Unione Comuni Garfagnana, approvato all’unanimità il bilancio di previsione 2025-27
Il Consiglio dell’Ente ...
Sono tutti alla mano dello stato estremisti dx e di sx
Nessuno di loro ragiona come tutti i radicalismi.
Importante fare terrore stragi violenze loro godono si sentono forti ma sono bande di fuorilegge e basta senza cranio
Fascisti e comunisti sono la stessa merda
Si, ma non si può neanche definire "fascista" tutti quelli che non sono allineati ad una verità ufficiale che è tutta da dimostrare. Per me, ammesso e non concesso che la bomba l'abbiano piazzata Mambro, Fioravanti o chi per essi, dietro ad un attentato del genere c'è ben altro del neofascismo italiano. Vede, la sinistra italiana, ha anche lei le sue teorie diverse dalle verità ufficiali. Lo sa vero che la verità ufficiale sul caso Moro è che l'hanno ammazzato le Brigate Rosse, ovvero i comunisti!?!? Saprà anche che un ex parlamentare del PCI sostiene invece che Moro sia stato ucciso su mandato degli USA e rapito con un elicottero. Ebbene io posso confutare o meno queste teorie sul caso Moro, ma non mi metto a definire chi le sostiene uno stalinista o un fascista o altre cose. Spero di essermi spiegato.
anonimo - 07/08/2024 02:05Qualcuno dovrebbe spiegare all'anonimo fascio qua sotto il significato della parola "revisionismo".
MD - 06/08/2024 17:24Le fini analisi di Piagentini, che fa revisionismo storico su Norma Cossetto - insieme a uno sparuto gruppo di comunisti - ma difende a spada tratta una delle sentenze più contestate - e non solo dai fascisti - della Repubblica.
Per fare poi adito a leggi proibitive punitive etc ordine e sicurezza
So chi è STATO - 06/08/2024 13:10“ Che poi qualche fascista sia stato l'esecutore, quello può anche darsi” è proprio un bel modo di analizzare le sentenze. È inutile tutte le volte premettere di non esser fascisti se poi si fanno discorsi fascisti.
anonimo - 06/08/2024 11:43Premesso che con il Palmeri e soci fascisti nulla ho a che fare, non vedo una logica nei teoremi sui neofascisti e sulle varie strategie della tensione. La logica dice che un attentato stragista sia un avvertimento ad un governo da parte di organizzazioni internazionali o perfino di stati esteri. Che poi qualche fascista sia stato l'esecutore, quello può anche darsi, ma il resto son tutte boiate.
anonimo - 06/08/2024 01:59Emilia Romagna
Strage di Bologna, Fiore in aula: "Non furono i fascisti"
'Scenario internazionale, fu fatta anche per distruggere Tp'
Strage di Bologna, Fiore in aula: "Non furono i fascisti"
A 38 anni dalla strage del 2 agosto 1980, Roberto Fiore, all'epoca leader di Terza Posizione e ora segretario nazionale di Forza Nuova, ha risposto per la prima volta in un'aula di Tribunale alle domande su quell'attentato che fece 85 morti e 200 feriti. Fiore, condannato per banda armata e associazione sovversiva come capo di Tp, fuggì a Londra nel 1980 prima di poter essere colpito dalla retata che decapitò il movimento di estrema destra. E come ricorda la vice presidente dell'associazione dei familiari delle vittime, Anna Pizzirani, "quando venne chiamato al processo di Luigi Ciavardini si avvalse della facoltà di non rispondere". Oggi, invece, in veste di testimone assistito, Fiore ha parlato, raccontando la sua versione ("Sono parte lesa in questo processo"), che è diametralmente opposta da quella emersa dalle sentenze che individuano come responsabili dell'attentato gli ex Nar Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini.
