La tregua a Gaza..mah e non si può essere d'accordo tutti ?
Da lucchese che segue le n ...
“Di fronte a un clamoroso sciopero di tre giorni, il commento che leggiamo da parte del presidente del Teatro del Giglio è di "estremo stupore". Inaccettabile. L'inadeguatezza dell'amministratore unico Giorgio Angelo Lazzarini è sempre più palese”.
È questo il commento del capogruppo di Lucca Futura Gabriele Olivati. “La sollevazione dei lavoratori era stata anticipata qualche giorno fa da una sospetta dichiarazione pubblica del presidente che annunciava "variazioni negli spettacoli": ma è stato vergognoso leggere "non so quali siano le difficoltà dei lavoratori del palcoscenico" da parte di un amministratore unico che guida la struttura da ottobre 2022. Di cosa si è occupato fino ad ora? La realtà è che emerge la palese contraddizione di Lazzarini che da anni si è interessato solo della propria visibilità pubblica, dissertando sui più svariati argomenti, arrivando a improvvisarsi esperto di gestione idrica con la sua recente mobilitazione su Geal, dove ha attaccato ripetutamente la solidità di Gaia intervenendo (non si sa a che titolo) in Consiglio Comunale”.
“Quando si arriva a uno sciopero, soprattutto nel mondo dell'arte in cui la soddisfazione del pubblico è la ragion d'essere dei lavoratori, vuol dire che richieste legittime sono ignorate da troppo tempo - continua Olivati -. È inoltre assurdo che siano i dipendenti, nel loro comunicato, a ribadire la necessità di un Direttore a tempo pieno. Se è addirittura la forza lavoro a reclamare la necessità di un manager più presente, vuol dire che le carenze dell'amministrazione comunale, e soprattutto del presidente Lazzarini, sono enormi. È inoltre veramente preoccupante leggere la denuncia dei lavoratori di "un clima di tensione continua, reso peggiore purtroppo da frequenti atteggiamenti irrispettosi e lesivi della dignità di ciascuno".
“Dispiace profondamente vedere in questo stato il Teatro del Giglio, che superata l'enfasi e l'afflusso di fondi delle celebrazioni pucciniane, rischia di sprofondare nel caos - conclude Olivati -. Il sindaco Pardini prenda in mano la situazione e finalmente dia al massimo teatro cittadino una dirigenza adeguata”.
... è ridare al Teatro il suo vero nome, levando la cacofonica aggiunta "Giacomo Puccini". Solo così la situazione cambierà!!!
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