Le idee che mancavano a Raspini e Tambellini
Sarà una cavolata ma è i ...
I premi si potrebbero anche acquisire tramite la conoscenza delle persone in giuria, così come vengono attribuiti gli appalti.
Non cè che dire, oltretutto investono anche dei soldi per far ripulire il loro nome dalle pagine dei giornali, ma sicuramente all'ordine degli architetti le tracce rimangono solo che non sono consultabili online.
Meno male esistono i blog dove le notizie possono sempre essere reperite.
https://archiwatch.it/2008/12/17/cosi-fan-tutti-evidentemente/
Ora poi con le soglie alzate per gli affidamenti diretti se ne vedono di tutti i colori, addirittura vengono attribuiti incarichi per la predisposizione dei progetti relativi agli eventi... per mancanza di personale idoneo.
Ditemi voi se è normale. La cosa che fa più ridere è che i dipendenti pubblici fanno finta di nulla, come se la cosa non li riguardasse.
Certo che mi fido, ma faccio notare che non per tutti il progettista è "mediocre".
anonimo - 22/07/2024 01:54La demolizione è l'unica soluzione: prima o poi ci si arriverà (meglio prima). Ma vedrai la dinamite necessaria per far saltare il coperchio di cemento che tiene giù la falda…
anonimo - 21/07/2024 22:10Dai, qui siamo tutti adulti e sappiamo come funzionano queste cose: i premietti tra di loro se li scambiano volentieri. Anche l'ecomostro di San Concordio ha avuto il suo momento di gloria sulle riviste specializzate (in rendering). Nessuno che si occupi di contesto, di funzionalità, di costi, di impatto sociale: tutto bello, tutto a cubetti, tutto sbrilluccicante, preferibilmente sui rendering. Il progetto è mediocre, pretenzioso, disfunzionale. Fidati
Anonimo - 21/07/2024 14:46Nel comunicato stampa del Comitato, leggetelo bene, c'è scritto "che in un altro luogo avrebbe forse potuto rappresentare un capolavoro di architettura ma che qui ha tolto al quartiere un prezioso spazio inedificato, ha un pesante impatto ambientale, avendo riversato sul territorio una spropositata quantità di cemento per contenere la sottospinta della falda, ha distrutto il genius loci dell'area ex Gesam (sito del porto, resti del primo impianto del gasometro, palafitte e etruschi, Chiesone, canale Formica, abbattimento alberature e riduzione del verde) e ne ha pregiudicato in maniera irreversibile il recupero della identità e memoria storica". Oltre ad essere del tutto superflua ed inutile, ad essere costata 6/9 milioni di denaro pubblico e ad aggravare la congestione del già caotico incrocio tra via Consani e via Formica. Anche il Corviale di Roma e Le Vele di Napoli portano la firma di grandi architetti, e hanno iniziato a demolirle. Un altro di S.Concordio.
anonimo - 21/07/2024 11:02...........".........Ha ricevuto il Premio Andil Opera Prima, il Premio Dedalo, la Menzione d’onore alla Medaglia d’Oro dell’Architettura Italiana nel 2003 e nel 2015, il Premio internazionale ECOLA AWARD 2006. E’ selezionato nella categoria Living Interior del Premio AIT AWARD, Francoforte 2012. Nel 2014 ha ricevuto il premio Ferreri Costruzioni e il premio di romArchitettura5, V edizione. E’ stato inoltre nominato e invitato in due edizioni del premio Piranesi Award e finalista nel 2014 e nel 2016 per i Premi internazionali Archmarathon e Plan Award e nel 2017 ha vinto Archmarathon per Retrofitting & Refurbishment category. Nel 2017 è stato nominato Accademico di Merito dall’Accademia di Belle Arti “ Piero Vannucci “ di Perugia . Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2002 con la mostra Lonely Living, nel 2004, nel 2010 per la sezione archetipo/Prototipo del Padiglione Italia e nel 2014 per la mostra Innesti e nel 2013 alla Oslo Architecture Triennale.......".... Il resto su https://www.archilovers.com/pietro-carlo-pellegrini/#info
