EROINE ED EROI - L’XI EDIZIONE delle CONVERSAZIONI IN SAN FRANCESCO
EROINE ED EROI L’XI E ...
Ciò a cui abbiamo preso parte ieri sera è esattamente ciò che vorremmo per la nostra città. L'eccellenza come obiettivo e pratica culturale. Ma non solo: l'eccellenza come obiettivo e pratica della politica amministrativa a tutto tondo. Una sera di due anni fa, a fronte di un decennio di sottovalutazione delle potenzialità culturali (e per culturali intendo l'ingegno in ogni campo) della città, fu detto che '"Niente è "troppo" per Lucca". Pensare, progettare, realizzare, OSARE, ma sempre nel segno dell'eccellenza. Personalmente credo che la strada tracciata ieri sera abbia con chiarezza indicato un percorso, obbligato, se non vogliamo annientare le infinite potenzialità di benessere della nostra città entro il modesto, ma più ancora fragile e pericoloso ruolo di folkloristica destinazione turistica. L'eccellenza, coniugata a tutto campo, deve essere l'obiettivo. L'eccellenza che sola riesce a coniugare il benessere dei cittadini con le casse pubbliche e private.
Lodovica Giorgi
non c'è parola più abusata di "eccellenza". In effetti, si possono trovare anche delle eccellenti pere cotte. Ha modo di vedere mio e di altri, "eccellenza" dovrebbe essere adoperata per indicare una produzione culturale di punta, originale e innovativa: un teatro che produca allestimenti di alta originalità che poi vengono "esportati"; mente concertistico che promuova talenti giovani, che si è capace di innovare il repertorio, che produca nuovi compositori. "Eccellenza" è l'innovazione tecnologica, la ricerca in tutti i campi, anche nell'area umanistica: un laboratorio di restauro che operi a livelli altissimi, che attiri studiosi e studenti. "Eccellenza" è un istituto superiore di ricerca e di insegnamento. "Eccellenza" è un polo produttivo che sforni brevetti, crei ricchezza e occupazione. Poi, certo, tutto può essere eccellente: ieri ho mangiato una pizza eccellente! Ieri ho assistito a un evento commerciale eccellente: un famoso, ormai anziano, direttore d'orchestra ha diretto un concerto con musiche stranote di uno dei compositori lirici più inflazionate del '900, si sono venduti un sacco di biglietti e c'era anche la diretta tv. Un imprenditore napoletano, del tutto estraneo al tessuto sociale ed economico della città, ha fatto un sacco di soldi. Un bene monumentale stato stuprato a fini commerciali, migliaia di cittadini hanno perso ore del loro tempo intrappolati nel traffico, la ricchezza complessiva della città è diminuita (ore perdute, ritardi, appuntamenti mancati, lezioni saltate eccetera). Le casse del Comune hanno sofferto, perché tutto è stato fatto gratis all'imprenditore napoletano. Ancora un paio di queste "eccellenze" e sarà la fine di Lucca
anonimo - 30/06/2024 18:52Mi sembra sia un film del 2002 "Danni collaterali".
Ne sto soffrendo anche oggi in famiglia. della serie "mors tua vita mea".
Visto che fisicamente non posso nulla, se non iniziare una 'guerra' molto costosa e dagli incerti risultati, da anni visto che in qualsiasi modo il 'danno' c'è e ci sarà, ho adottato il metodo del 'minor danno'.
Ricordo in quel film, una frase, "effetto secondario di un'azione di giustizia", un "danno collaterale" appunto.
Come anche in altri casi dicono 'vince chi fugge', se potrò, quando potrò, in futuro adotterò sicuramente quella strategia, FUGGIRE.
Oggi sui giornali c'è un articolo sugli aumenti del costo delle vacanze.
Praticamente chi ha una testa sulle spalle, oggi per vivere si DIFENDE come può, in ogni campo dell'esistenza.
Purtroppo di fatto oggi nella Società italiana, si vive così, almeno in tanti vivono così.
Ricordo anche quello che ha detto un giornalista, neppure tanto tempo fa, e non parlava certo di guerre guerreggiate con fucili e cannoni, ma ha detto del tipo: E' UNA GUERRA!
le sembrerà strano ma c'è anche chi pensa alla città di Lucca oltre che alle proprie tasche.
Sono comunque d'accordo che questi sono gli eventi che servono. Il Summer è una baracconata circense che non porta niente alla città
Quindi devo dedurne che costei ne ha direttamente tratto profitto? Perché io no. E nemmeno benessere, anzi. A me ne è derivato solo un danno, l’ennesimo, e considerando la frequenza con cui il danno si ripete la somma inizia a essere consistente: come evidentemente vale per altre migliaia e migliaia di lucchesi che vogliono semplicemente spostarsi da A a B in tempi ragionevoli. Per lavoro, per svago o per necessità, per andare, come nel mio caso, a fare degli esami medici. Sempre, tutto l’anno, senza eccezioni. Salvo prevedere rimborsi e indennizzi, ma non mi pare un tema su cui la fortunata ed entusiasta signora si è espressa. Se non ho preso un granchio e la sua cassa privata ne ha davvero giovato, mi domando quando ci abbia guadagnato, e in che modo.
Cittadino lavoratore - 30/06/2024 14:23EROINE ED EROI L’XI E ...
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