Abbiamo
letto la dichiarazione del sindaco Del Chiaro secondo la quale il
nuovo impianto di riciclo di prodotti assorbenti di Salanetti
rappresenterebbe “un’opportunità importante da un punto di vista
ambientale ed economico”. Peccato, però, che il primo cittadino non
spieghi le ragioni di questa sua affermazione che rimane, pertanto, una
semplice esternazione a difesa delle scelte del suo partito. Il PD.
Esordiscono
così i quattro consiglieri del comune di Capannori di Fratelli di
Italia Lido Moschini, Elisabetta Triggiani, Eleonora Vaselli e Matteo
Petrini.
Prima di tutto chiediamo al sindaco di
dirci cosa intende per “benefici economici” e chi li trarrebbe –
sicuramente non i cittadini di Capannori – e di spiegarci perché sarebbe
“un’opportunità ambientale” visto che è appurato che il nuovo impianto
sarebbe fortemente impattante in termini di inquinamento e di spreco di
acqua e di energia.
Il Sindaco Del Chiaro si spinge
a dire che “quando si ricoprono ruoli, a qualsiasi livello, abbiamo la
responsabilità di dire la verità”.
Ecco appunto! Allora diciamola questa verità!
Nello
scorso mese di ottobre, chiosa Moschini, noi consiglieri, abbiamo
personalmente contattato un dirigente dell’analogo impianto di Treviso
(unico in Italia) il quale ci ha confermato che il medesimo, allo stato,
è stato chiuso in quanto i costi di gestione superavano di gran lunga i
ricavi. La materia ottenuta dal riciclo dei prodotti assorbenti,
infatti, non riusciva ad essere venduta sul mercato. Come può essere,
quindi, un’opportunità per l’ambiente il nuovo impianto? - interviene
Eleonora Vaselli. Basti pensare – prosegue Petrini – all’impatto che
avrà sul territorio e sulla salubrità dell’aria, già, fortemente
compromessa visto che, ogni giorno, centinaia di tir provenienti da
tutta la TOSCANA invaderanno le strade di Capannori per raggiungere
Salanetti creando disagi in termini di viabilità e di immissioni nocive.
Per non parlare delle immissioni dell'impianto medesimo.
Se
il sindaco Giordano Del Chiaro è così convinto della bontà del progetto
per il nostro Comune gli chiediamo che metta a disposizione dei
cittadini tutti gli atti del nuovo progetto – dal primo all’ultimo
nessuno escluso – per capire perché ha parlato di “opportunità
ambientale ed economica”.
Per il momento, conclude
Triggiani, le uniche cose certe sono i costi di realizzazione di questo
nuovo impianto per il quale sono stati stanziati quasi venti milioni di
euro (quaranta miliardi del vecchio conio) ed il grave impatto
ambientale che avrà su tutta la piana lucchese.