La tettoia non ha nessun senso a quell'altezza, e sicuramente non ripara dalla pioggia. È soltanto un esempio di sfoggio architettonico, un po' narcisista, da parte di un progettista mediocre. Tutto fuori scala, fuori misura, fuori contesto
Dice il prof. Panchieri: siccome è un quartiere ipercementificato, c'è bisogno di un centro sociale come la Piazza Coperta. Certo è vero c'è bisogno di uno spazio pubblico per i residenti, infatti andava sistemata e messa a norma la ex Circoscrizione in via Urbiciani, un posto ampio, lontano dal traffico, centrale e accanto ad un parco; certo, andava restaurato il Chiesone , un grande monovolume polivalente, centrale ad una area archeologica, dentro ci potevi fare di tutto, dalla musica agli sport; certo, andavano recuperati gli uffici Gesam, ora di proprietà comunale, ove malauguratamente il Comune insiste a voler fare inopportune case popolari e speriamo che cambi idea. Tante cose di potevano fare, per dotare questo quartiere ipercementificato di uno spazio pubblico per i residenti, si poteva fare di tutto, meno che costruire la Piazza Coperta e versare sul terreno quelle quantità spropositate di cemento che sono servite per fermare la sottospinta della falda. D'altra parte il rapporto del PD locale con il cemento è sempre stato di cordiale amicizia: come dimenticare quell'assessore DS che venne alla Palestrina a difendere la costruzione dei 120 appartamenti del Calliope, e meno male che i cittadini, da soli, riuscirono a far mettere il vincolo sulla filanda; e come dimenticare l'altra assessora che venne alle scuole a illustrare la parabola dell'omino grasso, secondo la quale non si poteva smettere di colpo di costruire, ma andava fatto lentamente un poco alla volta. Infatti lo fece, in 10 anni di governo all'urbanistica, con le Schede Norma che consentono di cementificare una dozzina di zone inedificate, tutte in questo quartiere. Che è proprio come lo ha descritto Panchieri, ma forse intendeva dire che ipercementificato, per il PD, non lo era ancora abbastanza. Una tavola bella e apparecchiata sulla quale quelli che sono venuti dopo si sono felicemente buttati, in nome della continuità. Uno di S.Concordio
anonimo - 19/07/2024 15:09La tettoia è una struttura che ha una sua funzionalità. Vuoi fare una piazza dove organizzi un mercato o un concerto evitando la possibilità di prendere la pioggia? Bene, in tal caso ci metti una tettoia sopra. Il tettoione ha senso ed è la versione moderna del loggiato di palazzo Pretorio o delle logge che anticamente erano in via Fillungo e in piazza San Frediano. Non ha senso invece quel coso orrendo che ci hanno messo sotto e che satura la piazza coperta per più di metà della sua superficie. Va demolito il parallelepipedone, non la tettoia!!!!
anonimo - 19/07/2024 03:00Si è detto molto su questa struttura ma se ci si passa vicino e si analizza bene, mi spaventa la qualità dei materiali e la manutenzione, Il tetto di quel PVC bianco non lo capisco, e anche prima di essere inaugurata se si guarda bene necessita già di una sistematina. Il tempo dirà la sua
Nessuno - 18/07/2024 15:22.. aspettiamo di vedere cosa accadrà dopo inaugurazione..chissà che non diventi un centro vitale per un quartiere molto spento e cementificato come s Concordio..Oramai non sarà più demolito ..speriamo che venga utilizzato al meglio e soprattutto che non costi troppo alla comunità.Se la cosa funzionerà sarà un vanto per nuova amministrazione...Se così non fosse sara colpa di Tambellini ..... solite cose
Amonimo - 18/07/2024 14:48Lei difende l'indifendibile.
se le intenzioni potevano essere buone è comunque venuta fuori una cagata. Che poi la Politica, anche di maggioranza attuale, deve usare termini e atteggiamenti di buona facciata è un conto, ma rimane quello che è ...una cagata colossale.
