. Da anni, in Italia, esistono associazioni e gruppi che si battono per dare visibilità, dignità e diritti alle persone che appartengono allo spettro asessuale ed aromantico. Questi gruppi collaborano ormai da più di un decennio con il mondo #lgbtqia+ (dove la “a” sta, appunto per #asessualità ed #aromanticismo), partecipano ai pride e, come nel caso della nostra associazione, fanno parte dei comitati organizzatori. Non è la prima volta che la stampa italiana ci “regala” articoli del genere, e neanche la prima volta che lo fa quello che rimane di un giornale glorioso come fu “l’Espresso”. Le persone #asessuali, non sono “una novità” o “una moda di internet”. La letteratura parla di orientamento asessuale da più di un secolo. Dietro le “sigle buffe” che vengono elencate negli articoli di costume, ci sono persone, storie, famiglie, che si meritano rispetto e non di vedersi bullizzate su un articolo di giornale. Il Collettivo Asessuale Carrodibuoi chiede, da anni, un dibattito affinché gli articoli (che ricordano quelli della stessa stampa, negli anni ‘60, sulle persone omosessuali) sulla comunità asessuale cessino di essere pubblicati in questo tono, con questi fini e con questa superficialità e disinformazione. Chiediamo inoltre al resto del mondo Lgbtqia+, con il quale collaboriamo da anni (“festeggeremo” la prossima estate, il decennale del primo gruppo asessuale organizzato, ad un pride italiano, cosa che avvenne al Milano Pride del 2014) di aiutarci a contrastare la disinformazione dilagante, sia reagendo a questi articoli che non stanno in piedi, che organizzando o partecipando quando possibile ad attività formative sulle specificità della comunità asessuale. Di diventare una casa ANCHE per le persone asessuali che cercheranno una casa lì, essendo le realtà unicamente asessuali in Italia troppo poche per accogliere tutte le persone che capiscono di essere asessuali. Le persone asessuali vogliono solo informazione corretta e rispetto. Altrimenti, rinnoviamo il nostro invito fatto alla stampa italiana di ignorare l’argomento. Faremo da soli, e non potremo certo fare di peggio. Il Collettivo Asessuale Carrodibuoi nasce nel 2016 a Firenze per promuovere l’informazione e l’attivismo sullo spettro asessuale. Dal 2017 partecipa al comitato promotore del Toscana Pride e promuove iniziative ed eventi in tema per la comunità aro ace italiana. https://www.facebook.com/carrodibuoi

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