"Non furono i fascisti - ha detto - questo è un dato chiarissimo". "C'è sicuramente - ha aggiunto il leader di Fn - un coinvolgimento, quantomeno nel depistaggio, della P2 ma questa è una strage sostanzialmente internazionale". Parole che ancor prima di pronunciare in aula, davanti alla Corte d'Assise che sta processando l'ex Nar Gilberto Cavallini per concorso nella strage, Fiore ha anticipato ai giornalisti che assediavano l'ingresso del Tribunale di Bologna. Tranquillo, sicuro di sé, rispondendo alle domande degli avvocati e dei pm Fiore è sembrato però evasivo, cercando più volte lo sguardo del fratello, Stefano, che lo ha assistito come legale. Un particolare notato anche dal presidente della Corte, Michele Leoni, che ha ripreso il fratello del testimone dicendogli di "non fare coaching". In realtà Fiore ha parlato poco di Gilberto Cavallini - "non l'ho mai conosciuto" - mentre ha risposto a molte domande su Terza Posizione ("Non è vero che facevamo le rapine per autofinanziarci e non eravamo una associazione eversiva") e su Valerio Fioravanti. "Questa strage è stata fatta anche con l'obiettivo di distruggere Terza Posizione. E' stata organizzata dai servizi contro di noi".
Dopo l'omicidio di Francesco Mangiameli (capo di Tp in Sicilia) da parte dei Nar, secondo Fiore, Giusva Fioravanti voleva "eliminare i capi di Terza Posizione. Mancando i capi tanti giovani cresciuti in un certo clima potevano essere coinvolti nelle sue azioni". Agli avvocati di parte civile ha spiegato di aver incontrato Fioravanti solo una volta, alla fine del 1979 o all'inizio del 1980. "Non ho elementi - ha aggiunto - per dire che Fioravanti fosse colluso con i servizi segreti". Fiore, però, accusa Giusva di aver raccontato "almeno 4 o 5 falsità". "Dice che gli avrei offerto di far parte di Terza Posizione, ma non era possibile - ha sottolineato - perché il suo modus operandi era differente dal nostro. Forse dice queste cose per mitomania". Oggi la sua intenzione era di consegnare alla Corte "la risposta che mi ha dato la segreteria del presidente Conte", perché "io due settimane fa ho scritto che tutti i documenti legati alla strage di Bologna venissero finalmente aperti. Conte, il suo ufficio, ha risposto che lo stanno facendo". Al termine dell'udienza però la Corte non si è detta interessata ad acquisire le lettere.
Ansa
Sabato 2 agosto 1980 esplode una bomba nella stazione ferroviaria di Bologna. Nell’attentato muoiono 85 persone. Duecento i feriti. La strage di Bologna è uno dei più gravi atti di terrorismo degli anni di piombo. Ma anche l’inizio di 40 anni di inchieste, depistaggi e misteri. Alla fine di giugno Paolo Bellini, condannato all’ergastolo in primo grado come uno degli autori materiali, è finito in galera. Le sentenze di questi anni hanno delineato una chiara verità giudiziaria con responsabilità ben precise. Ma c’è chi ai giudici non crede. E delinea invece una “pista internazionale” o “palestinese” dietro l’attentato. Intanto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è chiarissimo: «La matrice della strage è chiarissima. Le sentenze hanno individuato complicità, anche se restano zone d’ombra. Nessuna verità dal passato può farci paura».
«Sui processi ancora in corso per la strage di Bologna si tace: stampa e mass media sono silenti o trattano sbrigativamente la questione come un fatto locale. Così come nel nostro paese non si deve parlare della Resistenza, dell'antifascismo, dello stragismo fascista, di quello che è accaduto in questa piazza, in questa stazione, in questa città, 44 anni fa. Questa si chiama censura», aggiunge.
Dante - 05/08/2024 11:21Potrebbero anche avere ragione di sicuro i veri mandanti al di là dei colpevoli non sappiamo chi sono STATI
O CHI È "STATO"
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