Una gran tettoia sarebbe potuto essere uno spazio interessante per farci sotto concerti e balli. Per esempio un bel luogo per musica a palla, ballo sfrenato, pomiciate, sfranellamenti e briae al riparo dei temporali estivi. Non si capisce però che senso abbia avuto infilarci sotto un cubo vitreo. Il cubo vitreo con tettoione sopra è ridicolo. In ogni caso sarebbe bellissimo un confronto pubblico tra l'architetto ed il popolo di San Concordio; sarebbe da organizzare.
anonimo - 18/07/2024 02:24mi scusi, eccellenza, ma se secondo le sue stesse parole c'era tanto bisogno di «uno spazio aperto e di tipo nuovo in un quartiere soffocato dalle abitazioni e dal traffico» non era tanto meglio farci un parco, con tanti alberi («spazio aperto») molto adatto a dare respiro a un quartiere, come dice lei, «soffocato dalle abitazioni»? non era meglio? E non si risparmiano tanti, ma tanti soldi? Ma lei deve scusarmi, eccellenza: io, oltre che anonimo, sono anche ignoranzchiudi mirava a spegnere i proprie, e non ne capisco niente di politica. Non lo so come si fa a far carriera in quell'ambito, e non so neanche come si fanno a gestire gli affari di una cricca. Sono ignorate. Ma, da ignorante quale sono, avrei tanto preferito gli alberi e una recupero del Chiesone
anonimo - 17/07/2024 22:31IO ho riportato le parole dell' attuale Vicesindaco che giudica positivamente la imminente inaugurazione dell' opera. Non ho detto che IO sono contento. In realtà nel progetto e nella richiesta del finanziamento era già specificata la finalità dell' opera, che è certamente uno spazio aperto e di tipo nuovo in un quartiere soffocato dalle abitazioni e dal traffico. Questa Amministrazione lo inaugurerà e lo utilizzerà. Essendo uno spazio potenzialmente polifunzionale, a differenza di tutto il resto intorno, potrà conoscere dei cambiamenti nell' utilizzo. Ci sarà da recuperare anche gli altri spazi intorno e di questo la attuale Amministrazione ha già bloccato l' iter precedentemente previsto, anche se nessuno ha capito cosa si intende fare. Quindi c'è un rischio. Mantenere un approccio ideologico e credere di interpretare addirittura il Genius Loci è assolutamente fuori luogo. Questo ho da rispondere al consueto Anonimo
Roberto Panchieri - 17/07/2024 17:50Meno male: almeno lui è contento. Resta da stabilire a che che cosa serva l'ecomostro. Nell'ordine, e sono tutte cose proposte da ex assessori della giunta Tambellini, ci si potrebbero spostare uffici comunali che hanno già una loro sede dove stanno benissimo, ci si potrebbe fare una pista da pattinaggio, ci si potrebbe fare un campo di bocce. In ogni caso, sfugge la logica di spendere sei milioni di euro per una cosa che non si capisce a che serva, e dopo rompersi la testa per farsi venire in mente qualche idea. Ripeto però: a fronte di costi di gestione che peseranno sulle casse del Comune senza nessuna utilità, l'unica idea sensata da prendere in considerazione è quella della demolizione. Magari potrà pensarci la prossima giunta di sinistra: è un'idea, perché si potrebbe fare una bella operazione di green-washing, e magari si potrebbero anche appaltare i lavori di demolizione a qualche ditta amica… che ne dici Panchie'? Non è una bella pensata?
anonimo - 17/07/2024 16:38Invece di creare nuovi spazi verdi per mitigare le estati sempre più infernali per il clima attuale, abbiamo un inutile ammasso di cemento....speravo che questa nuova amministrazione demolisse questa devastante schifezza di piazza.
Paola - 17/07/2024 16:23Non lo ha mai detto nessuno, ma questa è una gigantesca stazione di ricarica per auto elettriche...
anonimo - 17/07/2024 14:45" siamo vicini ad un momento tanto atteso dalla comunità". L' opera " rivestirà una grande importanza per S.Concordio e i quartieri limitrofi". Parole del Vicesindaco pubblicate su Il Tirreno di Domenica 14 Luglio. Mi pare chiaro il punto di vista della Amministrazione.
Roberto Panchieri - 17/07/2024 14:41sarà anche la vergogna della città, ma è l'orgoglio di tutti i benzinai!
anonimo - 17/07/2024 12:28Ho il vaghissimo sospetto che se la 'firma' fosse stata di qualcun'altro...sarebbe l'opera più meravigliosa fatta negli ultimi duecento anni!
L'homo!
Che spettacolo della Natura!
Ahr! Ahr! Ahr!
Ci andrà Pardini..come Tambellini ha inaugurato l ospedale S Luca ecc ecc.
Anonimo - 17/07/2024 11:37Sarà una cavolata ma è i ...
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