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  • 27/04/2025 20:19

Lucca, o si cresce o si diventa un quartiere di Pisa

Lucca, o si cresce o si diventa un quartiere di Pisa Per troppo tempo Lucca ha vissuto di rendita, cullandosi nella sua bellezza e nella sua storia, ma senza costruire il futuro. Oggi vediamo i risultati: infrastrutture carenti, collegamenti inadeguati, servizi da cittadina di provincia. L’area urbana della Piana di Lucca conta oltre 170.000 abitanti, ma spesso neanche ce ne rendiamo conto. Perché? Perché ci metti 40 minuti per andare da Lucca ad Altopascio. Non è colpa della distanza, è colpa della mancanza di collegamenti seri, di trasporti moderni e rapidi. E se un’area urbana non è collegata, non è una città: è un ammasso di paesi. Questo non è successo per caso. È il risultato di 15 anni di politiche che non hanno mai guardato davvero al futuro di Lucca. Che hanno amministrato l’esistente senza immaginare, senza rischiare, senza costruire una visione più grande. Oggi, per la prima volta, qualcosa si muove. Ci sono progetti in cantiere: nuove arene, nuove idee per la mobilità. Finalmente si intravede una volontà di cambiare. Ma basta? No, non basta. Non possiamo accontentarci di qualche annuncio o di qualche cantiere aperto. Dobbiamo pretendere molto di più. Dobbiamo avere il coraggio di diventare una vera città, non un quartiere dormitorio di Pisa. Dobbiamo chiederci chi vogliamo essere da qui ai prossimi vent’anni. I lucchesi devono risvegliarsi nell’orgoglio. Dobbiamo crescere, dobbiamo innovare, dobbiamo collegare la nostra area urbana come fanno le città vere. Senza mai rinnegare la nostra cultura e la nostra identità, ma anche senza restare prigionieri della nostalgia. Se vogliamo essere trattati da città, dobbiamo comportarci da città. Il tempo del “si stava meglio prima” è finito. Adesso serve coraggio. O il futuro ci passerà sopra. Post a cura di @denisvitaa , Credo che Lucca debba darsi una svegliata e debba evolversi per battere quel ‘nemico’ in concorrenza che è Pisa. Non possiamo permetterci di perdere la nostra identità e i nostri servizi a vantaggio di una città che, secondo Regione e politica, avrebbe più importanza di noi. Ma noi sappiamo che non è così. https://www.facebook.com/WelcometoLucca

I commenti

Pisa, 50 anni fa, aveva buone basi di partenza, costituite soprattutto dalla storica e importante presenza universitaria e del CNR; ma 50 anni fa non c'era questo squilibrio. Lucca aveva un presidio militare con due caserme, una camera di commercio, un sistema sanitario con sei ospedali (Campo di Marte, Galli-Tassi, Maggiano, Arliano, Carignano e Carraia), aveva la possibilità di formare sul territorio figure sanitarie come infermieri e fisioterapisti, aveva la sede della USL e la sede della Banca d'Italia, aveva un'azienda tranviaria, un'azienda per lo smaltimento rifiuti, un'azienda di distribuzione dell'acqua. Vediamo come è andata a finire:

Caserme - tutte chiuse. Ricordo con amarezza i commenti di alcuni lucchesi quando la Brigata Folgore abbandonò la Caserma Lorenzini...."meno male se ne sono andati, abbiamo un bello spazio per la città..". Vedete come è ridotta oggi la Caserma Lorenzini e capirete quanto tragicomica fosse una tale affermazione
Camera di Commercio - chiusa; sede fittizia trasferita a Viareggio, sede reale a Pisa. Questo è un vero schiaffo in faccia alla provincia con più aziende manifatturiere e più esportazioni di tutto il territorio dell'attuale Camera di Commercio. Dov'era la politica lucchese mentre queste cose avvenivano?? Non pervenuta
Ospedali - il San Luca parla da solo. A Lucca la sanità è stata semplicemente distrutta e trasferita a Pisa
Formazione di infermieri e fisioterapisti - tale settore della formazione è diventato universitario e Lucca non ha più tali scuole. Il Polo Formativo ASL non ha una vera scuola per infermieri, che di fatto vengono formati in provincia di Pisa.
Sede USL/ASL - come noto è stata trasferita a Pisa. Questa è una cosa insensata e che segna un gravissimo squilibrio territoriale. Infatti se Pisa ha CNR, Policlinico universitario e Azienda Ospedaliera Universitaria, pareva cosa buona e scontata che l'azienda di area vasta che amministra gli ospedali non universitari fosse altrove. Se non a Lucca a Livorno!! Ma sia chiaro, Massa ha l'Ospedale Pasquinucci, Pisa ha il policlinico, Livorno non ha un'ospedalino come il San Luca e ha molte più specialità, Viareggio (come Pisa e Livorno) ha la sede del 118. Lucca ha un ...... un tubo!! Per cui, forse la sede ASL a Lucca poteva restarci. Poveri illusi!!! Politica lucchese ancora non pervenuta
Sede Banca d'Italia - Chiusa e trasferita a Pisa
Azienda Smaltimento Rifiuti - Nel 2029 Sistema Ambiente sarà a fine corsa e vedremo cosa succederà..... l'assorbimento in realtà toscana con testa altrove pare probabile
Acqua - vediamo come va a finire

Il fatto è che Pisa, che ineluttabilmente era destinata a diventare il centro di servizi prevalente della nostra zona, ma da prevalente è diventata dominante, prendendosi praticamente TUTTO. Questo perché sono stati bravissimi ad inventare l'area vasta che è stata il grimaldello per fare l'area metropolitana di Pisa, di cui le altre città sono diventate la periferia e tra esse Lucca la periferia più depredata. Questo squilibrio, ottenuto grazie alla scandalosa connivenza della regione ed all'imbellità della politica lucchese ha effetti negativi in quanto se Pisa è la locomotiva il resto del territorio può andare in difficoltà. Nelle analisi statistiche ormai la provincia di Pisa appare una delle più dinamiche e con livello medio del reddito più alto in Italia, mentre Lucca, Livorno e peggio Massa - Carrara sono in difficoltà. Di questo passo, con il selvaggio centralismo pisano l'area vasta finirà per essere una palla al piede per lo sviluppo territoriale e non un punto di forza. Si faccia il confronto con l'area Bologna - Modena - Reggio - Piacenza, dove una più equilibrata distribuzione dei servizi superiori porta a uno sviluppo diffuso di tutto il territorio. Venendo al nostro pollaio, abbiamo solo tre punti di forza veri.

1. Il sistema culturale con Biblioteca Statale, Archivio di Stato, Musei Nazionali, Boccherini e IMT
2. una grande fondazione bancaria
3. Il sistema delle imprese ed in particolare il distretto industriale della carta

Solo sviluppando con forza il punto 1, grazie anche alla fondazione di cui al punto 2 si può uscire dal ghetto.
Quanto al sistema delle imprese essenziale sarebbe avere un buon sistema infrastrutturale, una corretta gestione del ciclo delle acque, dei rifiuti e regole certe con burocrazia semplice. Queste ultime cose in parte dipendono da Lucca, in parte dalla regione ed in parte dallo stato. Certo non si può continuare con l'andazzo degli ultimi decenni.... basti pensare alla lentezza estrema per realizzare cose essenziali come un sistema tangenziale (assi viari) o il raddoppio della ferrovia (tempi scandalosi anche questi).

anonimo - 27/04/2025 22:52

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